Édith Piaf, il cui vero nome era Giovanna Gassion, nacque a Parigi il 19 dicembre 1915 e morì il 10 ottobre del 1963 a soli 48 anni. Una vita difficile ed un fisico esile hanno contraddistinto l’immagine della cantante francese, nota soprattutto per il brano La vie en rose, ancora oggi nutre una folta schiera di fans in tutto il mondo. L’artista ha cantato sempre d’amore, forse perché nella sua vita ce n’è stato poco…
Edith Piaf biografia
Figlia di Louis Gassion, artista del circo e della strada, contorsionista, e di Annetta Maillard, anche lei specialista delle arti circensi. Abbandonata presto dai genitori, la Piaf crebbe con la nonna materna e si sposò giovanissima e poco dopo ebbe un figlio morto prematuramente.
Quando inizia a cantare, nel 1935 in un night club, comincia a guadagnare qualcosa e ad affinare la sua arte, sotto lo pseudonimo, scelto dall’impresario, La Môme Piaf, ma nel 1936 Leplée, il titolare del locale notturno, viene assassinato e la cantante è tra i sospettati, anche se poi fu prosciolta. In ogni caso un fatto di cronaca nera poteva costarle la carriera.
Grazie all’impresario Raymond Asso, con cui ha anche una storia d’amore, Giovanna inizia a cantare con il nome d’arte Edith Piaf. Asso scrive per lei delle canzoni che possano raccontare la sua vita in strada.
Nel 1944 conosce Yves Montand, un altro suo amore. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la fama di Edith Piaf varca i confini nazionali per diventare famosa in tutto il mondo, soprattutto grazie alla hit La vie en rose, canzone simbolo per il popolo francese di rinascita dopo la guerra. Sfortunata ma solare, estroversa, estremamente acculturata e sensibile, i suoi brani sono ascoltati ancora oggi su Youtube e altre piattaforme.
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Edith Piaf carriera
La Piaf viene scoperta nel 1935 durante le serate in un nightclub. Nota interprete del filone della chanson dagli anni ’30 agli anni ’60, sui giornali fu definita anche come “l’ugola insanguinata”, come quella di un passerotto. Molte delle canzoni che cantava le aveva scritte lei stessa. Fu definita anche il “mecenate di Parigi” per le amicizie di altissimo livello e le scoperte artistiche del secolo che lanciò come suoi successori nel mondo dell’arte.
La vie en rose
Celeberrima canzone di Edith Piaf, che la scrisse nel 1945, per alludere alla “vita in rosa”, cioè vedere tutto in maniera positiva, con ottimismo. Il brano è stato reinterpretato negli anni da tantissimi artisti, che hanno dato vita alla loro personale versione della vie en rose.
Hymne a l’amour
Celebre canzone, registrata nel 1950 con la musica di Marguerite Monnot, scritta come dedica al pugile Marcel Cerdan, l’amore più grande della Piaf, morto in un incidente aereo nel 1949. Un brano triste che racconta la tragica situazione di molte coppie, divise a causa della guerra.
Non, je ne regrette rien
Canzone del 1956 scritta da Michel Vaucaire, che divenne noto solo dopo essere stato interpretato dalla Piaf nel 1960, al teatro Olympia, che la Piaf riportò in auge.
Milord
Uno dei brani più celebri e più venduti di Edith Piaf, che racconta la storia di una prostituta del porto che invita un uomo dell’alta borghesia. Un brano reinterpretato da svariati artisti e in più lingue in tutto il mondo.
Sono gli anni del Primo conflitto mondiale e mentre Louis parte per il fronte, Lina preferisce abdicare ai compiti di madre per continuare a esibirsi lungo le strade di Parigi. Scomparirà dalla vita di Édith per farsi ritrovare morta per overdose di droga e alcol nel 1945.
Edith Piaf fansclub
Con oltre 900mila follower, su Facebook ci sono svariate pagine di fans dedicate al ricordo di Edith Piaf, in cui utenti di tutto il mondo si confrontano e postano video e foto della loro beniamina. Anche su Instagram ci sono pagine dedicate alla cantante francese, con oltre 10000 followers.