L’Eurovision Song Contest 2023 è stato vinto dalla Svezia, rappresentata da Loreen. L’Italia, rappresentata da Marco Mengoni arriva quarta e riceve il premio per la miglior composizione. Il cantante ha ricevuto un portafortuna unico da Mara Maionchi: la medaglia che Gigliola Cinquetti ha vinto nel 1964 alla manifestazione.
Marco Mengoni vince il premio per la miglior composizione
Marco Mengoni ha cantato Due vite sul palco della Liverpool Arena nella serata finale dell’Eurovision Song Contest 2023. Il brano, che ha vinto al Festival di Sanremo, ha emozionato il pubblico. Il cantante di Ronciglione è stato perfetto completando la sua esibizione in ginocchio. Mengoni si è piazzato quarto. A vincere è stata la svedese Loreen con la sua “Tattoo”, al secondo posto, a sorpresa, la Finlandia con Käärijä, la sua canzone “Cha Cha Cha” è già tormentone, mentre al terzo posto si è classificata “Unicorn” di Noa Kirel.
Ma Mengoni non è tornato a mani vuote.Infatti, il brano si è aggiudicato il Marcel Bezençon Composer Award, ovvero il Premio per la miglior composizione. Il riconoscimento è assegnato dai compositori dei brani in concorso nella finale. Era già successo con “Soldi” di Mahmood.
Cinque Paesi hanno dato il massimo dei punti (dodici) all’Italia attraverso le giurie nazionali: San Marino, Austria, Croazia, Romania e Slovenia.
L’emozione a quel punto è tale che in diretta commenta: “Il mio cervello è andato totalmente in confusione. Non rappresento solo l’Italia ma l’amore”.
Il pubblico da casa gli attribuisce 174 punti, un ottimo risultato ma non sufficiente alla vittoria, che – come da previsione – va alla Svezia e alla canzone Tattoo di Loreen che aveva già vinto nel 2012.
Marco Mengoni stavolta si piazza al quarto posto (dopo Finlandia e Israele), ma con grande fair play perché è stato un finale al cardiopalma, anche se con poche sorprese.
Testo e significato di Due vite
Ecco il testo della canzone amata, non solo dagli italiani, ma anche dal pubblico europeo:
Siamo i soli svegli in tutto l’universo
e non conosco ancora bene il tuo deserto
forse è in un posto del mio cuore dove il sole è sempre spento
dove a volte ti perdo
ma se voglio ti prendoSiamo un libro sul pavimento
in una casa vuota che sembra la nostra
il caffè col limone contro l’hangover
sembri una foto mossa
e ci siamo fottuti ancora una notte fuori un locale
e meno maleSe questa è l’ultima
canzone e poi la luna esploderà
sarò lì a dirti che sbagli, ti sbagli e lo sai
qui non arriva la musica
tanto lo so che tu non dormi, dormi, dormi, dormi, dormi mai
che giri fanno due viteSiamo i soli svegli in tutto l’universo
a gridare un po’ di rabbia sopra un tetto
che nessuno si sente così
che nessuno li guarda più i film
i fiori nella tua camera
la mia maglia metallicaSiamo un libro sul pavimento
in una casa vuota che sembra la nostra
persi tra le persone, quante parole
senza mai una risposta
e ci siamo fottuti ancora una notte fuori un locale
e meno maleSe questa è l’ultima
canzone e poi la luna esploderà
sarò lì a dirti che sbagli, ti sbagli e lo sai
qui non arriva la musica
e tu non dormi
e dove sarai, dove vai
quando la vita poi esagera
tutte le corse, gli schiaffi, gli sbagli che fai
quando qualcosa ti agitaTanto lo so che tu non dormi
spegni la luce anche se non ti va
restiamo al buio avvolti solo dal suono della voce
al di là della follia che balla in tutte le cose
due vite, guarda che disordineSe questa è l’ultima
(Canzone e poi la luna esploderà)
Sarò lì a dirti che sbagli, ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
Tanto lo so che tu non dormi, dormi, dormi, dormi, dormi mai
Che giri fanno due vite
Nel testo, scritto in collaborazione con Davide Petrella, Marco parla attraverso immagini e suggestioni, più che con una tradizionale narrazione, di “Due vite” incrociate in un amore che resiste, che è pronto a tutto, fatto anche di piccole cose («Il caffè col limone contro l’hangover»). Arriva anche a raccontare quella voglia di isolarsi dal caos del mondo: «Restiamo al buio avvolti solo dal suono della voce al di là della follia che balla in tutte le cose». Le puntate saranno disponibili su RaiPlay.
La classifica
Ecco la classifica finale della 76esima edizione dell’Eurovision:
- Svezia | Loreen – Tattoo con 583 punti
- Finlandia | Käärijä – Cha Cha Cha con 526 punti
- Israele | Noa Kirel – Unicorn con 362 punti
- Italia: Marco Mengoni – Due Vite con 350 punti
- Norvegia | Alessandra – Queen of Kings con 268 punti
- Ucraina: TVORCHI – Heart of Steel con 243 punti
- Belgio | Gustaph – Because Of You con 182 punti
- Estonia | Alika – Bridge con 168 punti
- Australia | Voyager – Promise con 151 punti
- Repubblica Ceca | Vesna – My Sister’s Crown con 129 punti
- Lituania | Monika Linkytė – Stay con 127 punti
- Cipro | Andrew Lambrou – Break A Broken Heart con 126 punti
- Croazia | Let 3 – Mama ŠČ! con 123 punti
- Armenia | Brunette – Future Lover con 122 punti
- Austria | Teya & Salena – Who The Hell Is Edgar? con 120 punti
- Francia: La Zarra – Évidemment con 104 punti
- Spagna: Blanca Paloma – Eaea con 100 punti
- Moldavia | Pasha Parfeni – Soarele şi Luna con 96 punti
- Polonia | Blanka – Solo con 93 punti
- Svizzera | Remo Forrer – Watergun con 92 punti
- Slovenia | Joker Out – Carpe Diem con 78 punti
- Albania | Albina & Familja Kelmendi – Duje con 76 punti
- Portogallo | Mimicat – Ai Coração con 59 punti
- Serbia | Luke Black – Samo Mi Se Spava con 30 punti
- Regno Unito: Mae Muller – I Wrote A Song con 24 punti
- Germania: Lord of the Lost – Blood & Glitter con 18 punti