Falseum museo del falso e dell’inganno, si trova in provincia di Biella, precisamente a Verrone.
Un castello medievale, sette stanze dove non troverai collezioni antiche ma installazioni che appartengono alla storia e al mondo contemporaneo carichi di un solo elemento: la bugia, l’alterazione della realtà e esempi di come l’uomo sia stato in grado di cambiare il corso degli eventi usando l’inganno.
La bugia è un argomento trattato fin dai tempi antichi, l’essere umano per vari scopi, benevoli o no, per difesa o per avidità o astuzia e una serie infinita di motivi ha usato quest’arma per le proprie smanie e lo fa tutt’ora.
Il Falseum museo è un luogo dove il visitatore viene allenato a distinguere verità e finzione.
Falseum museo, sai riconoscere l’inganno?
Un grande valore culturale, scientifico e sociologico, oltre che una frecciatina bella e buona al mondo di oggi. Questo è il concept di questo museo.
Un percorso con delle installazioni in cui siamo messi di fronte a domande, analisi e ad un esercizio costante per capire e distinguere ciò che è falso da ciò che non lo è. Come? Il percorso inizia da una stanza, per la precisione la “stanza 3″chiamata il “Regno del Falso” dove il visitatore viene messo di fronte al falso in tutte le sue sfaccettature, contraffazione, finzioni e bugie.
“Il Museo diventa non solo un’arma di autodifesa contro le imposture odierne, ma un invito alla responsabilità: se è vero che l’uomo non può fare a meno di immaginare, almeno che immagini “bene”, perché con l’immaginazione a volte si finisce per fare la Storia.”
Le sette stanze del Falseum
Dopo la prima stanza del Falseum, dove è collocata la Quadrisfera delle bugie, si passa alla stanza 5 “Il falso scientifico”, dove troverai una foto di Galileo Galilei che si anima al passaggio, una logica per distinguere le bugie è quella appunto del metodo scientifico inventato da Galilei.
Sala 6, “La Fabbrica del falso”, un tavolo interattivo dove vengono mostrate le conseguenze storiche dell’inganno, che hanno potuto generare guerre e disastri.
Al piano di sopra del Falsum
Una scala a chiocciola ti condurrà alla stanza 8, “La voce che corre”. Leggende, dicerie, calunnie raccontate dall’ultimo dei Templari, proiettato su una lastra in vetro con situazioni in cui ti sembrerà di far parte della scena. La sala 9, ” La Torretta”, è una delle più importanti e suggestive.
La Torretta è dedicata alla tragedia dell’Olocausto, attraverso la musica, si ricorda la persecuzione degli ebrei.
Due stanze dedicate al falso contemporaneo
Le ultime due stanze, raccontano le bugie di oggi. La sala 10 “Il Falso mediatico”, dove notizie fake, alterazione della realtà attraverso la comunicazione di massa, e l’era multimediale, dove anche una semplice foto può essere modificata a proprio piacimento e per i propri scopi di inganno. Un affaccio sulla realtà che ci circonda e dove spesso veniamo inghiottiti.
Sala 11 “Il gran finale”, una tavola imbandita, dove tutto falso e tutto è vero, una diatriba che oggi si vive più che mai. Il senso è che adesso, abbiamo più risorse per accorgerci delle menzogne rispetto al passato ma la verità è che il “Falseum” è più presente ora che ieri.
Il Falseum, mostre temporanee
Il progetto di Falseum nasce nel 2009 su iniziativa del Comune di Verrone, e prennde isporazione dal libro “Sarà vero”, scritto da Errico Buonanno. Inaugurato il 12 Settembre del 2015, in concomitanza con la prima edizione del “Fake Festival”.
Nella sala detta “di Pinocchio”, ci sono delle mostre temporanee che arricchiranno i contenuti di Falseum grazie ad allestimenti specifici e alla possibilità di approfondire tematiche storiche e artistiche della bugia, attraverso un exibit touch screen dedicato, che renderà tutto interattivo, con immagini e documenti che ti mostreranno la grande sottile linea di confine tra l’inganno e la verità.