Il MANN ad AlUla: l’8 novembre 2024, al Maraya di AlUla e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è stata avviata una collaborazione culturale con la mostra Masterpieces of the National Archaeological Museum of Naples, la quale promuove l’eredità storica di entrambe le regioni, nazioni e culture.
L’edificio a specchi più grande del mondo ha aperto una mostra che espone in Arabia Saudita quindici reperti del MANN, nell’ambito del più ampio accordo intergovernativo siglato tra Italia e Arabia Saudita lo scorso anno. L’evento, che è in programma sino al prossimo 13 dicembre, non soltanto presenta opere di eccezionale valore, ma costituisce il primo atto della partnership strategica tra la Royal Commission for AlUla (RCU) e il MANN.
All’iniziativa inaugurale è intervenuto il Direttore generale Musei Italiani, Massimo Osanna, che ha ribadito: “Oggi inauguriamo una mostra che rappresenta una buona prassi nell’ambito della collaborazione internazionale in ambito culturale. Un’esposizione interessante ed evocativa, che racconta le relazioni tra Oriente e Occidente in una prospettiva di dialogo: una storia antica, certo, ma al tempo stesso rivelatrice di dinamiche e interazioni tra uomini ancora del tutto attuali e vive, anche nella complessa realtà del mondo in cui viviamo noi tutti, oggi”.
Il mondo della cultura si arricchisce con una nuova collaborazione con il MANN ad AIUla
Il mondo della cultura si espande arricchendosi di una collaborazione non solo molto significativa tra AlUla (in Arabia Saudita) e il Museo Archeologico Nazionale (a Napoli, Italia), ma segna anche l’inizio di una partnership strategica volta a valorizzare l’eredità culturale di entrambe le regioni, nazioni e culture.
Questa alleanza firmata dalla Royal Commission for AlUla, pone per la prima volta i capolavori antichi del MANN esposti nel cuore dell’Arabia Saudita, creando un ponte tra due culture lontane ma profondamente connesse. L’Italia che, con il Vaticano, simboleggia la culla del Cattolicesimo e l’Arabia Saudita che, con la Mecca e Medina, testimonia la culla dell’Islam.
Come citato poc’anzi, Il fulcro di questa collaborazione è la mostra Masterpieces of the National Archaeological Museum of Naples, la quale presenterà una selezione di manufatti storici di eccezionale valore. Questi reperti rappresentano millenni di storia e oggi sono ammirabili ad AlUla, una delle aree archeologiche più rappresentative dell’Arabia Saudita, nota per le sue antiche civiltà e la sua straordinaria bellezza naturale.
L’apertura di questa mostra si inserisce all’interno di un calendario di eventi culturali i quali includeranno il simposio archeologico e il festival dei regni antichi. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità unica per gli abitanti di AlUla e i visitatori che hanno l’opportunità di approcciare l’arte e la storia dell’Italia, in particolare di Napoli.
Il vicepresidente della Cultura della Royal Commission for AlUla, Abdulrahman AlSuhaibani, ha chiaramente espresso, entusiasta, di poter ospitare questa straordinaria mostra sottolineando l’importanza di collaborare con centri culturali globali per rafforzare il dialogo e la scoperta reciproca.
All’interno della mostra
L’allestimento vuole evocare, attraverso una selezione di reperti eccezionali, l’incontro con l’Oriente di leaders carismatici dell’Occidente greco-romano, da Alessandro Magno a Marco Aurelio. Tra i reperti più importanti in mostra il ritratto di Alessandro con ureo faraonico, della collezione Borgia (IV secolo a.C.), il mosaico a tema nilotico dalla Casa del Fauno a Pompei, posto sulla soglia dell’esedra che ospitava il famoso mosaico di Alessandro (fine II secolo a.C.).
La statuetta in bronzo da Ercolano, raffigurante Alessandro Magno a cavallo (I secolo a.C.), una statuetta di elefante da guerra in terracotta da Pompei (I secolo d.C.), una testa colossale di Giulio Cesare della collezione Farnese e proveniente dal foro di Traiano a Roma, una statua in marmo dell’imperatore Traiano in abbigliamento militare, da Minturno (II secolo d.C.), i busti in marmo degli imperatori Adriano e Marco Aurelio (II secolo d.C.).
Tutela e valorizzazione del patrimonio
La funzione della valorizzazione del patrimonio culturale è fondamentale, si tratta di assicurare la conservazione tanto quanto promuovere le potenzialità e la fruibilità. Le attività di valorizzazione del patrimonio culturale possono essere molto diverse tra loro ma tutte devono rispondere ai cardini dell’ordinamento in materia di tutela del patrimonio.
La creazione di alleanze culturali come quella tra AlUla e il MANN è fondamentale per, appunto, la salvaguardia e la valorizzazione delle ricchezze culturali a livello globale. I progetti futuri, che includeranno esposizioni, ricerche e pubblicazioni, mirano a mettere in luce non solo la bellezza e l’importanza del patrimonio, in questo caso di AlUla e MANN, ma anche a rafforzare l’immagine del territorio come centro culturale di livello internazionale.
Le finalità della valorizzazione sono il promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, assicurare le condizioni di utilizzazione e di poterseli godere e il sostenere gli interventi di conservazione dello stesso patrimonio. La condivisione e il rispetto sono nettamente fondamentali.
Questa collaborazione rappresenta una svolta nella gestione delle culture e delle storie umane, permettendo una compartecipazione reciproca delle rispettive tradizioni e una crescita collettiva nel rispetto della diversità culturale. Con eventi e progetti di così grande respiro, AlUla si conferma come un punto di riferimento per il dialogo artistico e culturale tra le due nazioni.