Il Corpo e l’Anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento in mostra dal 21 luglio e fino al 24 ottobre 2021 presso le Sale Viscontee del Castello Sforzesco di Milano.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di utilizzare la scultura, in continua narrazione con la pittura e il disegno, per sottolineare i principali temi dell’arte italiana nella seconda metà del Quattrocento.
Il Corpo e l’Anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento
Curatori della mostra Marc Bormand (conservatore al dipartimento delle sculture al Louvre), Beatrice Paolozzi Strozzi (direttrice del Museo Nazionale del Bargello dal 2001 al 2014) e Francesca Tasso (conservatrice responsabile delle Raccolte artistiche del Castello Sforzesco).
Saranno esposte in mostra alcune delle sculture dei celebri maestri italiani del Rinascimento quali Donatello e Michelangelo, ma anche Tullio Lombardo, Bertoldo di Giovanni, Antonio Pollaiolo, Bartolomeo Bellano, Bambaia, Francesco di Giorgio Martini, Sansovino, Giovanfrancesco Rustici, Cristoforo Solari, e molti altri ancora.
Protagonista indiscussa della mostra è la figura umana, nella sua accezione di essere corpo e anima, come interpretata dagli scultori dell’epoca.
Il corpo e l’anima, infatti, non si oppongono alla scultura rinascimentale, ma secondo le teorie di Leon Battista Alberti, i movimenti (pulsioni) dell’anima sono rese visibili dall’atteggiamento dei corpi, così come il tormento fisico è finalizzato a commuovere lo spettatore.
Questa particolarità è interpretata dagli artisti in tutte le possibili sfaccettature; rappresentando i corpi a riposo, in movimento, durante la lotta, sottolineando le emozioni dell’anima, sia nel sacro sia nel profano.
Dalla seconda metà del Quattrocento, la produzione artistica non si limita solo a Firenze, perché in un’Italia divisa politicamente da Venezia a Roma nascono stili diversi, che si diramano grazie al talento di artisti che si confrontano con le diversità delle tradizioni.
Il Corpo e l’Anima, da Donatello a Michelangelo – le sezioni della mostra
La mostra Il Corpo e l’Anima, da Donatello a Michelangelo – che accoglie più di 120 opere provenienti dai più prestigiosi musei al mondo (Louvre di Parigi, Museo del Prado di Madrid, Victoria&Albert Museum di Londra per citarne alcuni) – si snoda in 4 sezioni.
Il furore e la grazia è il primo tema trattato nel percorso in mostra.
L’esasperazione dei movimenti del corpo diventa un aspetto preponderante in molti scultori e verrà documentato grazie ai lavori di Antonio del Pollaiolo, Francesco di Giorgio Martini o Bertoldo di Giovanni, fino ad arrivare a Verrocchio, Leonardo e Gianfrancesco Rustici.
Evidenti le torsioni del corpo maschile e l’effetto espressivo delle passioni dell’anima.
Eleganti drappeggi consentono agli artisti di rivelare il fascino della figura umana, la cui leggerezza è messa in valore dal movimento di abiti e di veli, in una pratica di svelamento che arriva poi alla rappresentazione della grazia attraverso il nudo, sia femminile sia maschile.
Commuovere e convincere sono le parole chiave nella scultura religiosa. Attraverso le opere di Donatello (1450 ca.) le emozioni prendono il sopravvento nelle pratiche artistiche.
Un teatro dei sentimenti si dispiega in Italia settentrionale tra 1450 e 1520, specialmente nelle Deposizioni del Cristo.
La ricerca del pathos religioso è ravvisabile anche nelle figure di Maria Maddalena o di san Gerolamo che si diffondono in Italia in questa stagione.
Tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI secolo la riflessione sull’antichità classica si esprime in opere sviluppate da grandi modelli classici come il Laocoonte o lo Spinario, oscillando tra apollineo e dionisiaco.
Insieme a quanto accade nell’ambito della pittura, la scultura sviluppa una nuova armonia che trascende il naturalismo dei gesti e dei sentimenti estremi.
Ciò avviene in modo particolare in Veneto, Lombardia e Toscana.
A partire dalla fine del secolo si ritorna a Michelangelo per trovare una sintesi formale che possa integrare la conoscenza scientifica del corpo, l’ideale assoluto di bellezza e la volontà di superare la natura con l’arte, secondo un percorso che dal classicismo giovanile del Cupido passando per il titanismo degli Schiavi del Louvre, fino alla Pietà Rondanini.
INFORMAZIONI UTILI
LUOGO: 21 luglio 2021 – 24 ottobre 2021 Milano, Castello Sforzesco, Corte Ducale, Sale Viscontee
ORARI: Lunedì chiuso; da martedì a domenica, 10-19.30; ultimo ingresso ore 18.30
BIGLIETTO: unico per i Musei del Castello e per la Mostra € 10,00 intero; € 8,00 ridotto 18-25 anni e over 65; possessori voucher allegato ai biglietti degli spettacoli di Estate Sforzesca dall’11 giugno all’ 8 settembre;
Gratuito under 18; gratuito ogni primo e terzo martedì del mese dalle ore 14