In questo periodo di paure ed incertezze, l’arte e gli artisti non si isolano e si uniscono per sostenere moralmente il personale sanitario. Non manca, tra questi, la mano di Banksy a rendere omaggio a tutti i medici e gli infermieri inglesi, che combattono in prima linea contro il coronavirus.
L’opera di Banksy, Game Changer, rappresenta un bambino che gioca con un nuovo pupazzo, un’infermiera supereroina, mentre i classici supereroi, un Batman e uno Spiderman, vengono lasciati in una cesta. Il lavoro è in bianco e nero, unica nota di colore è la croce rossa sul grembiule dell’infermiera, ad indicare l’impegno della Croce Rossa e del sacrificio. Il disegno è grande un metro quadrato circa ed è stato esposto al General Hospital di Southampton, Inghilterra meridionale, dove resterà fino all’autunno per poi essere venduto all’asta. Il ricavato andrà in beneficenza al servizio sanitario nazionale britannico.
Game Changer di Banksy: un semplice disegno dal significato profondo
Banksy mostra ed evidenzia il ruolo che hanno medici ed infermieri, disegnati come supereroi pronti a difendere l’umanità e il suo futuro. Oggi è più che mai doveroso omaggiare e ringraziare tutto il personale medico, di ogni ordine e grado, che, come gli eroi, ha anteposto il futuro e la salute del Mondo alle loro esigenze. Medici, infermieri e assistenti che non si sono mai fermati, che con turni massacranti e silenziosamente hanno lottato e continuano a farlo. L’opera è stata pubblicata dal misterioso Banksy sul suo profilo Instagram e nel giro di poche ore ha ottenuto più di un milione di like.
Lo street artist ha lasciato anche una dedica agli infermieri e ai medici dell’ospedale di Southampton, “Thanks for all you’re doing. I hope this brightens the place up a bit, even if its only black and white”, “Grazie per tutto quello che state facendo. Spero che questo porti un po’ di luce, anche se è solo in bianco e nero”.
Banksy ha consegnato l’opera il 6 maggio, a pochi giorni di distanza dal International Nurse Day (la Giornata Internazinale dell’Infermiere, 12 maggio). Il 12 maggio, inoltre, si ricorda l’anniversario della nascita di Florence Nightingale, considerata la fondatrice della moderna assistenza infermieristica. A lei si deve l’imposizione delle rigide pratiche d’igiene, come quella del lavaggio mani e la creazione di ospedali da campo.
L’amministratore delegato dell’University Hospital Southampton NHS Foundation Trust, Paula Head, ha dichiarato: “The fact that Banksy has chosen us to recognise the outstanding contribution everyone in and with the NHS is making, in unprecedented times, is a huge honour”, “Il fatto che Banksy abbia scelto noi per omaggiare il contributo del Servizio Sanitario Nazionale per noi è un grande onore”.
Street art, smart working, Banksy e coronavirus: una difficile convivenza
Game Changer non è l’unico lavoro dello street artist più amato e seguito al mondo. Banksy non si è fermato neppure tra le mura di casa sua, scatenando il disappunto della moglie, che non approva il suo smart working. Tra gli ultimi lavori dell’artista di Bristol, possiamo ammirare il bagno di casa sua invaso da topi dispettosi. Topi intenti a prendere di mira uno specchio, strizzare un tubetto di dentifricio, prendere del sapone per lavarsi le mani, ma anche tirare la corda dell’allarme, srotolare un rotolo di carta igienica e chi, contravvenendo alle regole, non c’entra la tazza del water. Così come gli uomini sono costretti a vivere la quarantena e la sua monotonia, anche i topi sono costretti e intrappolati al chiuso di un appartamento, cercando di smuovere la noia quotidiana, con un pizzico di ribellione e irriverenza. Lo stesso Banksy, postando la foto del suo bagno artistico, afferma: “My wife hates if when I work from home”, “mia moglie odia quando lavoro da casa”.