C’ è un posto che si chiama Terra che ha creato per noi le più belle opere che i nostri occhi abbiano mai visto e le nostre mani abbiano mai formato.
In occasione della Giornata della Terra, un evento, una celebrazione ormai diventata internazionale, non possiamo che portare un contributo al Pianeta, sensibilizzando sull’ argomento e parlando in ambito artistico di alcune sculture spettacolari, non molto note al mondo, che onorano Madre Terra.
#EarthDay Giornata della Terra: Restore Our Earth
La Giornata della Terra, EarthDay è una celebrazione internazionale della Terra che avviene il 22 aprile di ogni anno, cioè subito dopo l’ equinozio di primavera.
Quest’ anno il tema della giornata è “Restore Our Earth”, Ripariamo la nostra Terra. Mai come quest’ anno le parole sono così forti e significative, ormai non si tratta più soltanto di salvaguardare e prevenire, ma di andare in soccorso al Pianeta, risanandolo.
Quando arriviamo al punto di riparare vuol dire che il danno è gia stato fatto, quindi, con la consapevolezza che il degrado ambientale è già qui, intorno a noi, non possiamo fare nient’ altro che conviverci adattandoci a questo sistema inquinato, ma è nostra premura non inquinarlo ancora di più adottando semplici strategie di risanamento ambientale, riparando, appunto, la Terra.
La giornata della Terra è stata pensata e proposta in sede UNESCO da John McConnel durante la conferenza del 1969, dove propose ai membri l’ attenzione verso la salvaguardia ambientale, traendo ispirazione dal saggio Primavera silenziosa pubblicato precedentemente dalla biologa Rachel Carson.
Man mano che cresceva l’ attenzione sulla conservazione delle risorse naturali della terra, gli impatti ambientali, l’ inquinamento, crebbe anche l’ interesse tra le comunità e gli ecologisti, facendo diventare così la Giornata della Terra un evento internazionale.
Tutti, a prescindere dall’etnia, dal sesso, da quanto guadagnino o in che parte del mondo vivano, hanno il diritto etico a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile. La Giornata della Terra si basa saldamente su questo principio.
Giornata della Terra: sculture viventi in onore a Madre Terra
I giardini dell’ Heligan sono un esempio di come l’ uomo può agire in soccorso alla natura. Caduti in rovina dopo la prima guerra mondiale sono stati riscoperti nel 1990 e risanati realizzando il più grande recupero dei giardini mai esistiti al mondo.
Passeggiando nei giardini segreti di Heligan non possiamo che meravigliarci dalla strepitosa natura e stupirci delle tante sculture giganti situate nel posto.
Una delle più apprezzate e famose è Mud Main, La Ragazza di Fango realizzata nel 1998 dai fratelli Pete e Sue Hill, considerata una scultura vivente. L’ opera, infatti, segue il procedimento di trasformazione naturale, cambiando in base alle stagioni. Avendo una struttura in legno e una rete modellata con del fango si ricopre a volte di erba, a volte di muschio ed in inverno di neve, ed è sicuramente circondata da numerosi animali che interagiscono con lei. La scultura è una chiara rappresentazione simbolica di Madre Terra.
È alquanto suggestionante trovarsela davanti per la sua maestosa grandezza, ma è altrettanto emozionante ammirare Madre Terra sospesa tra cielo e terra che si lascia intravedere. Forse un risveglio?
Negli ultimi anni l’ uomo si è preoccupato dell’avanzamento della specie, tralasciando però temi fondamentali.
Non si può sapere se siamo progrediti davvero, proprio perchè questa “evoluzione” ha portato alla distruzione del pianeta dove viviamo, del nostro Pianeta, della nostra casa, inquinandola ed inquinandoci.
Sono aumentate malattie dovute all’ inquinamento, diminuita la specie animale, molti destinati all’ estinzione si dice, (o forse un’ estinzione che abbiamo accelerato o procurato noi?), ed è aumentata la deforestazione, abbattimento di alberi che in realtà aiutano a catturare l’ emissione di CO2.
L’ arte della mosaicoltura, cioè l’ utilizzo di rami, foglie, piante per la realizzazione delle sculture viventi, dei giardini botanici di Montreal , ci fa meditare su questo argomento.
