Gaetano Pesce è un architetto e designer italiano di fama internazionale, noto per il suo approccio innovativo e provocatorio che combina arte, design e architettura. Nato nel 1939 a La Spezia, ha studiato architettura a Venezia e si è sempre distinto per il suo interesse verso materiali non convenzionali e l’idea di celebrare l’imperfezione e l’unicità nelle sue opere. Il suo lavoro ha spesso esplorato il concetto di dualità, soprattutto tra bello e brutto, e ha cercato di sfidare le convenzioni estetiche e culturali.
Tra le opere più iconiche di Gaetano Pesce si annoverano la Poltrona Up 5 e Up 6 (1969), una riflessione sulla condizione femminile e la sua prigionia nella società, e la Maestà Sofferente (2019), esposta alla Milano Design Week, che ha rappresentato una denuncia della violenza di genere. Pesce ha anche esposto le sue opere in musei prestigiosi come il MoMA di New York.
L’ultima opera di Pesce che sta facendo discutere è “Tu si ‘na cosa grande”, una scultura monumentale installata a Napoli, in Piazza Municipio, nell’ottobre 2024. Questa installazione rappresenta un Pulcinella stilizzato e senza testa, associato a un grande cuore trafitto da una freccia. L’opera gioca su temi tipici della poetica di Pesce, come l’imperfezione e l’ironia, e propone una riflessione sulla trasformazione delle icone tradizionali come Pulcinella, simbolo della città, e il loro adattamento alla contemporaneità. Sebbene controversa per la sua forma fallica, l’opera intende rappresentare la fluidità dell’identità e celebrare l’energia e la passione che caratterizzano Napoli. È stata pensata per stimolare il dibattito culturale e portare la città al centro dell’attenzione artistica.
L’installazione rimarrà visibile fino a dicembre 2024 e, come ogni lavoro di Pesce, divide il pubblico tra critiche e apprezzamenti per la sua audacia e il suo richiamo ai temi universali.
Gaetano Pesce è morto il 3 aprile 2024 a New York, tuttavia, l’opera “Tu si ‘na cosa grande”, attualmente esposta a Napoli, è stata progettata prima della sua scomparsa. Pesce stava lavorando al progetto già da un anno in collaborazione con il Comune di Napoli. Dopo la sua morte, il sindaco Gaetano Manfredi ha deciso di portare avanti l’installazione in onore del maestro.