Hypnos, alter ego dello psicologo artista Gilberto Di Benedetto che si definisce l’ultimo dei surrealisti e oltre che per la sua arte, fa parlare di sé per alcune peculiarità d’intuito originalissime.
L’opera tra le più interessanti e famose ha come titolo Michael’s Gate che per due aspetti, ognuno nel suo genere, rappresenta per l’opera e l’artista un primato su scala mondiale.
E’ un quadro che primo al mondo presenta la firma biologica, una novità ad intuizione esclusiva dell’autore Hypnos che così facendo ha voluto caratterizzare ancora più marcatamente l’opera con un’impronta esclusiva non replicabile, un marchio di fabbrica che ha la stessa valenza delle impronte digitali.
Sul retro della tela è presente un piccolo tassello sul quale è imprigionato il DNA dell’autore Hypnos.
Tale caratteristica rappresenta di nuovo una duplice valenza, quella di mettere un ideale lucchetto ai tentativi fraudolenti di replicare l’opera e farla diventare ancora più unica nel panorama mondiale, perché è l’unica con tele caratteristica.
Un vanto e un’orgoglio che Hypnos giustamente non cela di rivendicare come sua intuizione.
La peculiarità che Hypnos ha impresso a tale opera è ben altra e di caratura decisamente più misteriosa
L’opera è custodita nel Michael’s Gate Museum a Roma, in Via Sallustiana 27/A.
Michael’s Gate ha saputo conquistarsi, non sappiamo se effettivamente sul campo o sostenuta da un efficace intervento mediatico ad hoc, il misterioso appellativo di opera ipnotica.
E’ una tela quella di Hypnos in grado di ipnotizzare lo spettatore ma non in senso lato, è riportato che Michael’s Gate faccia scendere misteriosamente in trance il visitatore occasionale, riteniamo di dover aggiungere che forse tale effetto scaturisce su personalità particolarmente suggestionabile dato che una prova di persona non l’abbiamo fatta.
Invitiamo senz’altro i nostri lettori che si siano trovati a tu per tu con il quadro di Hypnos di riferire e con dovizia di particolari se in effetti al cospetto di Michael’s Gate si cade misteriosamente in uno stato di ipnosi.
Cos’è però questo stato che nell’opera di Hypnos, trova applicazione nell’arte?
L’ipnosi, così come riferito dai testi sacri in materia è un fenomeno decisamente naturale che ha visto gi albori della sua applicazione già dalla nascita dell’uomo.
E’ conosciuta fin dai tempi antichi e fonda parte delle sue radici nella mitologia ellenica con Esculapio, che vi ricorreva per la cura di molti pazienti dai più disparati malanni.
Il modus operandi era quasi per tutti affine; il paziente di turno veniva segregato in una stanza per giorni e giorni e il potere curativo veniva affidato al sonno e con esso ai sogni nei quali il dio Esculapio compariva a suggerire il rimedio applicabile al male della circostanza.
Ugualmente si racconta che gli sciamani delle più disparate latitudini e dimensioni storiche ne hanno proseguito l’uso terapeutico, tanto che tale pratica è giunta fino ai tempi moderni.
L’aspetto fondamentale tra le due discipline consiste quindi essenzialmente nel fatto che sia l’’ipnosi che l’arte muovono la loro struttura nel momento inconscio della mente con l’ipnologo che ne persegue i fini terapeutici con l’intento di destrutturate il sintomo che soffoca la persona mentre l’artista si lascia estraniare nel profondo per cercare di dar forma e colore al suo vissuto, soprattutto quello intimamente celato che neanche forse la mente riesce a riattivare da sola.
Un viaggio senz’altro singolare alla ricerca di una visione diversa dell’arte e dei misteri ad essa legati che tanto affascinano e tanto intrigano.
Molto interessante, da approfondire.
Una interessante riscoperta della cura del corpo durante il sonno attraverso la manipolazione dello sciamano/artista e le sue figure antroposofiche. Eccellente risultato.
Fantastico🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏
Grazie grazie grazie ❤️
Tutto vero
Ho avuto modo di ammirare piu volte questa immagine e ogni volta mi accadono degli eventi positivi. C’e qualcosa di misterioso il rosso sangue che richiama il pulsare del cuore della vita e dell’amore. E il rosso delle fiamme che possono riscaldare o bruciare.
Sono convinto,avendo avuto una significativa esperienza nella composizione musicale ,oltre ad essere un chitarrista,molto attratto dallo stile di D Gilmour e dalle opere rock dei Pink Floyd che, il momento inconscio della mente libera’ energie e orizzonti spazio-temporali veramente suggestionabili che ti portano inevitabilmente in profondi parametri di creativita’ . Ipnos,conduce in un viaggio dove la mente e’ libera di comporre ed emanare sensazioni ed emozioni che ti riportano ad una velata verita,di quello che sei o potresti essere realmente.Ipnos nella sua narrazione onirica ,denuda l intimo e recondito desiderio di liberta’ e di un ragionato quanto empirico pensiero di autenticita’ attraverso il “Kaos”.
Un quadro veramente magico e unico, da cui trasudano vibrazioni misteriose e anriche, assolutamente ipnotizzante, da provare per credere. Luigi
Personalmente, ho avuto l’opportunità di vedere il quadro . Al primo impatto , per la mia esperienza personale posso dire che ho percepito una sensazione di leggerezza e trasporto, come se si andasse verso una dimensione infinita , impalpabile. Il quadro guardandolo , ti lascia una sensazione di benessere interiore Che si percepisce immediatamente subito dopo che si comincia ad osservarlo nei particolari. Insomma sembra essere un elisir che entra nel proprio animo , e la cosa di cui resti attonito e non puoi fare a meno di sentire , è che senti che tutto ciò che ti circonda non ti appartiene più : una vera e propria liberazione interiore .
L’osservazione profonda intriga l’interiorita’…
Ho avuto il piacere di vedere l’opera originale e, anche grazie, alla presenza dell’artista, ho potuto vedere oltre e più in profondità l’opera percependo una certa carica immaginifica formendo, nel caso personale, un profondo stato di relax
Semplicemente stupendo