Lunedì primo Febbraio, finalmente, anche Galleria Borghese ha riaperto dopo una lunga chiusura. La direttrice Francesca Cappelletti, insieme a tutti coloro che lavorano in questa importantissima Galleria, ha deciso di dedicare le prime due settimane di riapertura ad una serie di eventi speciali in modo da invitare il pubblico a ritornare al museo in maniera più fantasiosa.
Innanzitutto, tutti i giorni alle 12 la direttrice, accompagnata da uno storico dell’arte o da un restauratore, parlerà del dipinto di Guido Reni intitolato Danza Campestre, narrando della storia dell’opera dalla sua esecuzione fino al ritorno nella collezione Borghese, alla quale apparteneva già da quando la acquistò il Cardinale Scipione Borghese nel 1600. Il dipinto, di fatti, è stato da poco comprato dalla Galleria, ritornando così a far parte della collezione a cui apparteneva originariamente.
Questo incontro, momentaneamente, avviene nella Loggia del Lanfranco, ma ben presto il dipinto verrà posizionato in una sala in cui potrà essere osservato insieme alle opere di altri artisti dello stesso spessore del Reni, quali Annibale Carracci e il Domenichino.
È importante ricordare quanto Guido Reni fosse stato prezioso per il Cardinale Scipione Borghese e per la sua famiglia. Essi furono i suoi maggiori committenti a Roma, tanto da affidargli l’incarico di eseguire alcuni dipinti e di affrescare la Cappella Paolina nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
Un altro evento è programmato quotidianamente alle ore 16: a sorpresa, alcuni dipendenti del museo che si occupano di didattica museale (al momento, purtroppo, sospesa) entrano in varie sale ed effettuano delle brevi visite guidate per intrattenere il pubblico e dargli delle preziose informazioni in più riguardanti gli artisti, la collezione o la storia della Galleria.
Galleria Borghese, ovviamente, ha riaperto in sicurezza: vi è l’obbligo della mascherina all’interno dell’edificio, vi sono igienizzanti per le mani lungo tutto il percorso, viene misurata la temperatura a tutti gli utenti prima di entrare e vi è l’obbligo del distanziamento tra una persona e l’altra.
Le entrate sono contingentate in modo da gestire al meglio i flussi in ingresso e in uscita, sono previsti turni di due ore per la visita alle sale e non sono ammesse più di 100 persone a turno, per garantire a tutti la massima sicurezza. Gli orari di visita sono dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 19 ed è obbligatoria la prenotazione, in modo da garantire la sicurezza di tutti, utenti e personale.
Galleria Borghese: storia e collezione
La Galleria Borghese è uno dei musei più importanti d’Italia e del mondo intero. Ospita al suo interno una ricca collezione di dipinti e sculture le cui datazioni spaziano dal 1400 al 1800.
Il nucleo centrale della Galleria è costituito da quella che è stata la collezione del Cardinale Scipione Borghese costituitasi tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo e successivamente, è stata ampliata. Le opere appartengono ad alcuni degli artisti più importanti mai conosciuti: Gian Lorenzo Bernini, Guido Reni, Annibale Carracci, Raffaello Sanzio, Tiziano, Antonello da Messina, Correggio, Antonio Canova.
Il museo è costituito da 20 sale abbellite da una serie di affreschi antichi e dai depositi, che sono visitabili su prenotazione.
La villa all’ interno della quale è ospitata la Galleria fu costruita all’inizio del XVII secolo su di un precedente possedimento della famiglia Borghese e fu progressivamente ampliata, in quanto man mano fu eretto l’immenso parco che oggi la circonda.
Per ulteriori informazioni consultare il sito ufficiale di Galleria Borghese al seguente link: https://galleriaborghese.beniculturali.it/ e il sito di Ansa cultura.