Il Museo della Frutta, Francesco Garnier Valletti, si trova a Torino ed è stato inaugurato pochi anni fa, il 12 febbraio 2007.
La collezione si basa sugli studi scientifici documentati da Francesco Garnier Valletti, artigiano, scienziato e artista, che a fine Ottocento studiò l’agricoltura del posto. La collezione pomologica e i beni storico scientifici della Stazione di Chimica Agraria, raccontano il confronto tra le varietà di frutta coltivate nel secolo scorso con quelle di oggi, analizzando così il tema della biodiversità.
Ciò permette una riflessione sull’evoluzione della produzione e del consumo ortofrutticolo e l’evoluzione degli interessi della ricerca, in particolare nei settori dell’orticoltura, della frutticoltura e della conservazione dei prodotti agricoli.
Il Museo della frutta, tra storia e ricerca
Collocato nel Palazzo degli Istituti Anatomici, il Museo della Frutta è luogo di studi ed ispirazione con più di mille esemplari esposti nelle vetrine di armadi che sanno di antico. 39 varietà di albicocche, 9 di fichi, 286 di mele (di cui 2 incomplete), 490 di pere (di cui 4 incomplete), 67 di pesche, 6 di pesche-noci, 20 di prugne, 44 di uva, 50 di patate e un esemplare ciascuno di rapa, di barbabietola, di carota, di pastinaca, di melograno e di mela cotogna.
All’interno una Biblioteca, con importanti volumi sul positivismo scientifico, della storia di Torino nei settori dell’agricoltura.
La “farmacia della frutta”
Armadi espositivi, vetrine, frutta colorata e diversa anche se pur plastificata, ricostruzioni dei laboratori di analisi, l’ufficio del direttore della stazione chimica agraria e mobili originali del tempo, danno al Museo della Frutta un’aria a tratti curativa, misteriosa ed affascinante.
Negli anni, l’allestimento del museo si è arricchito con altri oggetti, immagini e documenti. Ad esempio, di grande rilievo sono i busti di marmo che riproducono i volti di Pasteur, Malpighi, De Filippi e Rocca, provenienti dalla villa del famoso parassitologo Edoardo Perroncito. Inoltre, carte agrogeologiche del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta che risalgono agli anni trenta.
Il tema della biodiversità
Come è cambiata rispetto al passato la produzione ortofrutticola e i metodi di coltivazione? La biodiversità oggi, è un tema importante, al centro di tutte le questioni ambientali. Il Museo della frutta, cerca di educarci, analizzando la storia e la ricerca, affrontando temi come la salvaguardia delle diversità e il progresso.
Nella sala della biblioteca, è esposto un frigorifero di refrigerazione sperimentale che fa riflettere sul cambiamento delle nostre abitudini, sottolineando le nuove forme di sviluppo agricolo e nel profondo, la qualità della nostra vita.