Domenica 16 Maggio 2021, in occasione del settimo centenario della scomparsa del sommo poeta, è stato riaperto al pubblico il Museo Dante di Ravenna dedicato, per l’appunto, a Dante Alighieri.
Il Museo nacque nel 1921 grazie al progetto dell’architetto Ambrogio Annoni, che allora era Sovrintendente di Ravenna, e di Corrado Ricci, studioso di Dante e fondatore della Sovrintendenza ravennate. Lo scopo principale era quello di conservare i cimeli danteschi che erano di proprietà del Comune, tra i quali vi erano targhe e vari oggetti confluiti a Ravenna tra il 1908 e il 1921, in occasione di alcune celebrazioni.
Non è mai stato un museo particolarmente attivo, tanto è vero che tutte le sue attività sono state interrotte per dare spazio al grande riallestimento che ha avuto luce il 16 Maggio scorso.
Il Museo Dante oggi
Il Museo Dante si trova in via Alighieri 2 A, a pochi passi dalla tomba del poeta. È composto da 375 metri quadri di superficie e contiene attualmente 400 immagini e 250 testi. L’obiettivo di questo nuovo allestimento è stato quello di consolidare la figura di Dante attraverso un allestimento contemporaneo, ricorrendo a nuovi linguaggi per far conoscere a tutti le grandi opere del sommo poeta.
Si è cercato di far entrare il visitatore a contatto con l’autore attraverso un’esperienza sensoriale che consiste nel poter ammirare oggetti antichi. Il Museo, inoltre, è stato diviso in nove sale, ognuna con un proprio tema:
- La sala del tempo: il fruitore, grazie ad un percorso strutturato lungo una linea del tempo, viene accompagnato nella vita e nell’opera di Dante attraverso i suoi scritti e le vicende storiche di cui egli ha fatto parte.
- La sala del volto: qui vi sono vari ritratti fatti all’artista, anche postumi, che sono molto fedeli alla realtà in quanto il volto di Dante era ben conosciuto grazie ad una descrizione che ne aveva fatto il poeta Boccaccio nella sua opera il Trattatello in laude di Dante.
- La sala Montevideo: questa sala è così chiamata perché fu restaurata (con l’aggiunta di nuove decorazioni pittoriche) nel 1989 grazie al denaro gentilmente devoluto al Museo dagli emigranti italiani di Montevideo (città capitale dell’Uruguay) e dalla Società Dante Alighieri, nata in questo luogo. La donazione fu fatta in occasione del sesto centenario della morte del poeta e fu accompagnata da festose ghirlande attaccate alle pareti in segno di festeggiamento.
- Le due sale del culto: sono così chiamate perché atte a celebrare il culto Dantesco. Vi sono vari cimeli di proprietà del Comune di Ravenna, tra cui i più famosi sono la cassetta in legno d’abete che contenne le spoglie di Dante dal 1677 al 1865, e l’arca di legno costruita per l’esposizione delle spoglie del poeta durante la manifestazione per i seicento anni dalla sua nascita, svoltasi nel 1865.
- La sala della fama: questa è una sala multimediale nella quale vengono esplorati il successo e la fortuna che Dante e le sue opere hanno avuto nel corso dei secoli, fino ai giorni nostri.
- Le tre sale della Divina Commedia: ogni sala è dedicata ad una cantica della Divina Commedia quindi nella sala 7 verrà esplorato l’Inferno, nella sala 8 il Purgatorio e nella sala 9 il Paradiso. Camminando all’interno di queste sale lo spettatore potrà ascoltare i versi del poeta e vedere delle immagini relative alla sua opera.
Al Museo si potrà accedere tramite prenotazione ed gli orari d’apertura sono dal Martedì alla Domenica dalle 10:00 alle 17:30. Un’esperienza di visita assolutamente da non perdere!
Per ulteriori informazioni consultare il sito ufficiale del Museo: https://vivadante.it/museo-dante/ .