Per la nostra ormai consueta Rubrica dedicata all’Arte Circense e Arte di Strada vi parlo della giocoleria, ovvero manipolare con destrezza oggetti diversi.
La giocoleria abbraccia molte arti circensi basate sul lancio di oggetti quali cerchi, palline, clave o diablo ed altre specialità in cui non si prevede il lancio come la giocoleria a contatto.
Le origini della giocoleria, arte di strada che vede le sue origini nell’antico Egitto
Le prime testimonianze scritte sono molto antiche anche se si pensa che le sue origini siano precedenti ad esse.
La documentazione più antica in nostro possesso è una immagine trovata in Egitto, nella tomba di Beni Hassan, risalente al periodo tra il 1994 ed il 1781 a.C., su cui si vedono delle danzatrici acrobate intente a lanciare delle palline dietro le spoglie di un faraone.
Testimonianze inerenti alla giocoleria si trovano anche nelle antiche India, Polinesia, Grecia, Messico (Atzechi) e Cina. Durante l’impero cinese dominato dagli Han, i giocolieri sono i protagonisti delle rappresentazioni nelle case delle famiglie nobili. Vi sono anche racconti di ragazze giocoliere che, con le loro prodezze, sono protagoniste durante il periodo dei rami combattenti tra il 475 ed il 221 a.C.
In Europa è praticata fino alla caduta dell’Impero Romano per poi cadere in disgrazia.
Durante il Medioevo la giocoleria è considerata riprovevole e tacciata di stregoneria. Fino al XII secolo i giocolieri si uniscono ai saltimbanchi durante le fiere di paese, si tratta di girovaghi che non riscuotono un grande successo, intrattenendo il popolo ed i potenti del regno.
Per avere il giusto riconoscimento devono attendere fino agli inizi del 1900, periodo in cui si uniscono ai circhi come veri e propri artisti. È il Circo Medrano, nel 1930, a dar loro il giusto risalto, mettendo in locandina per la prima volta il nome di un giocoliere: Enrico Rastelli, giovane giocoliere italiano.
Rastelli, che in Russia incontra il giapponese Takashima, adotta nelle sue esibizioni le tecniche orientali ed inventando uno stile unico, basato su una grande varietà di oggetti utilizzati e la velocità di esecuzione. Nel suo primo spettacolo si presenta indossando un kimono facendo volteggiare palline e piatti, entra nella storia della giocoleria come il primo al mondo a far volteggiare più di 10 palline e diventa la star dei giocolieri.
Con il successivo declino del Circo e delle music-hall, la giocoleria non attira più gli spettatori e la figura del giocoliere perde valore. Ma noi sappiamo bene che gli artisti sono pieni di risorse ed i giocolieri non sono da meno.
Seguendo un movimento parallelo a quello del Circo, la giocoleria torna nelle strade negli anni Sessanta e nel periodo New Age, formando una nuova generazione di artisti di strada e trovando in essa un mezzo espressivo ed uno stile di vita.
Nella cultura moderna la giocoleria è uno strumento universale, non la si può circoscrivere ad un contesto in particolare: si pratica per meditare utilizzando gli stessi principi dello yoga, a scopo terapeutico per il recupero psicomotorio dovuto a traumi o handicap, come cura contro ansia o stress, come sport vero e proprio (Albert Lucas) e, naturalmente, come professione abbracciata dagli artisti di strada, circensi e performers.
La popolazione mondiale dei giocolieri è impossibile da censire numericamente ed è praticata da persone di ogni età e condizione sociale.
In tutto il mondo si svolgono diversi festival o conventions sulla giocoleria che attirano persone da ogni angolo della Terra, pronti a condividere gesti artistici ed idee perché il giocoliere ama condividere la sua arte e non ha segreti per nessuno, neanche per te se dovessi incontrarlo.
Una cavalcata nei secoli. Questo è il senso di questo post che inquadra come e in che maniera la giocoleria ha vissuto la storia. Per quanto riguarda le domande a fine articolo, la mia passione per la giocoleria inizia nel lontano 1993, all’epoca vivevo a Tenerife in Spagna. Incontrai un gruppo di ragazzi inglesi e loro, giocavano. Così preso dalla curiosità cominciai a farlo anch’io, fu subito colpo di fulmine tra me e la giocoleria! Certo adesso sono un ex giocoliere (ora mi occupo della vendita di attrezzi per la giocoleria) ma nonostante tutti i miei impegni lavorativi, non rinuncio alla voglia di divertirmi giocando un’oretta con le mie clavette.