Quattro comuni diversi, cinque siti differenti, 224 opere, tutto all’interno di un’unica area geografica: quella del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale. Questi i dati principali della mostra d’arte diffusa dal titolo Equus Inter Lumina con le sculture realizzate dall’ artista messicano Gustavo Aceves.

La mostra Equus Inter Lumina
L’esposizione internazionale, prodotta dalla società Renaissance srl e promossa dalla Regione Siciliana, dalla Direzione e dal Comitato Tecnico Scientifico del Parco Archeologico di Morgantina e Villa Romana del Casale, è curata da Vincenzo Sanfo e Nicola Barbatelli.

Lo scultore annuncia: “Realizzerò un’opera in marmo che regalerò al territorio”. La rassegna internazionale si sviluppa anche nelle città di Aidone, Mazzarino e Pietraperzia. “Sono grato a questi luoghi che hanno accolto le mie opere, e voglio donare un’opera permanente alla città di Piazza Armerina. Sarà una testa fatta in marmo, grande, di quattro metri, che rappresenterà il figliol prodigo del cavallo che è andato in America e che ora ritorna alla sua origine. Realizzerò la scultura entro la fine della mostra e la presenteremo il giorno della sua chiusura”.
Queste le parole dell’artista messicano Gustavo Aceves, presente questa mattina all’inaugurazione della mostra Equus Inter Lumina, dedicata alle sue statue equestri, a Villa Romana del Casale a Piazza Armerina. Poi ha spiegato cosa l’ha spinto a realizzare questa esposizione diffusa: “Quando ho saputo dell’esistenza di questo posto, ho fortemente desiderato creare un dialogo tra la mia opera e questo spazio architettonico. Il fatto, poi, che il cavallo sia così importante nella cultura italiana, in special modo in Sicilia, mi ha provocato l’idea di far rientrare il mio cavallo a casa sua perché l’origine dell’estetica di questi cavalli è totalmente italiana”.
“A piazza Duomo, tra le cento più belle d’Italia, dove c’è Palazzo Trigona, sarà collocato il cavallo di marmo, annunciato dal maestro Aceves”, ha dichiarato l’assessore alla cultura e turismo del Comune di Piazza Armerina, Ettore Messina, “un dono di grande generosità culturale. Siamo certi che l’opera del maestro Aceves sarà per i visitatori un ulteriore motivo di attrazione per conoscere le bellezze storiche, archeologiche e architettoniche dell’area”.
La rassegna, in programma dal 31 dicembre 2025, ha il suo focus principale a Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con l’esposizione, tra le varie opere, dei monumentali cavalli dell’artista.

Nello stesso Comune, a Palazzo Trigona, noto edificio storico del ‘600, sarà posta all’ingresso un’altra opera equestre maestosa e diverse sculture di Aceves, mentre il Comune di Aidone accoglierà i cavalli di gesso bianco dell’artista, al Museo Archeologico di Aidone, dove è esposta anche la statua della Dea di Morgantina. Mazzarino e Pietraperzia saranno sede espositiva, a partire da fine luglio, ospitando, ciascuno, oltre cinquanta statue equestri bianche in gesso realizzate dall’artista. Tutti i Comuni, unitamente all’Assemblea Regionale Siciliana e all’Ambasciata del Messico in Italia, sono patrocinatori della kermesse.

Equus Inter Lumina fa parte del grande progetto internazionale di Aceves intitolato Lapidarium e che, dal 2014, si sviluppa in un percorso le cui tappe, sino ad ora, sono state: Berlino, Roma, Atene, Parigi, Pechino, San Pietroburgo e Città del Messico.
Principale palcoscenico della mostra siciliana saranno gli ampi spazi esterni di Villa Romana del Casale, che ospiteranno tre sculture equestri monumentali: Il Cavallo della vera Croce, Il Cavallo della Discordia ed Helios. Di giorno, illuminati dalla luce naturale, e di notte, illuminati da luci a LED collocate ad hoc per conferire una profondità scenografica, le opere di Aceves si offriranno allo sguardo dello spettatore cariche della loro bellezza e grandiosità.
Figure dolenti, strappate, vinte ma mai sconfitte, i cavalli di Aceves, metafore dell’esistenza umana e molto attuali nel simboleggiare la fatica della migrazione, sono presenti anche negli spazi interni della Villa, con il gruppo di cinque sculture in bronzo placcato oro e argento, e il gruppo di sculture di gesso bianco. Entrambi i gruppi di cavalli si pongono in ideale dialogo con quelli millenari rappresentati nei celebri mosaici pavimentali della Villa, fiere creature simbolo di maestosità, potenza e gloria terrena.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni, con orari differenti per ogni Comune. Villa Romana del Casale, fino al 21 settembre, sarà aperta anche la sera sino alle ore 24. Informazioni e prenotazioni: Tel.: (+39) 380 7841266. Mail: booking@renexhibitions.com. Sito: www.renexhibitions.com
