Tra qualche giorno si festeggerà Halloween, festa che in Italia è unicamente commerciale. E anche in Giappone questa particolare ricorrenza sta iniziando a diffondersi. Come per il Natale, dietro la notte delle streghe non c’è nessuna forte tradizione culturale, ma è semplicemente un’occasione per divertirsi. D’altronde il popolo nipponico ha già la sua parata dei 100 mostri.
Halloween in Giappone
La complessa relazione culturale tra Giappone e Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale ha contribuito a far sì che molti aspetti della cultura popolare americana si diffondessero nell’arcipelago. Alcune delle pratiche più caratteristiche della festività di Halloween, come i costumi, non erano del tutto sconosciute al popolo giapponese anche se la loro origine non era ben chiara. Ma è solo negli anni ’70, quando la catena di negozi di giocattoli Kiddy Land inizia a vendere articoli a tema Halloween nel suo negozio di punta a Harajuku (原宿), che il suo potenziale commerciale inizia a realizzarsi.
Nell’ottobre 1983, il negozio fa un passo avanti e promuove la prima parata di Halloween documentata in Giappone. La “Hello Halloween Pumpkin Parade” ha luogo lungo la via di Omotesando a Harajuku, e ottiene un successo tale da finire per ripetersi ogni anno fino ad oggi.
Nel 1997, nel parco di divertimenti di Disneyland è stata organizzata una parata dei personaggi Disney. E da questo momento nasce l’interesse per il popolo nipponico per la macabra festa.
I giapponesi hanno la loro festa dedicata ai morti, che avviene in Agosto ed è la ricorrenza dell’Obon. Questa festività si divide in due ricorrenze: a metà luglio si celebra il ritorno dei morti nelle proprie case e il 15 agosto il loro ritorno negli inferi.
Cosa si fa durante la settimana di Halloween? La tradizione del mascherarsi per esorcizzare o spaventare gli spiriti cattivi, in Giappone, si è fusa con la passione per il Cosplay. Nei giorni precedenti il 31 ottobre, infatti, per il centro di Tokyo (ma anche di altre città, come Osaka) vengono organizzate diverse parate e sfilate. Non troverete, però, bambini e ragazzi girare e bussare per le case urlando “dolcetto o scherzetto!”
Un’altra usanza giapponese che viene messa in pratica questo giorno è legata alla tradizione degli Hyakumonogatari kaidankai. Questa usanza prevede che ci si raccontino, seduti in cerchio, delle storie terrificanti accendendo 100 candele e spegnendone una ogni volta che si finisce di raccontare una storia.
Alla fine si resta al buio e secondo una leggenda risalente al periodo Edo (1603-1868), quando tutte le storie saranno state raccontate e tutte le candele saranno state spente, apparirà uno spirito, lo Aoandon, dalle sembianze femminili, con lunghi capelli neri, due corna ai lati della testa e denti aguzzi.
Le sfilate a Tokyo
- la Hello Halloween Pumpkin Parade (sito ufficiale) ad Harajuku, lungo la strada di Omotesando. Si tratta della più antica sfilata di Halloween organizzata in Giappone (dal 1982);
- la Roppongi Hills Halloween Parade, a Roppongi, maggiori informazioni potete trovarle nella sezione eventi del sito web del complesso commmerciale Roppongi Hills che organizza l’evento;
- la Kawasaki Halloween Parade, la sfilata più grande tra quelle citate, non si svolge a Tokyo ma a Kawasaki, una grande città-dormitorio attaccata a Tokyo, raggiungibile in pochi minuti in treno. La sfilata avviene nei pressi dell’uscita est di Kawasaki station, ed è organizzata da un centro commerciale in stile “italiano” chiamato La Cittadella (sito ufficiale).
Se vi trovate durante il periodo di Halloween a Tokyo e non sapete dove acquistare un vestito per unirvi alla parata, vi consiglio di fare un salto presso Don Quijote Akihabara, dove potrete trovare di tutto, dagli accessori ai vestiti.
Forse non si rispetteranno le tradizioni inglesi e americane, ma Halloween in Giappone sarà sicuramente un’esperienza molto divertente.