Il Lockdown è finito, piano piano le misure si fanno meno stringenti e anche la Cultura sta ripartendo. La mostra a Palazzo Ducale di Genova, dedicata all’estro di Banksy ha riaperto e deciso di prorogare fino al 24 maggio l’apertura (qui tutte le informazioni a riguardo).
Visto però che ora si può girare, dopo la mostra si potrebbe andare a vedere i graffiti sotto il rinato ponte Morandi e il murales dedicato a De Andrè, di cui avevo parlato, insieme alla mostra su Banksy, nell’articolo qui di seguito.
Genova la conosciamo tutti, chi per il porto, chi per il celebre acquario, chi per i suoi cantautori, quasi tutti per l’immane tragedia del ponte Morandi, ma Zena (come viene chiamata in dialetto) è una città di transito, accoglienza, in continua trasformazione e che non si arrende alle prove del destino.
In questo periodo è certamente la capitale della street art, con la mostra di quello che si può quasi sicuramente definire il suo più conosciuto e importante rappresentante, Banksy, un omaggio al suo figlio più caro, quel Fabrizio De André che l’ha tanto amata e descritta nelle proprie canzoni e un progetto di rinascita laddove è stata più duramente colpita, il quartiere sotto il ponte Morandi, tragicamente crollato il 14 agosto 2018.
Banksy, il mistero e il mito
Di lui si sa che è inglese, forse classe 1974, molto sensibile ai temi politici e religiosi che non smette di “attaccare” facendo apparire le sue ormai celebri opere in varie parti del mondo. Non si sa chi sia, il sospetto più accreditato è che si tratti di Robert Del Naja, appartenente al gruppo dei Massive Attack, ma la cosa non è mai stata confermata o smentita.
Dal 22 novembre scorso fino al prossimo 20 marzo è possibile ammirare parte dei suoi lavori (oltre a dipinti, stampe a tiratura limitata e sculture, sarà possibile ammirare alcuni oggetti rari esposti per la prima volta al pubblico) a Palazzo Ducale.
La mostra è curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani e organizzata da Metamorfosi, presenta un’ info grafica sui lavori in ordine cronologico di Banksy, le sue citazioni e i libri da cui sono tratte, i “black books” originali e tanto altro tra cui i palloncini “I’m an imbecile” creati per Dismaland, l’installazione artistica che aprì dal 21 agosto al 25 settembre 2015 in Inghilterra, che l’artista stesso definì l’anti Disneyland.
Visto che la maggior parte delle opere dell’artista sono sparse per il mondo, la mostra è un’ottima occasione per gli appassionati di Banksy per poter avere una visione a 360° su di lui.
Quartiere Certosa, come la rinascita può passare anche attraverso l’arte
Il 14 agosto 2018 il terribile crollo del ponte Morandi non ha solo spezzato in due Genova, ma anche modificato la vita del quartiere che era sotto. Per “aiutare” il quartiere a riprendersi e dare una spinta positiva a chi ci abita, l’estate scorsa, dal 14 luglio al 14 agosto, nomi noti della street art e giovani artisti emergenti (Rosk & Loste, Greg Jager, Caktus & Maria, i genovesi Christian Blef e Tiler tanto per citarne alcuni) sono stati invitati a decorare i palazzi del quartiere, dando vita a 12 opere chiamate “On the wall”.
Al celebre artista olandese Zedz, è stato messo a disposizione il muro perimetrale della Cabina Primaria Quartaie di Zona Genova-La Spezia, 500 mq sui quali è apparso il murales dal titolo “La gioia“, un tripudio di forme e colori che trasmettono dinamicità ed energia. In queste settimane di Natale è possibile fare il tour delle opere, illuminate per l’occasione, così da essere ammirate meglio.
Fabrizio De André, l’omaggio della città al suo poeta
Il 18 febbraio prossimo, Fabrizio De André avrebbe compiuto 80 anni e Genova ha deciso di omaggiarlo con un murales sul voltino di piazza Rostagno, proprio sotto ai giardini Luzzati. Per l’esecuzione è stato chiamato Cufrini, artista che opera in diversi ambiti artistici, dalla scultura alla pittura, oltre che alla promozione, attraverso mostre e rassegne collettive della giovane arte contemporanea. Per il volto di De André ha utilizzato la forma scultorea del basso rilievo, rivisitata in maniera personale, ricreando il volto del cantautore attraverso un gioco di chiaro scuri.
Se siete amanti della street art o semplicemente volete visitare la città in modo alternativo, questo è un buon momento per visitare Genova!
Molto interessante e sfizioso. Descrive benissimo il fascino di Genova e i suoi dolori
Grazie del tuo commento.