La Corte di Strasburgo ha emesso una sentenza storica che obbliga il Getty Museum a restituire all’Italia la famosa statua dell’Atleta di Lisippo, risalente al 300 a.C. circa e considerata un capolavoro dell’arte greca antica. La decisione arriva dopo anni di contese legali e dibattiti sulla legittimità della proprietà dell’opera.
Il lungo viaggio dell’Atleta di Lisippo
L’Atleta di Lisippo ha avuto un viaggio incredibilmente complicato che ha attraversato decenni e continenti. Originariamente scoperta in mare vicino a Fano, in Italia, nel 1964, la statua fu esportata illegalmente e acquistata successivamente dal Getty Museum negli anni ’70. Da allora, l’Italia ha richiesto ripetutamente la restituzione dell’opera, sostenendo che fosse stata esportata in modo illegittimo.
La decisione della Corte: Il Getty Museum dovrà restituire l’Atleta di Lisippo
La Corte di Strasburgo ha riconosciuto i diritti dell’Italia sulla statua, dichiarando che il suo trasferimento negli Stati Uniti nel corso degli anni settanta non rispettava le leggi italiane sull’esportazione di beni culturali. Questo verdetto rappresenta un punto di svolta nel campo del recupero delle opere d’arte, potenziando le leggi nazionali sul patrimonio culturale e offrendo un precedente significativo per altri paesi in situazioni simili.
L’Italia ha accolto con favore la decisione, ritenendo che restituirà all’opera la dignità che merita e permetterà al pubblico italiano ed internazionale di ammirarla nel contesto per cui è stata originariamente creata.
La restituzione dell’Atleta di Lisippo non è solo una vittoria legale per l’Italia; è anche un simbolo forte del rispetto dei diritti culturali e storici delle nazioni. Mostra l’importanza della tutela del patrimonio culturale globale e sottolinea la necessità di cooperazione internazionale in questi ambiti.
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