“Donne du du du, in cerca di guai, donne al telefono che non suona mai..” Quel famoso du du du che ci risuona in testa, che sentiamo spesso in radio, nelle trasmissioni televisive e come spot pubblicitario, Donne la canzone di Zucchero Fornaciari è una delle più belle proclamate come inno alla bellezza femminile in tutte le sue sfaccettature.
Spesso dedicata l’8 marzo per la festa della donna, per rendere omaggio a tutte le donne, alla loro forza e alla loro sofferenza, e per commemorare la giornata internazionale della donna che rimembra le lotte che il genere femminile ha dovuto affrontare per ottenere libertà, rispetto ed uguaglianza.
Canzone iconica che ancora oggi classifichiamo come singolo per eccellenza simbolo delle donne. Eppure nonostante rimbombi sempre nelle nostre case e nelle nostre menti, nei concerti di Zucchero Fornaciari è davvero difficile sentirla, perché l’artista si rifiuta di cantarla. Come mai?
Donne di Zucchero, brano che portò al successo nonostante la perdita
Quella che per noi è la più bella in assoluto, in realtà per Zucchero Fornaciari, divenne una canzone che come disse l’artista “non fa parte di sé” e che evita di cantare ai suoi concerti.
Donne di Zucchero venne presentata per la prima volta al Festival di Sanremo nel 1985. Nonostante Zucchero sia uno dei cantautori italiani eccellenti in assoluto, (il testo di Sole e di azzurro di Giorgia fu scritto proprio da Zucchero), il testo di Donne fu scritto da Alberto Salerno (colui che ha scritto anche il brano Terra promessa di Eros Ramazzotti), per il cantante che partecipò al Festival.
La canzone ebbe un grandissimo successo, fece la fortuna del cantante, ma fuori dal Festival, perché alla classifica sanremese arrivò penultima. Un dato impensabile per noi che conosciamo il brano e per il pubblico sanremese del 1985 che premiò Zucchero successivamente al Festival, facendolo arrivare in vetta alle classifiche essendo la canzone più apprezzata ed ascoltata.
Negli occhi hanno dei consigli
E tanta voglia di avventure
E se hanno fatto molti sbagli
Sono piene di paureLe vedi camminare insieme
Nella pioggia o sotto il sole
Dentro pomeriggi opachi
Senza gioia né dolore
Certo quell’anno vinsero i Ricchi e Poveri con la canzone Se m’innamoro, al secondo posto Luis Miguel con Noi, ragazzi di oggi, ed al terzo posto Gigliola Cinquetti con Chiamalo amore.
Quell’anno oltre a Zucchero, parteciparono altri “grandi” della musica italiana come Eros Ramazzotti (sesto posto con Una storia importante), Anna Oxa (settimo posto con A lei) e nelle nuove proposte niente di meno che Mango con Il viaggio.
Tantissimi diventati big per eccellenza, ma la canzone Donne di Zucchero non era da meno rispetto ai vincitori. Fu quindi un brano che gli portò sfortuna facendolo classificare al penultimo posto, 21esimo, e che Zucchero non sentiva suo. Lo stesso cantante afferma:
Non me la sento di cantare du du du. Ho pensato mille volte di farla, ma mi blocco sempre. Non mi ci vedo a fare du du du…
In effetti, anche se presi dalla voce calda e graffiante dell’artista, se compariamo il testo Donne ad altri brani come “Così celeste” o “Senza una donna” o anche testi più divertenti come “Con le mani”, notiamo le differenze stilistiche di scrittura, profondo ma non forse quanto la sensibilità che mostra Zucchero nei suoi testi, nonostante rimane un capolavoro della musica italiana.
Pianeti dispersi
Per tutti gli uomini così diversiAmiche di sempre
Donne alla moda, donne contro corrente…
Ecco perché se presenzierete ad un concerto di Zucchero non dovrete aspettarvi che il musicista canti Donne, nonostante rimanga una delle canzoni italiane più amate di sempre, piena di significato ed emozione.
Noi comunque la riascoltiamo, perché rimane una delle canzoni più belle ed apprezzate che elogiano la donna.
Negli occhi hanno gli aeroplani
Per volare ad alta quota
Dove si respira l’aria
E la vita non è vuotaLe vedi camminare insieme
Nella pioggia o sotto il sole
Dentro pomeriggi opachi
Senza gioia ne dolore