Oggi 6 giugno, ricade l’anniversario della nascita del pittore spagnolo Diego Velázquez, nato nel 1599. È stato uno dei pittori più importanti del Barocco, autore de Las Meninas.
Biografia di Diego Velázquez
Diego Rodríguez de Silva y Velázquez, conosciuto come Diego Velázquez (Siviglia, 1599 – Madrid, 1660) è stato uno dei più importanti pittori europei di sempre ed è tra i massimi esponenti del Barocco. Le sue opere sono state fonte di ispirazione per importanti artisti che lo hanno seguito nel corso dei secoli, da Goya a Picasso.
Inizia la sua formazione artistica a Siviglia, nel 1609 nella bottega di Francisco Herrera il Vecchio, che frequenta per alcuni mesi. Dal 1610 al 1617 prosegue il suo apprendistato nella bottega dell’insegnante più prestigioso di Siviglia, Francisco Pacheco, pittore accademico e uomo di cultura, sostenitore della controriforma cattolica e censore dell’inquisizione per l’arte sacra.
Velazquez afferma da subito un proprio stile, lontano da quello dei suoi due maestri tardo manieristi, preferendo dipingere al vero, dando grande rilevanza ai particolari, riprodotti realisticamente, ed agli effetti di luce ed ombra.
Dopo essersi fatto un nome a Siviglia, Diego Velázquez nel 1622 decise di trasferirsi a Madrid in cerca di nuovi incarichi.
Negli ultimi mesi del 1622 Diego Velázquez si avvicina alla corte spagnola. il 16 agosto del 1623 re Filippo IV posò davanti all’artista e l’opera piacque talmente tanto che Velázquez diventò il pittore ufficiale di corte. Il ritratto che per molto tempo venne esposto sulla scalinata della chiesa di San Felipe andò perduto. Oggi però, al Museo del Prado di Madrid si possono ammirare altri due ritratti del re realizzati da Velázquez. Nel 1627 vinse una gara indetta dal re conquistando il titolo di cerimoniere di corte.
Nonostante fosse il ritrattista ufficiale di corte, Velázquez non dipinse solo i volti dei nobili, ma era particolarmente colpito dai visi dei nani, dei giullari e delle persone comuni. Uno dei suoi più notevoli ritratti è infatti quello del suo servitore e amico Juan de Pareja,
Velázquez firmò raramente i propri quadri, perciò per l’attribuzione ci si deve affidare all’esame degli stessi e a ricerche storiche.
Verso la fine degli anni venti del seicento, Pieter Paul Rubens giunse a corte come emissario dell’infanta Isabella. Tra i due colleghi si instaurò sin da subito un ottimo rapporto e ognuno aveva un’ottima opinione dell’altro. Nonostante questo però nessuno dei due influenzò molto lo stile dell’altro. Grazie a Rubens però Velázquez rimase affascinato dallo stile italiano tanto che decise di intraprendere un viaggio per approfondire le opere dei pittori italiani più famosi dell’epoca.
Il suo stile fu fortemente influenzato da due soggiorni italiani, durante i quali Velàzquez ammirò i dipinti del Tiziano, del Tintoretto e del Veronese. Visitò Genova, Milano, Venezia, Modena, Napoli ed entrò all’Accademia di San Luca, l’associazione di artisti di Roma.
Las Meninas
Il maggiore capolavoro è Las Meninas, realizzato nel 1656, che ritrae la figlia maggiore della nuova regina, Marianna d’Austria, circondata dalle dame di corte, ma anche il re e la regina stessi, riflessi in uno specchio, e lo stesso artista.
Questa è una delle opere più enigmatiche di sempre e ancora oggi il dibattitto su chi sia il vero protagonista del quadro è ancora aperto. Nel dipinto i soggetti ritratti sono numerosi. Dall’infante Margherita, illuminata dalla luce, dal re e dalla regina ritratti nello specchio e il pittore stesso posizionato sulla sinistra intento nell’atto di ritrarre i due sovrani.
L’opera venne esaltata da tutti dagli amanti dell’arte e colleghi come il pittore italiano Luca Giordano che la descrisse come una “teologia della pittura, dall’inglese Thomas Lawrence lo citò come la “filosofia dell’arte” fino a Michael Foucault che nel suo libro Le parole e le cose dedica un intero capitolo all’opera dell’artista.