Filippo Timi nasce a Perugia il 27 febbraio del 1974. E’ partito dal teatro e ha spaziato anche nel cinema, nella letteratura e nella musica. Oggi ti parlerò della sua carriera teatrale, volta principalmente alla ricerca e alla sperimentazione.
Puoi leggere la mia recensione del suo ultimo spettacolo, The Spank al Teatro Parioli di Roma.
Nel 2004 si è distinto il Premio UBU come miglior attore under 30.
Filippo Timi: il teatro come luogo di sperimentazione
Dopo essersi formato presso la compagnia Carthago Teatro, sono stati due i centri teatrali che hanno determinano la sua impronta d’attore: Il centro per la Sperimentazione e Ricerca teatrale di Pontedera con Dario Marconcini e il Teatro Valdoca di Cesena con Cesare Ronconi.
A Pontedera ha lavorato in Paolo Di Tarso, mentre con Cesare Ronconi in Fuoco Centrale ed Ero bellissimo, avevo le ali.
Con Pippo Del Bono partecipa inoltre ad uno studio preparatorio dello spettacolo La rabbia.
Perfeziona la voce e il movimento scenico con gli studi sul canto armonico e la flautofonia e partecipa a diversi workshop di Teatrodanza con Julie Anne Stanzak del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch e con la compagnia di danza contemporanea Sosta Palmizi e Raffaella Giordano.
Nel 1996 fonda un Collettivo teatrale, Bobby Kent & Margot, con il collega Silvano Valtolina e lo scenografo Giacomo Strada. Al centro delle loro ricerche e della loro sperimentazione teatrale ci sono le riflessioni di Pavel Florenskij sul rapporto tra il corpo e lo spazio.
Di fondamentale importanza la sua collaborazione con Giorgio Barberio Corsetti, iniziata sempre nel 1996. Lavora come primo attore in diverse produzioni e con la regia di Barberio Corsetti: Woyzeck nel 2001, Paradiso nel 2004, nel ruolo di Satana e in Metafisico cabaret. Nel 2005 debutta al Teatro India di Roma, con La vita bestia, per la regia di Barberio Corsetti. Timi ha curato personalmente l’adattamento teatrale, tratto dal suo primo libro Tutt’al più muoio.
Filippo Timi e la svolta registica e autorale
Come autore teatrale scrive con Stefania De Santis nel 2009, “Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche!”, uno spettacolo che registra il tutto esaurito e lo consacra tra i migliori attori ed autori teatrali, riscuotendo sia il successo del pubblico, sia quello della critica. La nuova edizione di questo spettacolo sarà intitolata Amleto.
Continua così a scrivere, mettere in scena e dirigere i suoi spettacoli e nel 2011 mette in scena al Teatro Franco Parenti di Milano Favola. C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più. In questo spettacolo Timi sfida se stesso interpretando una donna degli anni 50, il femminile pieno secondo Timi. Degli anni 50 Timi aveva il ricordo delle dive famose e delle loro doppiatrici.
Nell’ambito del Festival di Spoleto del 2011 fa uno studio su Shakespeare riscrivendolo nel volgare perugino e presenta la prima teatrale Giuliett’e Romeo. M’engolfi ‘l core, amore.
Al Teatro Franco Parenti di Milano presenta una stagione estiva, Summer Timi, nella quale ripropone gli ultimi suoi successi: Amleto, Favola. C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più, Giuliett’e Romeo. M’engolfi ‘l core, amore.
Nel 2013 e nel 2014 al Teatro Franco Parenti di Milano, presenta Don Giovanni, vivere è un abuso, mai un diritto e Skianto.
Caro Icrewer, se ti vuoi aggiornare sulle tournèe dell’attore e anche sulla sua filmografia e sui suoi libri pubblicati puoi seguirlo sul suo sito ufficiale http://www.filippotimi.com/