La mostra Giacomo Balla 1902-1940 Esistere per dare in esposizione per la prima volta a Milano alla Banca D’Italia fino al 22 gennaio 2022, per mostrare gratuitamente al pubblico le opere appartenenti alla collezione della Banca.
Una mostra nata per omaggiare l’elaborato artistico di Giacomo Balla e festeggiare i suoi 120 anni dalla nascita, ma anche per innalzare la mente eclettica di Giacomo Balla che si sposa benissimo con l’estetica futurista e la velocità, il rinnovamento, la frenesia della città.
La mostra dedicata all’artista si terrà nella Banca d’Italia in via Cordusio 5, dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 17.30; il sabato dalle 10 alle 13 e sarà visitabile in maniera completamente gratuita, a disposizione dei fruitori, previa prenotazione sul sito ufficiale. per evitare affollamenti e rispettare le direttive.
Giacomo Balla 1902-1940 Esistere per dare
Giacomo Balla è conosciuto come il pittore futurista, esponente del Futurismo e precursore del Divisionismo e quando pensiamo a lui ci vengono in mente le sue tele “veloci”, frenetiche come “Dinamismo di un cane al guinzaglio”, ma Balla è stato anche più di questo: uno scultore, ricordiamo la sua scultura “Velocità e Dinamismo”, ed uno scenografo e autore di Paroliberi, seguendo lo stile del paroliberismo cioè parole in libertà, un genere letterario nato nell’epoca Futuristica in cui le parole scritte non seguono nessuna logica grammaticale e sono prive di punteggiature.
Nato nella sua Torino si spostò per varie città e luoghi fino ad arrivare a Roma. A Milano sostò per un periodo e come può un artista dal pensiero futurista non apprezzare la città del “movimento”, la città della velocità e dell’assurdo? Milano si è sempre distinta per il suo guardare “oltre” sia per la moda che per il design e attirava molti artisti.
Ed è proprio a Milano che la Banca d’Italia ha deciso di omaggiare i 120 anni dalla nascita di Giacomo Balla con una mostra curata da Elena Gigli che ben si inserisce nel contesto milanese, proprio per un legame non a tutti noto che c’è stato tra l’artista e la città.
“Oltre al fatto che Milano è stata polo di riferimento del primo Futurismo nella Sede di Milano della Banca d’Italia è da sempre collocata la grande tela d’arazzo del Mare velivolato, esposta nel 1925 all’Exposition des Arts Décoratifs modernes di Parigi. La scelta di Milano non è dunque peregrina, anzi è guidata, per così dire, dalla forza centripeta del Mare che ha avocato a sé tutte le altre opere in collezione”. -Luigi Donato, Capo del Dipartimento Immobili e appalti.
Milano sedusse il pittore, il quale trovava affinità tra il suo pensiero e la filosofia di vita della città centro dell’arte stravagante. Giacomo Balla trasformò ogni cosa, dagli oggetti di uso quotidiano fino ad abbellire la sua casa e trasse ispirazione dalla velocità di Milano.
Ad aprire il percorso espositivo è proprio il “Mare velivolato” di Giacomo Balla accompagnato dall’ultimo acquisto della Banca, un piccolo disegno preparatorio, proseguendo con altre opere come la “Seggiola dell’uomo strano”, il “Colpo di Fucile domenicale”, “Ritratto del Principe Boncompagni Ludovisi” e “Dalie profumate”.
Ma non è prima volta che la Banca d’Italia si interfaccia con le iniziative legate all’artista Giacomo Balla. Nel 2017 fu proprio essa a sostenere i restauri dei dipinti di Villa Huffer a Roma, scoperti durante una ristrutturazione di una palazzina appartenente alla Banca, murales del Bal Tic Tac che Giacomo Balla realizzò durante il suo soggiorno a Roma nel periodo fascista. Tali murales furono esposti alla Quadriennale d’arte 2020 a Roma e nel 2021 la Banca d’Italia ha partecipato alla mostra del MAXXI “Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno”.