Gauguin Paul pittore Francese nato a Parigi nel 1848 considerato tra i maggiori interpreti del post – impressionismo definiva la sua bellezza “esotica” parlandone nei suoi scritti autobiografici.
Dal carattere ribelle e ramingo probabilmente ereditato dalla nonna (Flora Tristan), nota scrittrice ribelle e avventurosa impegnata politicamente e socialmente, Gauguin definiva la figura materna “leggiadra e graziosa”, dallo sguardo dolce, fermo puro e carezzevole.
Gauguin tra Francia, Tahiti e i suoi manoscritti
Il suo percorso scolastico è stato abbastanza deludente e pareva non avere alcun interesse verso una prospettiva professionale. Rimase ben poco a Parigi fin quando decise di arruolarsi come allievo pilota, girò il mondo, tornò in Perù (paese materno) passò da Rio de Janeiro e India dove venne a conoscenza del lutto della madre.
In questo periodo Gauguin iniziò ad avvicinarsi alle Belle Arti appassionandosi a tal punto da considerare l’arte come unico passatempo gratificante in grado di calmare il suo animo.
Imparò a dipingere prima in autonomia poi frequentando l’accademia Colarossi, realizzò le sue prime opere La Senna con Il Ponte di Jena e il Sottobosco a Viroflay.
Le sue ampie amicizie con diversi artisti accrebbero molto il suo stile rendendolo più maturo e personale, Degas divenne un suo importante punto di riferimento, grazie al suo supporto iniziò a partecipare alle mostre impressioniste guadagnandosi l’attenzione della critica che definì lo stile di Gauguin come “indiscutibile temperamento di pittore moderno”.
Numerosi i suoi spostamenti in luoghi differenti nel mondo dove trovare uno spunto di accrescimento artistico, Gauguin nutre un tocco e una personalità alquanto particolare, dettata dai vari luoghi visitati a lui cari e dalla molteplicità di artisti con cui ha potuto confrontarsi per capire l’arte.
Nutriva il suo lato artistico spostandosi in posti incontaminati dove tutto era ancora autentico e primitivo, non civilizzato, Tahiti risultò il posto migliore dove crescere:
“per coltivare la mia arte mi occorre calma, che me ne importa della gloria di fronte agli altri”
Tahiti e l’arte Maori entrarono nel suo cuore stimolando l’artista a produrre un cospicuo numero di tele tra cui: la Orana Maria, Ama ol Feil e Manao Turapao.
Nel 1893 rientrò in Francia con un gran bagaglio di esperienze e quadri, allestì una mostra personale alla Galleria Durand Ruel, pubblicò libri propedeutici per una maggiore comprensione della sua pittura sulla base di alcuni Manoscritti redatti a Tahiti: Cahier pour Aline e Noa Noa ( profumata/profumata) un libro dove sono raccolti testi autobiografici e etnografici.
Dedicandosi sia alla pittura che alla scrittura Gauguin diede vita a diversi testi che spiegavano oltre i suoi dipinti, anche le sue problematiche esistenziali, estetiche, morali, etiche.
La Courtauld Gallery di Londra recentemente ha acquistato un suo raro manoscritto scritto in Polinesia nel 1903 anno della sua morte per sifilide.
Al costo di 7,1 milioni di euro “Avant et Apres” è un libro di oltre 200 pagine scritto due mesi prima della sua morte, 213 pagine, 30 disegni originali e aneddoti sullo stile artistico di quei tempi.
Il manoscritto riporta informazioni sulla vita di Gauguin, i sentimenti che provava verso le sue opere; il direttore della Courtauld Gallery espone il suo pensiero dicendo:
“sebbene sia stato uno degli artisti più influenti dell’ottocento, è stato anche una figura molto controversa”.
Non sappiamo se questo Manoscritto sia mai stato visto da qualche storico, il dubbio sorge dal fatto che non è mai stato esposto ed è rimasto fuori dal mercato dell’arte per quasi un secolo.
Gauguin lo inviò al critico e scrittore Andre’ Fontainas per farlo pubblicare in Francia, passò poi per diverse mani fino ad essere rinvenuto da un mercante d’arte newyorchese, John Fleming e restituito agli eredi dell’artista dopo una causa legale, uno dei nipoti di Gauguin lo ha poi concesso alla Courtauld Gallery di Londra.
Artista alquanto eccentrico e particolare Gauguin dalla vita turbolenta fatta di tanti spostamenti, incertezze e alla ricerca di un luogo a cui potesse appartenere il suo animo, nel quale dar libero sfogo alla pittura e alla scrittura nella semplicità delle cose in quei luoghi primitivi da lui tanto amati.