La flora dell’Antico Egitto trova nuova vita dopo millenni, nella barocca corte interna della sede mussale torinese.
All’intero progetto è stato dato il nome di “Cortile Aperto: Flora dell’antico Egitto”, un’operazione questa destinata a cambiare radicalmente il volto del Museo Egizio di Torino come anche un po’ la concezione di spazio museale nell’idea classica di esso che alberga in ognuno di noi.
Che abbia cambiato il proprio modus, il Museo Egizio di Torino, ha avuto modo di dimostrarlo già da tempo con tutta una serie di innovazioni, anche tecnologiche, tutte volte a supportare in maniera nuova la permanenza del visitatore all’interno degli spazi espositivi.
Ed fin qui, ogni innovazione è risultata pienamente centrata verso l’obiettivo: cambiare volto al museo, rendere più alla portata di tutti l’approccio con il mondo antico del Nilo e una maggiore attenzione per i visitatori più piccoli.
Sembrerà davvero di essere nell’Antico Egitto tra la rigogliosa flora lungo il fiume Nilo
L’innovativa novità, della rigogliosa flora antica, vede coinvolto il passaggio verso la biglietteria e l’inizio del percorso espositivo, spazio letteralmente trasformato in giardino, il cui accesso completamente gratuito al pubblico è stato consentito a partire dallo scorso 29 giugno.
Inoltre da oggi, lo stesso spazio, è animato da uno spettacolo serale di videomapping per ammirare in modo più coinvolgente la flora dell’Antico Egitto.
Si tratta del primo tassello di un percorso di trasformazione dell’Egizio, con cinque progetti di ricerca, alta tecnologia e restituzione alla Città. Il Museo, infatti, in vista delle celebrazioni del bicentenario nel 2024, cambierà volto a partire dalla corte interna del seicentesco palazzo del Collegio dei Nobili, che verrà coperta da una cupola in acciaio e vetro, al di sotto della quale ci sarà un giardino egizio permanente, di cui ora viene inaugurata una prima parte.
C’è il loto azzurro, con i suoi fiori che si schiudono all’alba per poi richiudersi al tramonto, simbolo di rinascita e rigenerazione e non può mancare il papiro, che originariamente cresceva in fitte paludi lungo il Nilo o lungo il suo delta ed era la pianta araldica del Basso Egitto.
Sono solo alcune tra le piante protagoniste di “Cortile Aperto”, un omaggio alla civiltà dell’antico Egitto, che fu tra le prime a sviluppare una cultura del giardino e a conferire significati simbolici a piante e fiori, come testimoniano le raffigurazioni di giardini rivenute nelle tombe dell’alta società egizia.
“Cortile aperto” si ispira storicamente ai giardini del Nuovo Regno con una datazione quindi tra il 1539-1076 a.C.
A curare il nuovo progetto a cavallo tra archeologia e botanica è stato un team internazionale di egittologi del Museo, composto da Johannes Auenmüller, Divina Centore e Cédric Gobeil.
Evelina Christillin, Presidente del Museo Egizio, ha così presentato l’iniziativa riguardante la flora dell’Antico Egitto:
E’ un primo passo, un intervento strutturale e creativo, che ci proietta verso il bicentenario che celebreremo nel 2024 e verso progetti ancora più ambiziosi di trasformazione del Museo Egizio
L’auspicio è che questo giardino, una volta ultimato, diventi un luogo importantissimo nella nuova agorà, la corte coperta, che sarà un punto di incontro nel centro storico della città. Si tratta, inoltre, di un tentativo di restituzione del paesaggio.
Abbiamo cercato di riportare le piante, i colori ed i profumi dei giardini di piacere del Nuovo Regno
A cui ha fatto eco la breve ma esaustiva dichiarazione di Christian Greco, Direttore del Museo Egizio.
Un piccolo angolo d’Egitto che accoglierà i visitatori
Lo spettacolo di videomapping incentrato ad esaltare la rigogliosa flora della corte è previsto a partire da oggi 30 giugno e fino a tutto il mese di luglio, potrà essere ammirato nei giorni dal giovedì al sabato, con orario dalle 22 alle 24 e animerà il giardino che ospita la flora dell’Antico Egitto con ingresso gratuito ma solo fino ad esaurimento posti.
Ti ricordo inoltre che nelle giornate di sabato per tutto il mese di luglio e agosto il Museo effettuerà un’apertura straordinaria fino alle 22, con ingresso a tariffa unica a 5 euro, a partire già dalle ore 18 così da poter ammirare la flora dell’Antico Egitto anche nelle ore più fresche.