Vittorio Sgarbi, irriverente e anticonformista, è indubbiamente il critico d’arte più famoso d’Italia.
Eccoci quindi a parlare con piacere della seconda edizione della sua sua mostra collettiva intitolata, appunto, “I Mille di Sgarbi”, lo stato dell’arte contemporanea in Italia.
Il nome evoca l’unità del nostro paese in cui arte e cultura sono elementi fondanti. In questo evento incontreremo un esercito di pace, passione ed intraprendenza, armato di pennelli, matite e scalpelli, pronto ad invadere i nostri sensi con le proprie opere.
Mentre la prima edizione si è svolta lo scorso anno a Cervia, nella spettacolare cornice dei Magazzini del Sale, la seconda edizione di questo straordinario evento si svolge alla Ciasa de Ra Regoles a Cortina d’Ampezzo, dal 7 Febbraio al 13 Aprile 2020.
Nella cornice candida delle Alpi, la Ciasa de Ra Regoles, risalente al XIX secolo e sede del Museo di Arte Moderna Mario Rimoldi, ci accoglie con la sua architettura tipicamente austriaca. Costruita nel 1825 e completata nel 1827 la Ciasa ha subito importanti restauri, l’ultimo dei quali avvenuto nella primavera del 2019. Sarà quindi una ottima occasione per apprezzare gli splendidi affreschi riportati al loro originale splendore.
L’inaugurazione e la conferenza: artisti per un giorno
Vittorio Sgarbi inaugurerà la mostra da lui curata venerdì 7 febbraio 2020 con una conferenza sull’arte, attorniato dagli artisti e dal pubblico, all’interno del percorso espositivo.
I Mille di Sgarbi è una istantanea sullo stato dell’arte contemporanea in Italia, in mostra diverse discipline: pittura, scultura, fotografia, arte digitale e ceramica. Nel visitare questa mostra potremo sicuramente apprezzare l’emozione di assistere inconsapevolmente alla nascita di futuri grandi talenti.
“In mezzo ad artisti la cui cifra stilistica è conosciuta, ce ne sono molti da gustare con interesse, probabilmente con percorsi artistici ancora poco consolidati, ma che hanno una loro originalità e qualcosa da dire oltre la rituale banalità cui ci ha abituati l’arte contemporanea. La rassegna è una vetrina per dire: ecco, questi artisti sono da seguire, vediamo come evolverà la loro produzione”
Con queste parole Vittorio Sgarbi ci invita ad allargare i nostri orizzonti, invitandoci a guardare con interesse una nuova generazione di artisti. L’edizione, come la precedente, è corredata da un catalogo a colori con la prefazione del critico ed edita da Maggioli Musei.
Meravigliosa iniziativa! Sono un’artista e mi piacerebbe avere ulteriori info per partecipare alle selezioni organizzate da Vittorio Sgarbi.
Un grazie in anticipo per l’attenzione.
Annalisa Giorgia Canella
Le opere di Giancarlo Amabile sono essenza e materia, partono dal concreto, ma diventano – divengono – Energia.
Nei suoi quadri ogni elemento è espressione di una natura esuberante selvatica, sempre sospesa tra il limite fisico e l’ispirazione metafisica.
La potente e ossessiva struttura – tema con variazioni, nella miglior tradizione delle “Goldberg” di Bach e delle “Diabelli” di Beethoven – ci colpisce in maniera decisa e forte giacché contiene profondi livelli di letteratura.
Le forme interagiscono, a volte nettamente rinchiuse in solide linee di contorno come nel “cloisonnè” gotico; a volte si liberano in ghirlande fiammanti, fluide, irrequiete, vibranti. Percepiamo anche, parafrasando Magritte, che i violini, i fiori e i colori non sono soltanto violini, fiori e colori: le forme allungate sinuose, la scelta saggia originale dei colori, la pennellata severa, nervosa e densa dipingono e inneggiano un mondo che dona e porge un’energia gioiosa, vitale, intensa, immensa.
Il violino, in particolare, simbolo della misura e dell’ordine.
