Giulia Maria Crespi, storica imprenditrice amante dell’arte e della natura che fu alla guida del “Corriere della sera” e del F.A.I si è spenta all’età di 97 anni.
Nacque a Merate il 6 giugno 1923 in un’importante famiglia della borghesia industriale lombarda. Si formò in casa con dei precettori privati e respirò sin da bambina un clima di apertura culturale poichè imparò diverse lingue e l’amore per l’arte. Una delle sue insegnanti fu Fernanda Wittgens, artefice della rinascita dell’Accademia di Brera dopo la seconda guerra mondiale.
Giulia Maria Crespi dal “Corriere della sera” alla Fondazione “Fai”
Nel 1962, grazie a Suo padre Aldo entrò nel “Corriere della sera” come accomandataria e si dedicò alla gestione e ai bilanci. Nel 1972 licenziò il direttore Giovanni Spadolini e lo sostituì con Piero Ottone. Nel 1973 allontanò Indro Montanelli con il quale ebbe un lungo dissidio. Con la direzione di Ottone molto frequenti furono le collaborazioni con Pierpaolo Pasolini, Goffredo Parise, Antonio Cederna che la Crespi chiamò per scrivere di tematiche ambientali.
La Crespi cedette quote della proprietà del Corriere a Gianni Agnelli e Angelo Moratti, poi, nel 1974, liquidò la sua quota rimanente all’editore Andrea Rizzoli, lasciò il Corriere e si dedicò al suo grande amore per l’arte e l’ambiente.
Insieme a Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli fondò nel 1975 il Fai – Fondo Ambiente Italiano. Giulia Maria Crespi apportò per tale Fondo, un suo capitale personale di 500 milioni di lire e donò all’Associazione il Monastero romano-longobardo di Torba (VA), nel 1976.
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano è una fondazione italiana senza scopo di lucro nata con lo scopo di agire per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e naturale italiano attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei beni storici, artistici o naturalistici ricevuti per donazione, eredità o comodato. Promuove quindi l’educazione e la sensibilizzazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura dell’arte e della natura e l’intervento sul territorio in difesa del paesaggio e dei beni culturali italiani.
Il Ministro Dario Franceschini le riconosce oggi un importante ruolo nella sperimentazione dell’ alleanza pubblico-privato per la valorizzazione e la tutela del patrimonio. In seguito i Principi Doria Pamphilj donarono l’Abbazia e il borgo di San Fruttuoso, il Castello della Manta (CN), la Villa del Balbianello sul lago di Como e Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA). In collaborazione con Marella Agnelli fondò un gruppo di sostegno, I 200 del Fai
Giulia Maria Crespi, le attività del “Fai” e la “Giornata FAI di primavera”
Ogni due anni il Fai lancia il censimento Nazionale I Luoghi del cuore, una campagna per i luoghi italiani da non dimenticare. L’iniziativa viene appoggiata da un gruppo bancario.
Dal 1992 si svolge la Giornata Fai di primavera con lo scopo di rendere accessibili al pubblico luoghi di interesse culturale e naturalistico, normalmente chiusi al pubblico.
Dal 2010 la Fondazione lancia l’iniziativa Puntiamo i riflettori, attraverso la quale le Delegazioni Fai segnalano i beni del territorio abbandonati o in stato di degrado e lanciano una raccolta fondi a livello locale.
Altra interessante iniziativa è Ricordati di salvare l’Italia durante la quale si svolge la Faimarathon, una maratona destinata a una raccolta fondi che comprende un percorso attraverso i più bei luoghi d’Italia.
Oggi il Fondo per l’ambiente italiano conta oltre 210 mila iscritti, più di 500 aziende sostenitrici, 7.800 volontari. In quest’ultima edizione a causa del Covid19 le giornate sono diventate “Giornate all’aperto”.
Un’imprenditrice che ha dato il suo personale contributo al nostro paese per salvare la bellezza, mossa dalla forza del sogno come lei stessa affermava:
“Sogni? Sì sogni! A furia di sognare, si riesce a portare nel concreto ciò che si sogna”.
Roberto Bolle ha così ricordata Giulia Maria Crespi sul suo profilo Instagram:
“Grazie Giulia Maria Crespi per aver portato avanti con coraggio, lungimiranza e tenacia mille battaglie a favore della salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale nel nostro Paese. Una donna illuminata a cui tutti dobbiamo essere infinitamente grati”
Caro Icrewer se ti ha affascinato la storia di questa donna, pioniera delle imprenditrici, partecipa alle prossime campagne Fai, affinchè la bellezza sia accessibile a tutti.