Quanti di voi sanno cos’è il BIM (Building Information Modeling)? Io, confesso, non lo sapevo, fino a che non mi è stato chiesto di parlare del nuovo Museo del Futuro che aprirà a Dubai entro fine anno. Considerato il fiore all’occhiello della prossima Expo 2020, questo museo ha, prima ancora di essere terminato, la particolarità di essere stato progettato anche con l’aiuto di un algoritmo.
In poche parole questo sistema permette di sviluppare interamente un’opera, dalla progettazione finanche alla sua dismissione, attraverso una tecnologia tridimensionale che permette di documentare passo passo lo sviluppo del progetto. L’edificio è formato da una diagrid autoportante, ovvero una struttura di travi usata solitamente nella costuzione di grandi edifici ed è proprio nella progettazione di questa che ha avuto parte preponderante il BIM, come spiegato dalla società che si è occupata della progettazione, la britannica BuroHappold Engineering. In parole povere la meravigliosa forma ovale eclettica del museo è stata ottenuta grazie alle “correzioni” che il BIM ha apportato man mano che il progetto procedeva, facendo sì che la struttura possa reggersi da sola.
L’edificio avrà una forma futuristica, totalmente ricoperto di pannelli di acciaio e vetro con motivi che vogliono essere un richiamo alla calligrafia araba. Con un ‘altezza di 78 metri, svilupperà una superficie totale di 38.000 mq. Il progetto ha tutte le carte in regola per diventare uno dei maggiori punti di riferimento internazionali per il mondo della scienza e della tecnologia.
Una delle attrazioni principali della prossima Expo che aprirà i battenti il 10 ottobre 2020 e durerà fino al 10 aprile 2021
L’edificio è stato fortemente voluto dall’emiro di Dubai Mohammed bin Rashid Al Maktoum, che è anche vice presidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti.
L’esposizione avrà come tema “Collegare le menti, creare il futuro” in linea con quanto affermato dallo sceicco stesso parlando del progetto del museo nel 2015: “The future belongs to those who can imagine it, design it, and execute it. It isn’t something you await, but rather create.” (il futuro appartiene a chi sa immaginarlo, disegnarlo e renderlo realtà. Non è qualcosa da attendere, ma da creare).
Bellissimo articolo!!!