Artista poliedrico e dalle infinite sfumature, Eduardo De Filippo è il rappresentante della napoletanità e del teatro napoletano per eccellenza. E a 120 anni dalla sua nascita, sono molte le iniziative volte a ricordarne ed esaltarne la memoria.
L’Istituto Poligrafico e la Zecca di Stato dedicano un francobollo e una moneta commemorativa
Molte sono le proposte e le idee che continuano a tramandare il ricordo di Eduardo. Il 24 maggio, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso, in concomitanza con il giorno di nascita del drammaturgo napoletano, un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “Le Eccellenze italiane dello Spettacolo” dedicato ad Eduardo De Filippo. Il francobollo, valido per la posta ordinaria diretta in Italia, mostra un ritratto di profilo di Eduardo e sullo sfondo il sipario, con le date 1900 – 1984. La tiratura è di seicentomila esemplari, con fogli da quarantacinque francobolli, ognuno relativo al valore della tariffa B, che attualmente corrisponde a 1,10 €.
L’annullo primo giorno di emissione è disponibile nello Spazio filatelia di Napoli in Via Monteoliveto. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili negli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.
Per l’occasione è stato realizzato anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al costo di 15€.
Il testo del bollettino illustrativo del francobollo e’ stato firmato da un membro della famiglia, Tommaso De Filippo, che scrive: Eduardo ha portato ”sul palcoscenico storie quotidiane diventate metafora della commedia umana a volte tragica a volte comica ma sempre intrisa di speranza, di pietas; trasformando Napoli e la napoletanità in simbolo universale che travalica tempi e spazi”.
Una moneta commemorativa dal valore di 5€ coniata per Eduardo
Oltre al francobollo, il Poligrafico e la Zecca di Stato hanno coniato una moneta dal valore nominale di 5€, emessa lunedì 11 maggio, in onore di Eduardo De Filippo e del suo grande teatro. Emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, fa parte della Collezione Numismatica 2020, per la serie Grandi Artisti Italiani, sono disponibili solo settemila pezzi da collezione.
La moneta è stata progettata da Maria Carmela Colaneri, e realizzata in due metalli, bronzital e cupronichel, in versione proof. Sul verso dritto della moneta c’è il ritratto di Eduardo De Filippo delimitato, a sinistra da un sipario, mentre nel giro c’è la scritta “REPUBBLICA ITALIANA” e il nome dell’artista. Sul retro c’è la scena tipica del teatro italiano tra quinte, sipario e palco e la scritta “EDUARDO DE FILIPPO” con in alto il valore ”5 EURO” e l’anno di emissione “2020”” con la scritta “IL TEATRO E’ VITA” con elementi tipici delle opere di Eduardo De Filippo come la tazzina, la caffettiera, il corno e la stella del presepe.
Drammaturgo, attore, poeta, regista, Senatore a vita: protagonista della cultura italiana del ‘900
Eduardo De Filippo è nato il 24 maggio 1900, nel quartiere Chiaia a Napoli, dalla relazione extra-coniugale tra il commediografo napoletano Eduardo Scarpetta e la sarta teatrale Luisa De Filippo, della quale assunse il cognome. Fin da piccolo è stato portato dal padre sul palcoscenico, con i fratelli Titina e Peppino. Crescendo inizia a lavorare nella compagnia teatrale del fratellastro Vincenzo Scarpetta, figlio legittimo di Eduardo Scarpetta.
Attore e regista, caratterizzato dal grande rigore nella recitazione e nella serietà in cui affrontava l’arte teatrale, è stato autore di molteplici opere che enfatizzavano le caratteristiche dell’essere umano e della quotidianità napoletana, senza mai cadere nella ripetitività e nella monotonia dei temi.
Nel 1931 i due fratelli De Filippo fondano la loro compagnia, “Teatro Umoristico I De Filippo” diretta dallo stesso Eduardo, svolgendo la propria attività presso il Kursaal e il Cinema Reale di Napoli. Il trio riscuote un notevole successo, tanto da estendere la tournée anche ad altre città italiane.
Eduardo De Filippo è un artista dalle infinite doti, infatti anche fuori dall’Italia è conosciuto e richiesto. Le Opere teatrali scritte e interpretate rigorosamente in napoletano, approdano nei teatri stranieri. Le commedie più note sono: Natale in casa Cupiello (1931), Napoli milionaria (1945), Questi fantasmi (1946), Filumena Marturano (1946), Le voci di dentro (1948).
Non è stato un semplice e comune attore, infatti si è distinto per il suo impegno politico e sociale, che lo ha spinto a scrivere testi ancora attuali, come Il sindaco di Rione Sanità (1963). L’opera è ispirata ad un uomo realmente esistito, Campoluongo, che lo andava a trovare ad ogni prima teatrale nel suo camerino.
Ad Eduardo sono state attribuite molte onorificenze e lauree Honoris Causa, le più importanti sono state: la nomina di Senatore a vita della Repubblica Italiana ricevuta nel 1981 dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, la nomina di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1973).
Anche il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, nel ricordarlo, afferma:
Oltre alla qualità del repertorio artistico, ricco di capolavori di impareggiabile valore e di grandissima notorietà, estesosi nel tempo alla cinematografia, la figura di Eduardo De Filippo si è distinta anche per l’impegno sociale e civile sollecitando l’attenzione sulla tutela dei diritti dei minori detenuti negli Istituti di pena e sulla realizzazione di un teatro stabile nella sua città.
L’influenza di Eduardo De Filippo, nel teatro e nel cinema italiano è ancora fortemente presente. Lo possiamo ritrovare nelle opere e nel modo di recitare di Dario Fo e in più giovani attori e registi, come Ascanio Celestini. Sperando che i giovani attori e gli esordienti registi e sceneggiatori teatrali continuino ad ispirarsi al suo modo di vivere il teatro, posso solo riportare una frase del Grande Eduardo, che mostra cosa significava per lui fare teatro:
Una vita di sacrifici e di gelo. Così si fa il teatro. Così ho fatto! Ma il cuore ha tremato sempre tutte le sere! E l’ho pagato, anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato.