David di Michelangelo. Basta pronunciarne o scriverne il nome che subito la mente vola letteralmente al capolavoro di Michelangelo Buonarroti, con innata maestria e ineguagliabile genio portò a termine ormai nel lontano 1500.
Un vero colosso interamente scolpito nel marmo e che di fatto rappresenta pressoché da sempre il riferimento ideale della bellezza maschile in contrapposizione alla Venere del Botticelli che di rimando incarna quello femminile.
Univoca la critica di ogni tempo a considerarlo il capolavoro scultoreo migliore mai realizzato da mano umana e che di fatto ormai rappresenta con la sua sola immagine l’Italia nel mondo.
La statua rappresenta l’eroe d’Israele negli attimi precedenti la sfida con il gigante Golia e nella trasposizione scultorea il genio di Michelangelo ha saputo rappresentare tutta la tensione emotiva e fisica del delicato momento.
Oltre alle fattezze perfette. lo sguardo magnetico e la muscolatura plasmata alla perfezione il David sembra nascondere un mistero.
David e il mistero della mano destra
La questione, neanche a dirlo , è fortemente dibattuta e l’imputato muove essenzialmente daun sproporzione.
A quanto pare si è partiti dall’evidenza che la mano destra della statua marmorea che sfiora la perfezione, abbia una dimensione eccessivamente grande rispetto soprattutto alla sua posizione rispetto al corpo.
Segnale questo di un’evidenza innegabile per alcuni, opinabile invece per altri che all’interno della mano in origine ci fosse qualcosa.
Cosa fosse sembra proprio essere un mistero poiché dagli antichi riferimenti poco o niente emerge in tal senso.
Un approfondimento è stato condotto facendo riferimento a quella che è la narrazione storica o meglio biblica circa il personaggio rappresentato;
Facendo riferimento al racconto biblico, David era solito portare con sé sua fionda, cinque pietre e un bastone da pastore e così veniva ricordato ogni volta che la narrazione riportava i fatti relativi al combattimento contro Golia.
Al momento nel David di Michelangelo è individuabile solo la fionda è visibile nella scultura.
In tal senso però meticolosi quanto interessanti studi sono arrivati a reperire materiale ed informazioni a supporto della teoria per cui sostengono che le cinghie della fionda, tutt’ora visibili, non possono che collegarsi a un oggetto posizionato proprio nella mano del David, forse un manico di un bastone così come enunciato dal racconto biblico.
Una curiosa teoria fra tutte ha preso piede circa questo mistero ed è quella secondo cui l’oggetto misterioso, evidentemente stretto nella mano destra del David, sia stato volontariamente messo da parte nel momento in cui la statua è stata installata a Piazza della Signoria a Firenze e per una mera motivazione politica.
La statua però inizialmente doveva trovare collocazione in vetta alla Cattedrale di Firenze, dove lo strumento/arma da pastore sarebbe stata poco evidente vista l’altezza.
Un oggetto, presumibilmente lo stesso che anche il David di Michelangelo aveva in mano era raffigurato in molti dipinti di artisti dell’epoca.
Uno strumento parte integrante del corredo di utensili di un pastore male si adattava all’impronta di rappresentanza che in quel momento si voleva conferire al David di Michelangelo.
Di fatto al momento dell’installazione era in assoluto il primo monumento pubblico italiano come ha più volte confermato, lo storico dell’arte Sergio Risaliti.
Naturalmente si tratta di un solo punto di vista, sebbene ben argomentato e sostenuto da fonti consultabili, ma non tutti gli esperti sono inclini a questa teoria, per cui possiamo certamente dire che il mistero dell’oggetto nella mano di David rimane irrisolto e la ricerca continua alla volta di una soluzione che metta tutti d’accordo.