Il nuovo album di Antonella Ruggiero, pubblicato il 5 dicembre 2020, nasce per racchiudere e tramandare il concerto dedicato al lavoro che svolgono silenziosamente i volontari.
Empatía è il titolo del nuovo album, particolarmente suggestivo e molto sentito, pubblicato come testimonianza di un concerto dedicato al volontariato. E oggi, come non mai, è d’obbligo dedicare una pagina musicale a questo mondo, che tanto dona alla comunità.
Empatìa – 8 febbario 2020
L’album della Ruggiero nasce come registrazione registrazione di uno speciale concerto dell’artista insieme a Maurizio Camardi Sabir 5et e a Roberto Colombo, tenutosi nella meravigliosa Basilica di Sant’Antonio a Padova, l’8 febbraio scorso, realizzato in occasione del Concerto per la Pace organizzato per l’inaugurazione di Padova capitale europea del volontariato 2020 e promosso dal Centro Servizi Volontariato della città. Quindici brani interpretati dalla magnifica e inconfondibile voce della Ruggiero, registrati come un album da studio.
Come dichiarato da Antonella Ruggiero:
Per chi ha voluto questo evento, per chi mi ha invitata, per chi c’era e, in particolar modo, per chi non è potuto essere presente, ho voluto intitolare il concerto Empatía, parola significativa che accomuna tutti i volontari e che meglio rappresenta il loro prezioso lavoro, soprattutto in questo momento storico. Il concerto è stato davvero intenso e ricco di spunti musicali derivati dalla rilettura di brani che ho eseguito altre volte nel corso degli anni. La formazione musicale, del tutto inedita, composta dal Maurizio Camardi Sabir 5et e Roberto Colombo, ha arrangiato i brani in maniera molto suggestiva.
I brani scelti da Antonella Ruggiero
Questo speciale concerto, l’ultimo di Antonella prima del lockdown, è stato presentato in una Basilica stracolma, davanti ad un pubblico attento, straordinariamente coinvolto, tanto da suggerire agli organizzatori dell’evento di documentare, con la pubblicazione del cd, un momento così ricco di contenuti musicali e umani.
L’originalissima formazione musicale (Maurizio Camardi ai saxofoni, duduk e flauti insieme a Sabir, un quartetto di musicisti acustici formato da Alessandro Tombesi all’arpa, Ilaria Fantin all’arciliuto, Annamaria Moro al violoncello e Alessandro Arcolin alle percussioni, oltre naturalmente a Roberto Colombo, al vocoder e organo liturgico) e la motivazione per cui questo concerto è stato realizzato, fanno di Empatía un lavoro tra i più ragguardevoli e interessanti della Ruggiero.
In fase di missaggio, sono stati tralasciati gli applausi tra i vari brani e si è cercato di evidenziare gli interventi più significativi di ogni strumento. Negli arrangiamenti primeggiano le sonorità antiche dell’arpa celtica, dell’arciliuto e del violoncello, accostati alla modernità dell’uso delle percussioni, dei fiati e del vocoder (utilizzato a tratti come un vero coro classico) e dell’organo liturgico.
L’album Emoatìa non è solo una raccolta di brani e tracce, ma una lunga preghiera che entra nei cuori. Quindici i brani scelti ed interpretati da Antonella:
- Nos padre, un tema musicale di Maurizio Camardi, composto su una preghiera nella lingua franca parlata dai pirati del XVI secolo;
- Ave Maria di Fabrizio De André, brano tratto da La Buona Novella, in varie occasioni interpretato dall’ex cantante dei Matia Bazar, con differenti formazioni;
- La danza (Tu Mhi Shiva) di Ruggiero e Colombo, qui con mantra in hindi, da Libera, primo album solista di Antonella;
- Echi d’infinito, di Kaballà e Mario Venuti, con cui Antonella partecipò al Festival di Sanremo nel 2005;
- Ave Maria Stella, del compositore contemporaneo Mark Thomas;
- l’inno latino Veni veni Emmanuel,il cui testo, di autore anonimo, risale forse all’VIII secolo e la cui melodia ebbe probabilmente origine in Francia nel XV secolo;
- Cavallo bianco, la prima canzone interpretata da Antonella nei Matia Bazar, e ritenuta la più intensa e rappresentativa degli anni settanta;
- il canto sacro più amato ed eseguito in Sardegna Deus ti salvet Maria;
- Kyrie (Missa Luba), rilettura della Messa in latino composta dal padre francescano Guido Haazen;
- Creuza de ma, capolavoro di Fabrizio De André e Mauro Pagani;
- Respondemos, brano fondamentale del repertorio di musica ebraica;
- Armaduk, una composizione di Maurizio Camardi, che prevede il solo utilizzo del vocalizzo, alternato alla presentazione del tema eseguita dal duduk, antico strumento a fiato armeno;
- Il viaggio, brano anch’esso presente in Libera, ed in questa versione con il testo da lei riscritto;
- Barene, brano strumentale composto da Alessandro Tombesi;
- Soltanto, tradotto e cantato da Annamaria Moro sul tradizionale yiddish Main rue platz.
L’album spinge l’ascoltatore ad un risveglio spirituale
Corre quel cavallo bianco in cielo,
Guarda dove arriverà,
Se arriverà alla sua meta;
Tra le nuvole del cielo porterà
Il calore delle stelle su di noi,
Ma nel risveglio la mia mente corre e va
Per strade arcane e infinite, senza età,
E le tue mani suonano dolci note per me
Seguendo un canto che ormai limiti non ha.
Le canzoni sono legate dalla continua esaltazione del bene e del lavoro dei volontari. Con parole più o meno esplicite, tra le righe leggiamo il bisogno di persone che riescono ad amare incondizionatamente il prossimo, qualunque sia la forma della propria anima.
Non c’è più bella cosa che ci unisca
Nella fortuna o nelle tempeste del destino
Restami accanto per sempre
Restami accanto
E’ possibile acquistare il disco sul sito ufficiale della cantante.