Strategia sperimentale quella di Pompei che con l’ attuazione dell’ obbligo del green pass per i luoghi di cultura dal 6 agosto, emanato dall’ art. 3 del decreto legge n.105, si è organizzata per disporre gratuitamente i tamponi all’ ingresso del sito per tutti coloro che non dispongono di certificazione verde al momento della visita.
Funziona? I numeri parlano e dicono di sì: 6.890 ingressi 319 test gratis solo in un giorno.
Green pass in loco a Pompei
Strategia sperimentale lavorativa? Pompei è il primo sito che attua questa innovativa. Tutte le realtà museali che si sono trovate ad affrontare in maniera molto semplice questa nuova disposizione accettano il green pass dei fruitori che deve essere già presentato all’ ingresso.
Gli scavi di Pompei hanno invece voluto superarsi per permettere ai visitatori sprovvisti di green pass di visitare il sito in sicurezza senza rimandare, facendosi un tampone gratuito in loco all’ ingresso del sito per testimoniare la negatività.
La postazione (per effettuare i test rapidi- tamponi antigenici) è stata collocata in Piazza Anfiteatro resa possibile grazie alla collaborazione dell’ Asl Napoli 3 Sud e della Regione Campania.
“In una situazione di emergenza globale come quella che stiamo vivendo, compito di chi gestisce un luogo della cultura deve essere di conciliare al meglio le esigenze di salute e sicurezza pubblica con la nostra missione di essere un luogo inclusivo, accessibile e aperto a tutti.
In quest’ottica, abbiamo chiesto alla Regione Campania la possibilità di attivare un presidio per test rapidi gratuiti per i nostri visitatori. Si tratta per ora di una sperimentazione che monitoreremo con attenzione, ma tempi di crisi a volte richiedono risposte veloci e insolite. Ringrazio la Regione Campania e l’ASL Napoli 3 di aver prontamente accolto la nostra richiesta e i visitatori per la loro comprensione e collaborazione.” –Direttore Generale del sito, Gabriel Zuchtriegel.
Perché visitare gli scavi di Pompei
Oltre la notizia dei tamponi gratuiti che attireranno varia gente dai fruitori davvero interessati ai semplici visitatori che ne approfittano “perché tanto è gratuito”, al fine di ottenere il green pass, argomento che sicuramente farà discutere, gli scavi di Pompei vanno oltre le semplici considerazioni dell’ operato umano.
Gli scavi di Pompei hanno portato alla luce un sito archeologico che è secondo nella lista dei siti più visitati in Italia ed è stato riconosciuto Patrimonio dell’ Umanità dell’ UNESCO. La Pompei antica rinvenuta rappresenta la testimonianza storica di una cittadina pietrificata, emersa durante gli scavi iniziati nel 1748, a causa di una terribile eruzione del vulcano Vesuvio, che ricoprì la città e la gente con una coltre di ceneri e lapilli alta 6 metri.
Vari scavi riportarono alla luce non solo la struttura architettonica dell’ epoca ma anche corpi come statue, di persone che hanno vissuto con la propria pelle quella calamità ambientale consapevoli di non poter scappare, statue umane con gesti di disperazione, statue umane che si stringono tra loro. Queste statue sono fragili così come lo è la città rinvenuta, soggetta a continuo restauro.
Ma due sono le domande che assalgono la mente… è giusto o meno “visitare” queste statue umane nonché persone lì davanti a noi pietrificate che hanno perso la vita, ed inoltre è giusta o sbagliata la scelta dei tamponi gratuiti?
In ogni caso per chi fosse interessato potrà trovare notizie sulla pagina ufficiale del sito https://www.scavi-pompei.it/ e se non avete fatto il tampone no problem, ci pensa Pompei a risolvere la situazione per facilitare l’ accesso al sito nonché il lavoro culturale che ha subito una profonda crisi come altri settori lavorativi a causa della pandemia ancora vigente.