Le sue sette corde, come sette sono i giorni della settimana, come sette sono i chakra, rimandano ai pilastri del tempio della saggezza, mentre la tensione che richiedono all’uomo è trascesi, poiché lo eleva alla comprensione e alla concentrazione di un’energia materiale e spirituale che conduce ad essere in risonanza con l’Esistenza, la quale in ogni sacra pausa, tra una nota e la successiva, rivela i suoi santi misteri.
Il violino, con il suo timbro marcato, imitatore della voce femminile si riscontra anche nella cassa di risonanza a mandorla, simbolo del ventre materno ricorda ad ogni essere umano che in noi c’è una parte maschile ed una femminile, che desiderano congiungersi per essere in Armonia con l’Esistenza.
Energia espressa e sublimata che trasforma la grafite in diamante, il seme in fragranza offerta in dono al vento del Nord.
Quel vento che non si sa da dove arriva e né dove vada e che porta canti di Angelo in dono e conduce alle segrete stanze del Palazzo della Saggezza e della Preghiera, dove per incanto la Verità si rivela.
Nei quadri di Amabile questa Energia è la sintassi dell’Essere, il linguaggio dell’Amore, un’energia immensa che offre all’osservatore la possibilità di compiere un salto quantico verso il Sat chitananda, stato di beatitudine che si realizza quando fiorisce la comprensione che c’è in noi una particella di Dio che non morirà perché è Eterna.
Riverbero intimo e interiore che diviene Beatitudine, figlia non dell’inerzia, ma del confronto e del lavoro su se stessi; e che conduce all’Armonia che, in musica, nasce dall’equilibrio tra elementi dispari e spesso collidenti.
Citando l’artista: “l’Amore è la Corrente e il Vento dell’Universo, è l’energia che forma ed impermea il Creato e ne costituisce la giustificazione ed il fine, è quell’energia da cui sono mossi gli esseri viventi e verso cui tendono”. Giancarlo Amabile ci regala un’iconografia rigorosa e logica che porta in sé e fa germogliare il magico divenire della natura e il necessario “granello di follia” di Erasmo da Rotterdam.
La gioia degli occhi è ponte verso lo spirito; la sobrietà supporto della ricchezza.
Quadri che diventano simboli; immagini che divengono metafore; in altre parole dell’autore: “La fioritura e la musica simboleggiano il percorso iniziatico che ogni uomo ed ogni donna devono compiere per la loro completezza e compiutezza“.
Giancarlo Amabile si impone all’attenzione dell’impenetrabile establishment del mondo dell’arte contemporanea italiana con opere magnetiche che attirano, suonano, regalano, elevano, riempiono e donano emozioni e sentimenti come solo i grandi maestri hanno saputo e sanno fare.
Il mondo creativo del nostro artista non si ferma nella pittura.
Profondo conoscitore delle letterature, delle filosofie, delle religioni e delle discipline esoteriche – da Pitagora a Lao Tse, dalla Bibbia a Saint Exupery, da Gibran a Osho, da Richard Bach a Paolo Coelho, da Sant’ Agostino ad Eraclito – la sua penna plurima ha fatto nascere un racconto: “L’Energia dell’Amore”, dove una soave “prosa liquida” si trasforma in una fiaba iniziatica che, come nei suoi quadri, parte dall’aneddoto per poi oltrepassarlo.
Libro piccolo di dimensioni, ma densissimo di contenuti, testo ricco di rimandi e rebus, carico di spinte e di spunti spirituali.
Giancarlo Amabile, artista pittore e scrittore, è l’aedo della Forza dell’Amore, del Donarsi per Essere, della Disciplina Apollinea che porta verso l’Estasi Dionisiaca nella ricerca del Segreto dell’Esistenza.
Amabile di cognome, e non solo, questo straordinario creatore meriterebbe come motto i versi di Frey Louis de Leon: “Amore di un volo mi hai innalzato dove nemmeno ci arrivo al pensiero“.
Prof. Dott. Antonio Mendoza
Grazie @Giancarlo Amabile. Se vuoi segnalarci qualche tuo evento, manda una mail ad Arte@icrewplay.com