Al Vito Schnabel di St. Moritz appare una Gioconda decostruita. È la mostra di Gus Van Sant intitolata Mona Lisa, un artista e noto regista americano che presenterà dei suoi nuovi dipinti, tra i quali appare proprio la Gioconda di Leonardo Da Vinci, trasfigurata e decostruita, diventata immagine copertina del manifesto della mostra.
La prima esposizione artistica di Gus Van Sant inaugurata il 27 dicembre 2021 e visitabile fino al 19 febbraio 2022.
Mona Lisa, la Gioconda decostruita di Gus Van Sant
Le opere in mostra al Vito Schnabel di St. Moritz sono frutto di un lungo lavoro artistico e studio che Gus Van Sant ha conseguito in questi anni. L’artista ha una passione per la stampa digitale, perciò ha cercato di unire la sua pittura a questa tecnica digitale che sembra essere lontana dall’arte tradizionale, ma che unendole raggiungono risultati strabilianti ed interessanti come la Mona Lisa, la Gioconda tanto amata e conosciuta del celebre Leonardo Da Vinci.
La Gioconda è uno dei dipinti più amati, più emozionanti e più enigmatici di sempre. Con le sue piccole proporzioni, questo quadro sembra trasportarci in un’altra dimensione, attirati da quel sorriso magico e beffardo. Molti artisti hanno cercato di rappresentarla, altri di riproporla in altre vesti, trasfigurandola o ridicolizzandola come Duchamp, ma tutti questi hanno contribuito alla sua fama. Proprio come Gus Van Sant, che ha decostruito la Gioconda utilizzando dei pixel che la rendono ugualmente riconoscibile.
Con la scomposizione formale dell’immagine, l’artista ripropone una delle opere più emblematiche del tempo, utilizzando una tecnica fotografica mista a pittorica, che rappresenta pixel, blocchi di colore messi uno accanto all’altro che fanno apparire in maniera sfocata la Gioconda, una tecnica che possiamo dire si avvicina al Pointillisme, il Puntinismo.
Anche se tale procedimento può sembrare solo digitale, in realtà la scomposizione è stata realizzata scrupolosamente, è stata studiata una griglia cromatica utilizzando colori ad olio, pastelli e foglia d’oro.
Dei pixel che legano la nobile arte della pittura a quella più contemporanea della cinematografia e del digitale. Focalizzandosi su di essi Gus Van Sant propone di studiare e di andare a cercare la particolarità della Gioconda, l’inconfondibile e simbolico sorriso, pieno di mistero che ha sempre suscitato l’interesse di studiosi ed appassionati d’arte, proprio come nelle sue opere cinematografiche nelle quali Gus si focalizza su un personaggio misterioso.
Un quadro che avvolge lo spettatore, il quale trovandosi ad una distanza ravvicinata, viene colpito da una serie di colori sparsi, quadratini cromatici che passano dal blu, al rosso, al giallo, colori contrastanti tra loro ma cromaticamente equilibrati, e che solo allontanandosi si può notare come questi pixel iniziano ad unirsi materializzandosi nella Gioconda con il suo beffardo sorriso.
La mostra intitolata Mona Lisa presenta varie tele dell’artista ed invita a concentrarsi ed a meditare sull’esperienza ottica e l’immaginazione.
Gus Van Sant prese ispirazione da una pubblicità dei LEGO che propose molte opere famose tra le quali la Gioconda, realizzate in mattoncini di plastica, una pubblicità che gli fece mentalmente decontestualizzare le opere, riproponendole in blocchi di colori divisi da diverse tonalità. Le sue tele si sono realizzate e formate nel corso degli anni, studiando la tecnica della stampa digitale. La tela della Gioconda di Gus Van Sant si interroga non solo sulla rappresentazione stilistica ma spazia tra colore, forma e materiale, presentando parti di foglia d’oro e superfici metalliche all’interno di essa.
Chi è Gus Van Sant?
Gus Van Sant, statunitense, è conosciuto come regista, fotografo e sceneggiatore, ma egli studiò pittura e cinema conseguendo il BFA presso la Rhode Island School of Design di Providence nel 1975.
Due arti che lo hanno sempre appassionato e che ha cercato di unire per trovare la sua dimensione artistica. Le sue opere hanno già preso parte a molte mostre collettive in Italia e all’estero ma la Vito Schnabel Gallery di St. Moritz gli ha permesso di presentare al pubblico la sua prima mostra personale incentrata sulla Mona Lisa, la famosa Gioconda.
Diverse tele pixellate e decostruite che la ritraggono e che avvicinano l’artista a diversi stili: contemporaneo per l’utilizzo di vari materiali e digitale per l’avvicinamento alla stampa e alla fotografia, ma riprende, anche, stili ed arti antiche come il Puntinismo e in qualche modo la tecnica dell’Impressionismo, non per l’uso della pennellata e del colore ma per la resa pittorica finale, quella di allontanarsi per veder apparire l’immagine reale.
Info sito ufficiale: Gus Van Sant – Monna Lisa – Mostre – Vito Schnabel