Il Museo delle anime del Purgatorio si trova a Roma, sul lungotevere Prati all’interno della sagrestia della Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, denominata “piccolo Duomo di Milano”, per il suo stile neogotico.
Il fondatore di questo luogo suggestivo e sospeso nello spazio e nel tempo, è padre Victor Jouët che, dopo un episodio avvenuto all’interno della chiesa, decise di raccogliere le prove dell’esistenza del Purgatorio. Manufatti e testimonianze che dovrebbero dimostrare che le anime attendono in questo posto, tra credenza e fede.
Col tempo la maggior parte di queste reliquie sono state eliminate dalla Chiesa e oggi ne resta visitabile solo una piccola parte.
La storia del Museo delle Anime del Purgatorio
Ho accennato ad un episodio, aggiungo spiacevole, ma forse destinato ad esserci, che diede l’idea a padre Victor di approfondire il concetto di anima e Purgatorio e di dar vita al Museo delle anime del Purgatorio.
L’edificio fu inaugurato dal missionario francese nel 1890, con lo scopo di diffondere la devozione al Sacro Cuore di Gesù e alla Madonna.
E, proprio in quel giorno, uno strano evento, un incendio, provocò danni notevoli a metà della Chiesa. In quel frangente, padre Victor vide un volto umano dietro l’altare in fiamme, che riconobbe come un’anima intrappolata, appunto, nel Purgatorio.
Un limbo, dove le anime, espiano i loro peccati e le proprie colpe prima di varcare le porte del Paradiso.
Da quel momento la missione di raccogliere le prove per il Museo delle anime del Purgatorio, dall’Italia, ma anche da altri paesi europei come Francia, Germania, Belgio.
La collezione delle anime del Purgatorio
Gli appassionati e i più curiosi saranno sicuramente attratti da questo museo un po’ insolito. Oltretutto, è un modo per visitare la chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, meritevole di tempo da dedicare.
La collezione del Museo delle anime del Purgatorio, è custodita in un’unica sala, una bacheca di documenti, foto, materiale provenienti da diversi secoli e da cui emergerebbe, come le anime defunte, siano parte del nostro mondo.
Quali sono le prove raccolte?
Un libro di preghiere con un’impronta sulla pagina, o una camicia da notte che ha una bruciatura, si pensa alla madre che dopo anni dalla sua morte apparve al figlio, rimproverandolo di non pregare abbastanza per lei.
Una fotocopia di una banconota da dieci lire, con una parte bruciata che lo spirito di un sacerdote trapassato avrebbe lasciato ai suoi confratelli, insieme ad altre ventinove banconote, per farsi dedicare una messa.
O ancora, la federa di un cuscino impressa a fuoco dall’anima di una suora morta che chiedeva preghiere per il suo passaggio in Paradiso.
L’invito a pregare per le anime dei defunti
Sul sito ufficiale del Museo delle anime del Purgatorio si legge:
“questo sito è nato per far conoscere l’esistenza del Purgatorio e delle pene che soffrono le anime che sostano al suo interno. Pregare per le anime del Purgatorio è molto importante.
Ogni volta che entri in questo sito potrai dare un po’ di sollievo a loro recitando una preghiera. Anche per questo, ti invito a leggere tutti i documenti in esso contenuti e a pregare quotidianamente per loro. Grazie.”
Dante ha creato la Divina Commedia, dove il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno ci hanno affascinato, un capolavoro che, noi tutti conosciamo e apprezziamo, oltre ad essere un caposaldo della nostra letteratura. Perciò, uno può crederci oppure no, ma se ti trovi nella fantastica città di Roma, una visita al Museo delle anime del Purgatorio, anche solo per curiosità, non fartela sfuggire.