A distanza di 25 anni dalla mostra dedicata ad Alberto Giacometti al Museo Morandi di Bologna, l’Institut Giacometti di Parigi presenta ‘Giacometti/Morandi. Moments immobiles’, un’esposizione che riunisce due dei più grandi artisti del XX secolo: Alberto Giacometti (1901-1966) e Giorgio Morandi (1890-1964). L’obiettivo è esplorare le affinità tra le loro poetiche e il loro approccio al reale.
Un dialogo tra due visioni artistiche
Curata da Françoise Cohen, la mostra è visitabile dal 15 novembre al 2 marzo 2025 presso l’Institut Giacometti, uno spazio che dal 2018 ospita una fedele ricostruzione dello studio di Alberto Giacometti, con mobili, oggetti personali e opere mai esposte prima. L’esposizione è il risultato di una collaborazione tra l’Institut Giacometti, il Settore Musei Civici Bologna e il Museo Morandi, e si sviluppa attraverso quattro capitoli tematici:
- L’Atelier
- Le familier
- La traversée des avant-gardes
- Regarder le réel
Questi percorsi offrono uno sguardo sulla carriera dei due artisti dal 1913 al 1965, sottolineando punti di contatto e differenze tra il linguaggio scultoreo di Giacometti e la pittura intimista di Morandi.
Moments immobiles’: Prestiti prestigiosi e opere inedite
La mostra unisce opere della Fondation Giacometti, del Museo Morandi e di collezioni private europee. Per l’occasione, il Museo Morandi ha concesso in prestito 17 opere, tra cui:
- 9 dipinti
- 1 acquerello
- 4 disegni
- 3 acqueforti
Questi lavori dialogano con le opere originali di Giacometti, alcune delle quali mai mostrate al pubblico prima d’ora, arricchendo l’esperienza espositiva con una visione approfondita delle rispettive poetiche.
Un progetto sostenuto a livello internazionale
La realizzazione di ‘Giacometti/Morandi, Moments immobiles’ è stata possibile grazie al sostegno della Franck Giraud e Ruth Stanton Foundation, un contributo che sottolinea l’importanza di questo evento per il panorama artistico internazionale.
Se ami l’arte del XX secolo, questa mostra è un’occasione unica per scoprire come due maestri, partendo da linguaggi diversi, abbiano saputo interpretare l’essenza del reale. Condividi l’articolo e raccontaci cosa ne pensi di questa straordinaria esposizione!