Sono molte le opere religiose che trattano il tema dell’Epifania che rappresenta la scena ultima della Natività con la venuta dei Re Magi per quanto riguarda il tema sacro, mentre la Befana per il profano, alcune di queste rispettano la tradizione divina raffigurando i Magi posti innanzi al Bambin Gesù, che gli porgono i loro doni, ma ce ne sono altre sconosciute che si discostano da questo.
Alquanto insolite e particolari sono proprio le opere di Jacob Jordaens che trattano il tema dell’Epifania in maniera diversa, ponendo lo sguardo verso la festività. Si tratta della rappresentazione dell’Epifania fiamminga: la festa del Re del fagiolo, con l’accompagnamento del dolce caratteristico dei Re Magi.
In cosa consiste?
Epifania di Jacob Jordaens: festa del Re del fagiolo
Jacob Jordaens, pittore fiammingo del XVII secolo, di stampo manierista ebbe forti influenze artistiche che si possono notare nell’uso del colore e nel racconto delle sue opere, anche dai pittori italiani quali Tiziano, Veronese e Caravaggio.
È molto famoso proprio per aver raccontato in chiave quasi mitologica la festa tipica dell’Epifania fiamminga in diverse versioni, rendendo le opere sensuali e mistiche.
La festa del Re del fagiolo che Jacob Jordaens racconta, è praticamente una ricorrenza fiamminga che si festeggia durante l’Epifania, nel periodo in cui si prepara un dolce tipico della tradizione inserendo all’interno un fagiolo e solo chi nella sua fetta di dolce troverà quest’ultimo diventerà il Re del fagiolo indossando una corona di carta posta inizialmente sopra il dolce. Questo festeggiamento della tradizione fiamminga in realtà non è poi tanto distante da noi, in quanto si pensa che tale festa apparteneva ai festeggiamenti romani dei Saturnalia.
L’artista dipinse molte versioni di questa ricorrenza, una delle più famose è proprio Fest des Bohnenkorgins. In questo dipinto, il fortunato ha già trovato il fagiolo nella sua fetta di torta e quindi si gode i festeggiamenti e il brindisi. Non mancano nei dipinti di Jacob Jordaens elementi satirici e personaggi con comportamenti inusuali in questo genere di opere come l’uomo sulla sinistra che vomita, la donna discinta e il cane che annusa in cerca di cibo.
Le prime versioni sono, invece, più composte rispetto a tutte quelle che l’artista dipingerà in seguito e raccontano il vero spirito della festa con protagonista il nonno, il quale rappresenta il festeggiato, il Re del fagiolo per un giorno, affiancato da familiari e nipoti che si divertono in un clima familiare sereno. Spesso vengono dipinti dei poveri che da tradizione venivano invitati in quel giorno di festa.
C’è poi una versione ancora più volgare sempre realizzata dallo stesso artista che rappresenta la festa dell’Epifania del Re del fagiolo. Qui possiamo vedere il re brillo, il quale questa volta indossa la sua corona circondato da pochi personaggi rispetto al dipinto precedente ma con molti più dettagli evidenti. Si nota l’ubriaco che vomita e una donna che senza nessun pudore si occupa del cambio del figlio, tutti i partecipanti dalle gote rosse sono alticci.
Anche in quest’altra versione la rappresentazione non dista molto dalle altre, con sempre il solito ubriaco che vomita sul pavimento, solo che qui viene rappresentata una famiglia nobile che festeggia con altri invitati poveri provenienti dalla strada.
E poi c’è una versione ancora più sconcia dipinta da Jacob Joardens. Qui la festa si svolge in una locanda, non in casa, ma la situazione degenera in quanto togliendo l’unico personaggio tranquillo che si rifugia sotto il tavolo, il gatto, tutto è chiassoso e rumoroso, gli oggetti, la cesta vicino al re cade facendo rompere bicchieri di vetro, quasi tutti i personaggi guardano sorridendo lo spettatore, l’ubriaco viene presentato in una versione ancora più disgustosa, anche i cani vomitano e in più c’è una coppia che amoreggia accanto al tavolo e in presenza di tutti.
Più che la ritualità, Jacob Jordaens ha descritto in pittura tutto lo scenario che avviene dietro ad una semplice festa tradizionale e cioè il comportamento sociale, un giorno gioioso nato come ritualità familiare che passa a scenari volgari, il disgusto, il disprezzo, l’essersi allontanati dallo spirito festivo, magico e divertente.