Henri Cartier-Bresson nacque a Chanteloup-en-Brie, un sobborgo di Parigi, nel 1908. Negli anni giovanili si dedicò alla pittura, avvicinandosi sia al Fauvismo che al Cubismo. Qualche tempo dopo cominciò ad interessarsi alla fotografia tanto che, nel 1931, si recò in Africa dove effettuò il suo primo reportage.
Da quel momento in poi la sua carriera ebbe molta fortuna: nel 1933 espose a Città del Messico e godette di grande notorietà; nel 1935 allestì la sua prima importantissima mostra a New York dal titolo “Documentary and anthi-graphic”. Da quell’anno iniziò ad interessarsi anche alla ripresa cinematografica, tanto che partecipò alle riprese di vari film.
Nello stesso periodo realizzò una serie di fotografie che intitolò “Dimanche sur la marne” in cui si può notare il suo stile già maturo.
Ciò che caratterizzò l’arte di Bresson era il fatto che non avesse avuto alcun maestro ma che si fosse formato autonomamente per quanto concerneva la fotografia. Era a favore dei fotografi di strada ed era fortemente contrario alla corrente del Pittorialismo.
Nel 1937 egli ebbe un incontro che lo influenzò fortemente: conobbe Robert Capa e David Seymour, altri due fotografi con i quali iniziò una lunga amicizia e un sodalizio che durò anni.
Fu imprigionato in Germania nel 1943 e, una volta liberato, entrò nella resistenza francese, continuando a fotografare clandestinamente fino al 1945, anno in cui realizzò il suo grande reportage fotocinematografico sul rientro a casa dei profughi.
L’anno successivo espose le sue foto al Moma di New York e riscosse un grandissimo successo.
Nel 1947 fondò un’agenzia foto giornalistica insieme a Capa e a Seymour, era nata la Magnum Photos. Tra il 1948 e il 1950 Bresson lavorò in India, Pakistan e Cina realizzando dei reportages che poi raccolse, nel 1952, in un volume intitolato “Images à la Sauvette”.
Dal 1968 cominciò ad allontanarsi un poco dalla fotografia per dedicarsi di più alla pittura, la sua prima passione.
Nel 2000 creò la Fondazione Henri Cartier-Bresson nella quale raccolse le sue opere e permise ad altri artisti di esporre le loro.
Morì a Céreste nel 2004, dopo aver avuto una lunga e intensa vita.
Bresson e la Magnum Photos
La Magnum Photos era un’agenzia fotografica che fu fondata nel 1947 e che riunì circa sessanta fotografi che avevano l’obiettivo di tutelare il diritto d’autore in ambito fotografico.
A quel tempo, infatti, la fotografia, che era nata nel 1839, era considerata un’arte minore, un qualcosa che servisse a riprodurre il mondo in maniera fedele ma con uno sforzo quasi nullo, in quanto bastava semplicemente schiacciare un bottone per poter fotografare.
L’opinione comune, dunque, era quella che il fotografo fosse più un tecnico che un’artista e non veniva considerato in altro modo.
L’obiettivo della Magnum Photos era quindi quello di dare un riconoscimento artistico ed intellettuale a tutti i fotografi che ne facevano parte, perché loro erano sicuramente più vicini alla figura dell’artista che a quella del tecnico.
Secondo questo principio, quindi, le immagini scattate dai fotografi restavano di loro proprietà in quanto creazioni artistiche e uniche e non appartenevano ai giornali sui quali venivano pubblicate, contrariamente a quanto si pensava fino a quel momento. Infatti gli artisti erano i proprietari dei negativi delle loro foto e potevano decidere a chi venderli con una libertà d’espressione che non si era mai avuta.
Il nome Magnum derivava da quello di una bottiglia di vino francese che i fotografi erano soliti bere durante le loro riunioni ma, allo stesso tempo, sottolineava il senso di forza e di grandezza di cui era intrisa la loro associazione. Inizialmente la Magnum Photos ebbe due sedi, una a New York e l’altra a Parigi, alle quali, ben presto si unirono le sedi di Tokyo e di Londra.
Essendo i maggiori esponenti dei fotogiornalisti di un certo spessore essi documentavano avvenimenti come guerre, eventi sociali e il piccolo mondo di alcune minoranze.
Purtroppo, con l’avvento della televisione, il fotogiornalismo perse il suo valore di mass medium in quanto fu sostituito da un mezzo espressivo più veloce e più alla portata di tutti.
Comunque l’agenzia Magnum Photos resta importantissima nella storia perché è grazie ad essa se il fotogiornalismo ha cambiato il suo ruolo nella società, divenendo determinante per l’identità artistica dei fotografi e risultando anche un’importante fonte di informazione per tutta la popolazione.
Di seguito è riportato il link del sito della Fondazione interamente dedicata ad Henri Cartier-Bresson: https://www.henricartierbresson.org/hcb/expographie/ .