Se siete appassionati di land art, non potete perdere l’occasione di visitare Catanzaro ed ammirare i trentasei coloratissimi animali, che popoleranno il centro per quattro mesi. L’installazione è opera del gruppo Cracking Art.
Coloratissimi animali di plastica nel centro di Catanzaro
Uno zoo di plastica che si fonde con la città e sensibilizza i cittadini. Trentasei animali di plastica vivranno in simbiosi con la città di Catanzaro, installati il 18 settembre 2020, resteranno nel centro fino al 30 gennaio 2021. Questa invasione è stata possibile grazie alla seconda edizione di Arte e Città, manifestazione ideata e promossa dalla Camera di Commercio di Catanzaro per il tramite della sua azienda speciale PromoCatanzaro.
Il corso principale ospiterà i prossimi mesi una galleria a cielo aperto animato dalle opere realizzate dal movimento artistico nato nel 1993, così com’era già accaduto per l’edizione dello scorso anno con altre opere di arte contemporanea, alcune delle quali diventate già simboliche.
Kicco, uno degli artisti e membro del gruppo Cracking Art, ha dichiarato:
Le reazioni alle opere sono esattamente quello che ci aspettiamo quando portiamo le nostre opere in giro per il mondo. L’arte appartiene a tutti e portarla in mezzo alla città trova sostanza proprio in questo concetto. Le opere hanno tutte dei significati e portano con sé messaggi: rinnovamento, libertà, sacrificio. Sono fatte per essere vissute, per entrare a far parte della città e dei suoi abitanti.
Di Cracking Art si parla ormai da decenni in tutto il mondo e in Calabria non siamo i primi a proporla. Credo che questo tipo di espressione artistica, con i suoi colori e le sue forme, porti con sé anche un messaggio di gioia e di speranza che nel momento storico e sociale che stiamo vivendo può essere particolarmente efficace e utile.
L’arte, nella storia, ha segnato cambiamenti sociali importanti proprio perché è spesso stata capace di interpretare e anticipare l’evoluzione umana e sostenerla: con Arte e Città vogliamo dare a Catanzaro, e ai calabresi, modo di conoscere e interrogarsi sul presente e sul futuro attraverso il confronto culturale. Per farlo abbiamo scelto di portare l’arte all’aperto e renderla fruibile a chiunque.
Rocco Guglielmo, presidente della Fondazione Rocco Guglielmo, ha presentato, curato ed organizzato la mostra nel cuore di Catanzaro. Soddisfatto del lavoro svolto, ha affermato:
Iniziative come questa servono ad aumentare il valore civico di una società. Nella Cracking Art è interessante anche il materiale utilizzato: la plastica che si trasforma da elemento distruttivo dell’ambiente ad elemento decorativo diventando fonte di ispirazione per tutti noi. Posso dire che, a giudicare dalle prime reazioni dei cittadini, la manifestazione è già un grande successo e realizza il mio sogno quello di vedere le opere d’arte inserirsi nella quotidianità di Catanzaro
Cracking Art e le opere in plastica riciclata
Il gruppo Cracking Art nasce nel 1993 a Biella, e gli attuali membri del gruppo sono: Alex Angi, Kicco, Renzo Nucara, William Sweetlove e Marco Veronese. La nascita ufficiale del movimento risale al 2001 con la pubblicazione del Manifesto del terzo millennio in cui vengono esposti i 10 punti chiave di questo progetto filosofico e artistico.
L’obiettivo del gruppo è quello di cambiare la storia dell’arte contemporanea. Lo stesso nome del gruppo deriva dalla volontà di rompere con il passato: to crack in inglese significa proprio rompere, dividere, spezzare. Inoltre richiama un procedimento termo-chimico di scissione delle molecole.
Cracking Art si propone di rigenerare la plastica e quindi di sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l’ambiente donandole nuova vita. Farne delle opere d’arte significa comunicare attraverso un linguaggio estetico innovativo esprimendo una particolare sensibilità nei confronti della natura.
La prima installazione del gruppo vede i delfini come suoi protagonisti. Mille delfini d’oro sono stati appesi per aria. La scelta di questo mammifero è dovuta al forte significato ecologico. Infatti il delfino è una delle vittime per antonomasia del problema della dispersione della plastica in mare.
Manifesto del terzo millennio – Biella, Italia, 1º gennaio 2001
- L’Arte è importante come la nostra stessa vita
- Vogliamo cambiare i codici dell’Arte futura
- Non esiste Arte e vita senza una natura integra
- Siamo uomini del presente e vogliamo che il nostro lavoro interpreti le problematiche contemporanee
- L’Arte e la cultura sono l’unica possibilità di salvezza del mondo e dell’umanità
- Siamo nemici dell’ipocrisia, della congiura, del sospetto
- La nostra materia elettiva è la ‘Plastica’ contenitore di tutto il vissuto del pianeta, naturale/artificiale, antica/futuribile, noi cerchiamo in lei le arcaiche origini antropologiche, vegetali, animali, per costruire una nuova iconografia
- Abbiamo scelto la definizione ‘Cracking’ per il nostro lavoro perché indica la scissione molecolare tra naturale e artificiale
- Lotteremo per la difesa della natura e dell’uomo on tutte le nostre forze
- Vogliamo lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato
Firmano questo manifesto: Omar Ronda, Renzo Nucara, Marco Veronese, Alex Angi, Carlo Rizzetti, Kicco, Alessandro Pianca
Non perdere l’occasione di ammirare questi giganteschi animali variopinti. Scatta foto e pubblicale per diffondere il messaggio di Cracking Art: lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato.