Florence Nightingale, immortalata come “La donna con la lanterna”, fa risuonare ancora una volta l’eco della sua presenza in un periodo storico in cui a causa della pandemia da Covid19, medici e infermieri combattono in prima linea. Il 12 maggio, in occasione del bicentenario della nascita di questa pioniera delle scienze infermieristiche e della Giornata Internazionale dell’Infermiere, la National Gallery renderà visibili alcune importanti opere della sua collezione, dedicate ai medici e agli infermieri. Tra i diversi ritratti merita menzione Tobia e l’angelo della Bottega del Verrocchio.
L’arte che ha lo scopo di fermare il tempo, celebrare, nutrire e guarire l’anima, ha immortalato l’immagine di questa donna dell’epoca vittoriana, coraggiosa e determinata che rifiutò una vita agiata per assistere i soldati durante la Guerra di Crimea tra il 1853 e il 1854, migliorando l’igiene degli ospedali da campo e apportando anche un contributo matematico e statistico nello studio delle epidemie. Fu una guida per molte donne che abbracciarono il mestiere dell’infermiera per sfuggire da una vita di ignoranza e miseria.
Henrietta Rae Litografia a colori- Miss Nightingale a Scutari (1854)
Florence Nightingale: “The lady with the lamp”
La litografia a colori in alto realizzata dalla pittrice di epoca vittoriana Henrietta Rae, ritrae la donna mentre veglia sui malati dell’ospedale da campo della guerra di Crimea. Fu così chiamata da un articolo del Times e dal Poeta Longfellow nella poesia Santa Filomena. La pittrice che aveva studiato alla Royal Accademy rappresenta Florence Nightingale come una sacerdotessa dell’antichità e con una postura dignitosa, ieratica e allo stesso tempo carica di grande umanità. La lampada posta come elemento centrale della composizione sembra donare ancora più intensità alla dinamica degli sguardi.
Santa Croce a Firenze, celebrata nei Sepolcri di Foscolo contiene anche uno spazio destinato alle memorie al femminile. Ogni anno diventa meta di pellegrinaggio per tanti infermieri che vengono a visitare il monumento funerario di Florence Nightingale. Firenze fu la città che le diede i natali e che la ricordò in Santa Croce, luogo dove la passione civile non smette mai di mandare messaggi e suscitare grandi emozioni ai suoi eletti. In occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere è stato annunciato il restauro del Cenotafio di Florence Nightingale.
Florence Nightingale: L’omaggio della National Gallery di Londra nella Giornata Internazionale dell’Infermiere
Anche la National Gallery di Londra celebra Florence Nightingale attraverso l’esposizione virtuale di alcune sue opere dedicate a medici e infermieri. Caro lettore se vuoi immergerti nella contemplazione delle opere puoi andare sul sito dell’istituzione museale al seguente link: https://www.nationalgallery.org.uk/stories/doctors-healers-and-carers-in-the-collection
Noi di Icrewplay Arte tratteremo qui in maniera approfondita Tobia e l’angelo della Bottega del Verrocchio.
Tobia e l’Angelo, Bottega del Verrocchio, National Gallery Londra
Omaggio a Florence Nightingale nella Giornata Internazionale dell’Infermiere. Analisi di Tobia e l’Angelo
Il quadro, realizzato da Andrea del Verrocchio all’interno della sua bottega con l’aiuto dei suoi allievi tra il 1470 e il 1480 con la tecnica della tempera su tavola, misura 84×66 cm, fu acquistata dalla National Gallery di Londra nel 1867.
Il soggetto del quadro è tratto dal Libro di Tobia della Bibbia ed era molto diffuso tra i pittori del Quattrocento. Esiste infatti un’altra versione realizzata intorno al 1465, probabilmente da Piero o Antonio del Pollaiolo. L’angelo Raffaele che aveva il compito di accompagnare e proteggere il giovane Tobia durante un viaggio d’affari, diviene ben presto simbolo del percorso di maturazione personale e professionale dei giovani della Firenze del Quattrocento composta da famiglie di banchieri.
La scelta della National Gallery di Londra di rendere l’opera visibile on line nel giorno della Festa Internazionale dell’Infermiere e del bicentenario di Florence Nightingale, ha un valore doppiamente simbolico.
L’angelo accompagna il giovane Tobia (o Tobiolo) che doveva riscuotere dieci talenti d’argento per conto del padre Tobia, indicandogli la strada più sicura e salvandolo da varie situazioni pericolose. Tobiolo tiene in mano un pesce rappresentato in maniera molto realistica e attribuito a Leonardo da Vinci, in un articolo del Corriere della Sera del 17 agosto 1998. L’angelo invece tiene in mano il contenitore con le viscere del pesce, necessarie per curare l’anziano Tobia. La vicenda narra che fu proprio l’Angelo Raffaele a consigliare al ragazzo di pescare il pesce nel fiume Tigri e di estrarne le viscere per curare la cecità del padre. Il cagnolino che appare accanto all’Angelo, anch’esso attribuito a Leonardo, rappresenta infine la fedeltà.
Protezione della famiglia, dei malati e della professione, fedeltà. Valori universali sapientemente descritti in quest’opera frutto dell’efficace lavoro della Bottega del Verrocchio. L’arte ringrazia così queste straordinarie figure professionali che oggi più che mai si espongono e combattono accanto ai medici il nemico sconosciuto e invisibile Covid19.
Quest’omaggio dell’arte a Florence Nightingale e alla professione infermieristica si traduce in uno sguardo al futuro e alle giovani generazioni tradotto anche dallo street artist Banksy nella sua opera Game Changer
L’arte in ogni tempo e attraverso un interminabile dialogo tra presente, passato e futuro costituisce testimonianza, speranza e purificazione dell’anima.