Tocca a Lui, Fabrizio De Andrè. “Ridammi la mano” è il titolo della Graphic Novel romantica di Ernesto Anderle – in arte Roby Pettirosso – che omaggia “il poeta” della musica e pensandoci, il grande cantautore italiano non poteva che essere il nuovo protagonista di questa tendenza: raccontare i grandi della musica per immagini illustrate.
Ti ricordi? Abbiamo parlato della recente pubblicazione dedicata a Amy Winehouse, illustrata dalla matita di Liuba Gabriele e degli altri autori sensibili al tema della musica. Sono infatti in aumento i disegnatori che, attraverso ottime collaborazioni con editori di settore, miscelano con maestria la passione per l’illustrazione a quella per lo storytelling dando vita a una serie di graphic novel di alta qualità dedicate ai ‘big’ della musica internazionale. Così ora tocca al ‘poeta’ del cantautorato italiano, impossibile da dimenticare.
Ci pensa il fumettista Trentino Ernesto Anderle con questa sua ‘ridammi la mano’ a raccontare con delicatezza i frammenti di vita più significativi e le citazioni più conosciute di Fabrizio De Andrè: una graphic novel che ti farà brillare gli occhi e riportare alla mente le canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana.
Ridammi la mano: Ernesto Anderle disegna Fabrizio De Andrè
…Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano. Cosa importa se sono caduto, se sono lontano…\ Fabrizio De Andrè
Il volume, edito da BeccoGiallo, è composto da 160 pagine e da una splendida selezione di tavole digitali che Ernesto Anderle ha postato sulla sua seguitissima pagina Instagram personale.
L’autore, rende pubblica anche una bellissima spiegazione di come è arrivato all’idea e racconta
“Avevo 15 anni, mio padre era morto da poco tempo, mi ero perso. Sentivo il bisogno di una figura paterna che mi insegnasse a vivere e a pensare. Un giorno trovai una sua vecchia musicassetta e decisi di ascoltarla. “… dai diamanti non esce niente, dal letame nascono i fior…” Imparai a vivere, a pensare, ma soprattutto ad amare.” Ernesto Anderle
Le pagine del volume, sono montate escludendo la sequenza logico-temporale e nel complesso non esiste una compattezza narrativa reale, ma la sola potenza poetica delle tavole che illustrano i versi di De Andrè, basteranno a farti canticchiare, annusare e percepire l’universo artistico dell’indimenticabile genovese e del ‘suo’ Faber. > Il libro è in vendita su Amazon a questo link.
Chi è Ernesto Anderle: “Roby Pettirosso”
Ernesto, come tanti, ha iniziato a disegnare a 6 anni con i pennarelli sui muri di casa. Ha scelto allora di frequentare il Liceo Artistico e poi l’Accademia di belle arti di Brera, a Milano. Ma la vita dell’artista è fatta di alti e bassi e lui, per vivere, ha iniziato a lavorare come cuoco infondo, come dichiara “cucinare, non è tanto diverso dal disegnare”.
Nel frattempo, a pochi giorni dal Natale, fa un incontro inaspettato: mentre disegna vicino al davanzale e cerca ispirazione, compare un piccolo pettirosso – in inglese “Robin” – e l’artista, velocemente, lo sintetizza sull’ennesimo foglio non ancora accartocciato. Ci pensa un poco e dopo due ore, sceglie il suo soggetto di “esordio social”: il pettirosso è un antico simbolo dell’anno nuovo, è colui che facilita il passaggio dall’inverno alla rinascita. Apre così la pagina Instagram “Roby Pettirosso” – oggi molto seguita e conosciuta – dove Ernesto pubblica le sue tavole, ispirate alle opere e alle parole di pittori, filosofi, cantanti che hanno condizionato la sua visione del mondo.
“Spesso una canzone o un dipinto ti portano consigli e ti spingono a prendere delle decisioni, quindi diventano parte integrante della tua vita.” Ernesto Anderle
In qualche modo, ci sentiamo attratti dalla visione poetica e dalla delicatezza di Ernesto, così decidiamo di spiare i suoi profili social e catturare alcune immagini di bacheca per regalare anche a te un’anteprima di “Ridammi la mano”: la Graphic Novel che illustra è densa del romanticismo che ci saremmo aspettati e senza ombra di dubbio, crediamo valga la pena sfogliarla e perché no, aggiungerla alla nostra collezione. Bravo Roby Pettirosso!