La cultura italiana nel mondo sta per vivere con il 2023, il suo momento di celebrazione.
Sono infatti passati la bellezza di 100 anni da quando fu fondato il primo Istituto Italiano di Cultura.
La città era Praga ed i calendari di tutto il mondo segnavano l’anno 1922.
Una data importante che ha indelebilmente segnato la storia della cultura italiana nel mondo con la creazione della prima sede che nel tempo ha visto nascere una rete internazionale composta da 84 dei, tutte impegnate a promuovere l’italianità nel mondo.
La Farnesina, in qualità di Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, si appresta dunque a celebrare questo traguardo con un programma di eventi dal titolo 100 anni di diplomazia culturale.
Iniziative e manifestazioni dedicate al centenario si svolgeranno durante tutto il 2023 e coinvolgerà l’intera rete di Istituti Italiani di Cultura con altresì la collaborazione di molte istituzioni italiane, tra cui il Ministero della Cultura, l’Accademia Chigiana, il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro di San Carlo di Napoli, Romaeuropa Festival, la Società dei Concerti di Milano, Cinecittà e A.N.I.C.A, Fondazione Torino Musei e ItaliaFestival.
Qualche giorno fa è stato presentato a Roma l’intero programma culturale nel Centenario della fondazione del primo Istituto Italiano di Cultura.
L’evento è stato introdotto dal Direttore generale per la Diplomazia pubblica e culturale, Pasquale Terracciano, che così ha parlato di questo centenario del primo IIC, Istituto Italiano di Cultura di Praga, e delle varie iniziative che verranno promosse in questa occasione:
Questo centenario coincide inoltre con il primo anno della nuova Direzione generale per la Diplomazia pubblica e culturale del Maeci: una Direzione nata dalla consapevolezza diffusa del valore che gioca la cultura come pilastro fondante della diplomazia stessa
Attualmente la rete degli Istituti Italiani di Cultura conta 84 istituti ma vogliamo ampliare questa rete e stiamo per aprire nuovi istituti
Inoltre il Direttore Generale ha colto l’occasione di precisare come proprio il primo istituto venne aperto a Praga nel lontano 1922 ricordando quale fosse il ruolo iniziale degli Istituti:
All’epoca non esistevano gli istituti di cultura ma c’erano solo associazioni private. Fu l’Ambasciatore ad avere questa visione dando una forma istituzionale alla cultura,
Inizialmente si guardava agli Istituti Italiani di Cultura come ad un qualcosa votato per lo più alla formazione e all’alfabetizzazione degli immigrati.
Oggi invece i tempi sono cambiati e nella globalizzazione che stiamo vivendo vogliamo guardare agli Istituti anche come ad un punto di contatto tra partner vicini all’Italia all’insegna della cultura
Il 2023 vedrà il Ministero degli Esteri impegnato in un programma di iniziative e manifestazioni culturali di grande rilievo, organizzate per tutta la rete degli Istituti Italiani di Cultura all’estero in occasione del Centenario e in collaborazione con prestigiose istituzioni culturali italiane.
Tra queste: il Ministero della Cultura, la Fondazione Cinema per Roma, l’Accademia Chigiana, il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro di San Carlo di Napoli, Romaeuropa Festival, la Società dei Concerti di Milano, ANICA, Fondazione Torinomusei, ItaliaFestival.
Per inaugurare le celebrazioni del Centenario, la Farnesina ha organizzato a Praga un articolato programma di eventi: 16-17 novembre lo spettacolo teatrale “Perché non io? Why Not Me?”, con la regia di Jana Svobodová e co-prodotto da Fondazione Campania dei Festival, Teatro Archa (Praga) e Napoli Est Teatro;
L’1-2 dicembre lo spettacolo teatrale “Le voci di Dante”, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano con la partecipazione di Toni Servillo, che parteciperà con un suo film anche all’inaugurazione del MittelCinemaFest;
Il 18 dicembre il concerto dell’Orchestra del Teatro di San Carlo diretto da Maurizio Agostini, presso l’Auditorium Rudolfinum di Praga.
Ci sarà poi l’inaugurazione dell’esposizione il “Presepe del Re”, uno spettacolare presepe napoletano realizzato con i pastori settecenteschi e ottocenteschi raccolti nel 1911 dall’etnologo Lamberto Loria; la mostra è in collaborazione con il Ministero della Cultura, allestita presso la Cappella dell’Istituto Italiano di Cultura a Praga.
Non mancheranno mostre itineranti legate alla Collezione Farnesina, una mostra fotografica celebrativa dei siti Unesco italiani e una mostra dedicata alla Giornata dell’Europa.
Per quanto riguarda la musica, il Jazz sarà protagonista di diversi tour; per il cinema invece al via un progetto in collaborazione con Cinecittà per promuovere i film candidati al Premio David di Donatello.
Infine il 2023 sarà ampiamente dedicato al concomitante centenario della nascita di Italo Calvino.
Quello che vogliamo fare è rendere i nostri Istituti mediatori tra la scena culturale italiana e quelle locali ha aggiunto Terracciano. Brunella Fusco (Campania Teatro Festival) ha espresso soddisfazione per questa rinnovata collaborazione con il Maeci e tramite iniziative supportate dalla Regione Campania.
E’ un progetto che mette in collegamento diversi Paesi europei e diversi protagonisti del mondo del teatro
Parliamo di teatro come strumento per l’inclusione sociale che può essere un seme di creatività nuova per giovani attori che possono divenire ambasciatori culturali
L’attore Toni Servillo del Piccolo Teatro di Milano ha dal canto suo evidenziato l’importanza di portare nel mondo grandi classici del teatro, non solo italiano.
Servillo infatti, ha voluto sottolineare come i grandi classici abbiano senso solo se sono rivissuti attraverso le nostre emozioni, dove la stessa Commedia è una storia infinita e un grande romanzo traboccante di personaggi”, facendo intendere che lo stesso Dante Alighieri può essere attualizzato attraverso il teatro.
Dante aveva aperto il suo sguardo su tutto il mondo conosciuto e aveva tentato di unire Occidente e Oriente, poesia latina e araba nel segno di un’unità di sapere
ha evidenziato Servillo.
Claudio Longhi, Direttore Piccolo Teatro di Milano ha invece voluto sottolineare come
il teatro possa giocare un ruolo cruciale nelle questioni di diplomazia culturale” nel senso di “teatro come qualcosa di eticamente e politicamente rilevante.
Emmanuela Spedaliere, Direttore Generale del Teatro San Carlo, ha invece ricordato come
il teatro più antico del mondo sarà orgoglioso di rappresentare questo centenario
Il tutto attraverso l’orchestra prestigiosa del San Carlo in straordinaria collaborazione con giovani artisti.
Massimo Osanna,Direttore generale musei MIC, ha infine espresso la convinzione che anche il patrimonio archeologico abbia valore contemporaneo, menzionando come esempio, luoghi della caratura di Pompei:
Ci sono legami che scavalcano il tempo rievocando storie che restano attuali
parlando anche del Museo delle Civiltà dell’EUR dove sono custoditi migliaia di oggetti che rievocano tradizioni popolari nazionali.
Per questo centenario, il MIC sarà grande protagonista con mostre itineranti proprio negli IIC.
Presepi napoletani, archeologia e tutto quanto di meglio la cultura italiana sa rappresentare avranno tempo un intero anno solare per illuminare i tesori nascosti nei musei italiani.