Ogni artista provieniente da posti diversi, ha lasciato un contributo con un messaggio simbolico agli umani.
A Montreal si festeggia la natura, è la più grande rappresentazione simbolica del legame con la vita.
Molto significative sono, infatti, le opere naturali che rappresentano animali come gorilla, simboli della biodiversità dell’ Uganda, in particolare viene mostrata la sottospecie endemica della Virunga Mountains ristretta a 800 specie, o i lemuri animali in via di estinzione presenti nel Madagascar, famosa, anch’ essa, per la sua ricca coesistenza di diversa specie animale e vegetale.
O come l’ omaggio agli insetti impollinatori fondamentali per la sopravvivenza, un chiaro messaggio per limitare o evitare l’ utilizzo di pesticidi sulle piante, nocivi sia per noi che per gli insetti.
Non possono mancare sculture simboliche con messaggi di pace, come le mani viventi che mimano il gesto della pace e simbolicamente della colomba, o la rappresentazione vivente del dolce suono melodico del piano, rappresentato dal rumore soave della cascata d’ acqua che scende da esso coronandosi con la figura di una grande tartaruga pronta ad immergersi nelle acque della vita.
Ed ancora la personificazione del volto di Madre Terra che risale dal sottosuolo, mostrando con il suo docile e colorato sorriso l’acqua fonte di vita che scende come una cascata dalla propria mano generatrice. Da notare l’ utilizzo delle diverse tinte di foglie per creare cromatismo.
La ragazza con il pennuto, invece, narra una storia vera di una donna cinese annegata per salvare l’ amico animale, significato del legame tra le specie viventi.
L’ uomo è intelligente ma non supera la bramosia di potere, la creazione di strutture e macchinari ha sì migliorato la propria vita, ma ha provocato inquinamento, diminuzione delle risorse naturali e riscaldamento globale.
Non ha mai pensato agli effetti che tutto questo “creare” potesse avere sul Pianeta, cercando di inventare pur rispettandolo. Per aver tralasciato questo particolare l’ impatto ambientale che ora viviamo a distanza di anni è devastante.
Non bisogna quindi che riflettere sul rapporto con la natura, sulle proprie radici culturali, come lo scultore italiano Andrea Roggi, il quale dedica le sue opere alla vita generata dalla natura. Simbolo sempre presente nelle sue sculture è l’ ulivo, albero simbolo di vita e di amore duraturo, dalle radici ben salde nella terra si generano le figure di due amanti attorcigliati tra loro che protengono le braccia verso l’ alto.
“La Terra è ora in rapporto col culto dei morti, ed è considerata come una forza divina che ha in sé i germi della vita e della morte. […]
Essa non è, però, come la Gea greca, l’elemento femminile passivo in contrapposizione all’elemento attivo maschile del cielo (Urano) o del mare (Oceano); ma è il suolo nel suo duplice significato di campo delle messi e di luogo di sepoltura. […]
È certo, però, che l’antica dea Tellus è ormai divenuta Terra Mater e rappresenta la potenza generatrice del suolo, donde ha origine la vita delle piante e degli animali e la stessa esistenza degli uomini.” – Franca Parise Badoni
Riparare=difendere un danno, un pericolo, un disagio. Conosciamo benissimo questo gesto, ogni giorno siamo chiamati a riparare qualcosa, dalle cose materiali a quelle sentimentali, ogni volta cerchiamo di salvaguardarci, ma in un mondo che diventa sempre meno empatico possiamo capire tale concetto forse solo riportando un’analogia, quella materiale.
Ecco, come ripariamo i nostri oggetti cari, come ripariamo il nostro smartphone, così dobbiamo riparare la nostra Terra, perchè il gesto inconsueto che ogni giorno noi facciamo quello di “respirare” avviene grazie a Madre Terra che cerca, nonostante le nostre ferite provocate dai danni ambientali, di darci ancora ossigeno.
Come una madre che premurosa cura il suo bambino nonostante tutto, dobbiamo renderci conto che senza la natura non esistiamo, e non esisterà neanche il nostro amato oggetto, ma forse lo capiremo solo quando perderemo tutto ciò.
Che questa Giornata della Terra sia più che mai uno stimolo per impegnarci seriamente adesso nella salvaguardia del Pianeta e, quindi, anche della nostra vita.