Il mistero continua ad avvolgere l’asta che ha visto protagonista L’uomo dei Dolori di Botticelli.
Già prima della data della messa all’incanto si era ampiamente parlato del segreto svelato proprio a ridosso dell’asta e che aveva attratto ancor di più l’attenzione sull’evento, come ben sai avendone io parlato nel precedente articolo.
Ed in effetti, definendola fin da allora un’asta del mistero nella rubrica settimanale del lunedì con protagonista il mistero, dedicata quindi proprio a questo argomento, avevamo ampiamente previsto ciò che in effetti è accaduto.
A dire il vero, il nostro entusiasmo che certamente ti abbiamo trasmesso, era legato al fatto che, casualmente a ridosso dell’asta si era scoperto un dipinto sotto il dipinto.
Ma evidentemente il nostro fiuto, ormai da segugi del mistero, ci ha in qualche modo indicato una pista e lungi da me non intraprenderla portandoti come me.
Orbene, dobbiamo fare qualche passo indietro, di appena un anno ma solo per verificare la cifra a cui arrivò un’altro Botticelli che sempre nel mese di gennaio fece roteare le orbite oculari da Sotheby’s per la cifra record che riuscì a far sborsare al solito misterioso compratore.
Allora si trattò del Ritratto di giovane con tondo di santo che raggiunse la cifra record di 92 milioni di dollari.
Questa volta temo che da Sotheby’s c’avessero fatto fin troppo la bocca tanto era l’aspettativa intorno all’Uomo dei dolori.
Il mistero dell’asta con l’uomo dei dolori
Cosa sia andato storto sulle prime sembrava non essere riscontrabile in nessuna situazione contingente ma noi di iCrewPlay con il mistero ormai c’andiamo a braccetto e non ci siamo fermati alle evidenze.
Rimaneggiando il catalogo dell’evento qualcosa ad un certo punto ha richiamato la nostra attenzione e forse anche la tua se, come spero, ci segui da tempo e che ha contribuito a ipotizzare il mistero.
Tutto si è giocato sul filo dei minuti, pochissimi, durante i quali, chi c’era afferma che c’è stata vera battaglia di rilanci.
Alla fine erano rimasti due compratori se lo sono conteso per aggiudicarselo con rilanci intermittenti.
Sette lunghi minuti di battaglia a colpi di telefono e moneta sonante.
L’Uomo dei dolori però ha fatto già fatica a raggiungere la base di pre-vendita di 40 milioni di dollari.
Il suo lotto infatti è stato battuto a 39,3 milioni di dollari ai quali vanno sommando le tasse per un totale di 45,4 milioni di dollari.
Cifra certamente da capogiro ma ben lontana dalle aspettative e dai volumi che produce un Botticelli all’incanto.
Faceva parte del lotto ma questo è solo un semplice invito alla riflessione e all’ approfondimento, una figura egizia in pietra calcarea di un uomo della fine della V dinastia, databile tra il 2350 e il 2290 a.C. circa.
Noi siamo certo noi quelli che fanno del mistero spicciolo ma va certamente messa in risalto la presenza di un’opera egizia, probabilmente funeraria, oscurata dalla fama dell’uomo dei dolori e con essa del Botticelli.
Che sia stata la rivolta degli spiriti poco esaltati sul palcoscenico mondiale dell’attesa per l’asta?
La nostra conclusione non può che essere interrogativa e presagiamo fin d’ora che forse forse da Sotheby’s si guarderanno in un prossimo futuro di tornare con leggerezza ad un simile accostamento.
Noi come sai rimaniamo sempre vigili al fine di scovare ogni minimo movimento che possa in qualche modo celare situazioni misteriose o poco chiare, quindi continua a seguirci sulle pagine della rubrica con protagonista il mistero!