Mancano pochi giorni ad Halloween e cresce la voglia di horror, mistero e paura. Purtroppo, a causa delle nuove disposizioni entrate in vigore, scarseggiano le occasioni per festeggiare al meglio questo tanto atteso avvenimento.
Non scoraggiamoci perchè ci sono diverse alternative per godersi un pò di horror comodamente a casa propria. Una di queste è la sfida social dal titolo CreepiestObject.
Per Halloween entra nel mondo inquietante di CreepiestObjects, la sfida social lanciata dallo Yorkshire Museum a tutti i musei durante la quarantena
L’idea è nata nel mese di maggio, durante la quarantena, periodo in cui i musei non potevano aprire al pubblico. Lo Yorkshire Museum ha così pensato di creare una challenge su Twitter agli oggetti più inquietanti, invitando tutti i musei a parteciparvi ed Halloween è arrivato in anticipo.
La sfida è stata raccolta ed il mondo della cultura ha aperto le proprie collezioni al digitale, mostrando oggetti eterogenei e creando una occasione di divertimento ed apprendimento globale.
Vediamo subito quali sono i CreepiestObjects (oggetti più inquietanti) condivisi in questa challenge:
- Partiamo dal primo, quello dello Yorkshire Museum, che ha aperto la sfida con una capigliatura femminile proveniente da una sepoltura Romana, completamente staccata dal cranio.
- Il Chelmsford Museum mostra una delle bambole del XIX secolo chiamata Mad Alice, nome dovuto al fatto che i loro visi fatti di cera si sono screpolati nel tempo, creando uno sguardo impazzito.
- Una sirena di Feejee tassidermica dei Musei Nazionali della Scozia.
- Una maschera della peste del XVII o XVIII secolo, provvista di becco ed utilizzata dagli untori, proveniente dal Deutches Histirische Museum.
- Il Museum of London partecipa con una delle sue 60 bambole Georgiane le cui acconciature sono fatte di veri capelli umani.
- Un pesce palla zombie del Bexhill Museum.
- L’ Egham Museum ha condiviso dei pezzi di bambole rotte che comprendono parti di viso, occhi e capelli.
- Una maschera di ferro con un inquietante sorriso, utilizzata per la pubblica umiliazione, dal Royal Armouries Museum.
- Il Brampton Museum mostra una bambola dallo sguardo allucinato e la bocca aperta piena di denti.
- Un cuore di pecora trafitto da chiodi, utilizzato come collana allo scopo di rompere gli incantesimi malvagi, di proprietà del Pitt Rivers Museum.
- Sempre un ciondolo dal Ashmolean Museum, questa volta scolpito, mostra da un lato il viso di un uomo morto e dall’altro un teschio in decomposizione pieno di vermi.
- Dal Wisconsin Marittima Museum una fotografia degli anni Venti in cui è ritratta una clown band degna del peggior film dell’orrore.
- La Fairfax House condivide la foto di un oggetto che ha avuto in prestito, inquietante e scandaloso allo stesso tempo, una tabaccheria che pare contenesse i peli pubici delle amanti di Giorgio IV.
- La Library Company di Philadelphia una mano mummificata ricevuta per posta, un regalo inviato dal pittore americano Benjamin West nel 1767.
- La Lombard Historical Society un oggetto di epoca Vittoriana trovato dietro ad un muro durante una ristrutturazione, un viso di bambino i cui capelli sono umani.
- Dalla Clarke Charm Collection, in due occasioni diverse, un osso del dito di Homo sapiens che veniva utilizzato come amuleto portafortuna e la dentatura di un defunto, utilizzata come collana per i bambini allo scopo di prevenire i dolori della dentizione.
- Un diorama vittoriano in cui i soggetti sono fatti con chele e zampe di granchio dal York Castle Museum.
- L’ Historic Environment Scotland mostra il timpano di una balena dipinto in modo tale da assomigliare ad un viso distorto.
- Un giocattolo per bambini maledetto, scoperto tra le mura di una casa ultracentenaria del Prince Edward Island Museum. Pare che il gioco si muova da solo per il Museo.
Sono presenti altri partecipanti a questo contest, una festa di Halloween in anticipo, se vuoi scoprire di più fallo qui.