Il 6 dicembre 1994, sul set del film Lo sguardo di Ulisse di Theodoros Angelopoulos, si spegne in Grecia Gian Maria Volonté, uno degli attori più rappresentativi del cinema italiano. Nato a Milano il 9 aprile 1933, Volonté si diplomò all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma nel 1957, avviando una carriera che lo avrebbe consacrato come simbolo del cinema d’impegno sociale e politico.
Il cinema come denuncia sociale
Negli anni Settanta, Volonté divenne il volto di un cinema che non si limitava a raccontare storie, ma si faceva strumento di riflessione e critica sociale. Tra i suoi ruoli più memorabili:
- Lulù Massa ne La classe operaia va in paradiso (1971), di Elio Petri, dove interpreta un operaio alienato dalla catena di montaggio, diventato simbolo delle lotte sindacali.
- Enrico Mattei in Il caso Mattei (1972), diretto da Francesco Rosi, un’interpretazione che porta sullo schermo il mistero e le contraddizioni del presidente dell’ENI.
- Il notabile democristiano in Todo Modo (1976), di Elio Petri, una feroce critica al potere politico e religioso.
- Il redattore capo in Sbatti il mostro in prima pagina (1972), che denuncia la manipolazione dell’informazione nei media.
Un talento versatile e intenso
Pur essendo celebre per i suoi ruoli impegnati, Volonté si fece conoscere al grande pubblico anche grazie ai film western. Indimenticabili le sue interpretazioni come villain in pellicole di Sergio Leone, tra cui Ramón Rojo in Per un pugno di dollari (1964) e El Indio in Per qualche dollaro in più (1965).
Un artista con uno sguardo politico
Volonté non fu solo un attore, ma un intellettuale impegnato. Convinto sostenitore delle battaglie civili, fu attivamente coinvolto nella politica e nelle lotte sociali, riflettendo nelle sue scelte artistiche la sua visione del mondo.
Un’eredità indelebile di Gian Maria Volonté
Gian Maria Volonté ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema italiano e internazionale. La sua capacità di incarnare personaggi complessi, di dare voce ai conflitti della società e di portare in scena le sfumature dell’animo umano lo rendono ancora oggi un modello per generazioni di attori.
Condividi i tuoi ricordi di Gian Maria Volonté e il suo cinema: quale dei suoi film ti ha colpito di più?