Anche quest’anno i Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici Bologna propongono un nuovo appuntamento con la tradizione dell’arte plastica presepiale presso il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini con l’esposizione Un presepe di Giovanni Putti dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo, Antonella Mampieri e Alfonso Panzetta.
La mostra che verrà proposta il 7 dicembre alle 17:3o, sarà visibile al pubblico fino al 14 gennaio. Al centro dell’esposizione troviamo una rappresentazione della Natività di Giovanni Putti ((Bologna, 1771 – Bologna, 1847), che verrà esposta per la prima volta al pubblico.
Giovanni Putti, esposta per la prima volta al pubblico la sua Natività
L’opera è in terracotta policroma ed è stata modellata nei primi decenni del XIX. Putti fu uno dei maggiori esponenti della scultura neoclassica bolognese. Vinse diverse medaglie accademiche e premi Marsili Aldrovandi presso l’Accademia Clementina dove si formò. Fu allievo dei seguenti maestri: lo scultore Giacomo Rossi, poi Luigi Acquisti e Giacomo De Maria. Nel 1810 vinse il prestigioso Premio Curlandese.
Nel 1809 emigrò a Milano per partecipare ai cantieri del Duomo. Ricevette un’importante committenza napoleonica, la committenza dell’Arco della Pace e verrà coinvolto nella realizzazione del tripode in argento per il Re di Roma.
Dopo la Restaurazione fu costretto a rientrare a Bologna, dove si dedicò alla realizzazione di monumenti per il cimitero comunale su progetto di architetti contemporanei o di sua personale invenzione. Tra questi ricordiamo la tomba Buratti, con l’imponente figura del Tempo (1818). Sue sono anche le figure velate in terracotta sui piloni del nuovo ingresso progettato da Ercole Gasparini, avvolte in ridondanti panneggi.
Fu attivo al Cimitero della Certosa di Bologna per il quale realizzò numerosi monumenti funebri e i due imponenti Piangenti in terracotta (popolarmente dette Piagnoni o Piangoloni), collocati sui grandi pilastri ai due estremi dell’emiciclo sud del Chiostro Maggiore.
Per le chiese cittadine Putti dimostrò di raccogliere l’eredità dei grandi stuccatori bolognesi, modellando solenni allegorie o figure di santi che dalle loro nicchie seguono il percorso delle navate (Santa Maria della Purificazione, distrutte; San Giuseppe Sposo) o prospettano dal vertice della facciata (Santa Caterina di Strada Maggiore). Gli si possono attribuire immagini dell’Ecce Homo a mezza figura o a figura intera in varie chiese.
Realizzò i Presepi per le committenze private. Dal confronto tra le varie versioni note dello stesso gruppo si intuisce che Putti abbia utilizzato degli stampi per abbozzare le singole sculture, mettendo in opera poi sulle pose, sui panneggi e sui dettagli dell’abbigliamento variazioni anche significative.
Nella sua arte riuscì a far convivere i modelli neoclassici canoviani con la tradizione bolognese, di derivazione barocca. A corredo della mostra ci saranno testi di Antonella Mampieri, Alfonso Panzetta, Fernando e Gioia Lanzi.
Visite guidate gratuite
Si terranno delle visite guidate gratuite e senza obbligo di prenotazione:
- venerdì 8 dicembre 2023 ore 16.00 con Antonella Mampieri e Alfonso Panzetta (co-curatrice e co-curatore della mostra)
- mercoledì 13 dicembre ore 16.30 con Silvia Primerano (RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza)
- sabato 16 dicembre 2023 ore 11.00 con Adele Tomarchio (RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza)
- sabato 23 dicembre 2023 ore 11.00 con Adele Tomarchio (RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza)
- martedì 26 dicembre 2023 ore 16.30 con Adele Tomarchio (RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza)
- sabato 6 gennaio 2024 ore 16.30 con Fernando Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare)
- domenica 14 gennaio 2024 ore 16.30 con Adele Tomarchio (RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza).
Per informazioni e prenotazioni consultare il sito.