Il presepe è la rappresentazione della natività che da sempre più coinvolge l’immaginario collettivo e più si avvicina alla rievocazione del mistero della nascita di Gesù per il mondo cristiano.
Alcuni dei primi esempi di rappresentazione artistica della nascita di Gesù, risalgono al V secolo e lo testimonia un affresco presente all’interno delle Catacombe di San Sebastiano; testimonianza di come il bisogno di rievocare raccontando attraverso ogni forma d’arte, fosse allora come oggi un momento fondamentale.
Nell’arte primitiva Cristiana la natività era rappresentata soprattutto attraverso gruppi scultorei e ne abbiamo molti esempi ma l’esempio artistico presente nelle Catacombe di San Sebastiano, a Roma, sull’Appia Antica, è annoverato dalla critica come unico momento pittorico di cui ci sia giunta traccia.
Questo affresco di Presepe paleo cristiano dunque è testimonianza giunta fino a noi, in buono stato di conservazione e che rappresenta quella che poi nei secoli sia nell’arte che nel nostre chiese e case è diventata una rievocazione irrinunciabile.
Non credo ci sia artista nella storia dell’arte che nel suo stile, nel proprio contesto socio-culturale, non abbia sentito il bisogno di dipingere la sua natività.
Con la stessa propulsione è nato il presepe di Greccio, che in effetti si propone come prima pietra per tutte le successive rappresentazioni artistiche della natività.
Realizzato nel 1223 su iniziativa di San Francesco d’Assisi che con Messere Giovanni Velita castellano del borgo di Greccio , possiamo dire in termini moderni, ne fu espressamente il curatore.
Un’esperienza, posta in essere su autorizzazione dello stesso Papa, nel luogo che la sorte scelse come dimora di San Francesco in quei luoghi e dove quest’ultimo decise di realizzare, per rievocare per la prima volta nella storia, il mistero della natività di Gesù che fu rappresentata con personaggi veri.
Questa esperienza lasciò traccia di una forte impronta nel borgo di Greccio dove successivamente, per celebrare l’evento di tanti secoli prima, nel 1712 fu edificato il Santuario del Presepe, all’interno del quale, trovò posto l’originale ed antico affresco della grotta che anonimi artisti di scuola grottesca, dipinsero una accanto all’altra, la natività di Greccio e la natività di Betlemme, mettendo a confronto nella trasposizione artistica i due momenti: quello reale e la sua ricostruzione vivente.
Perché San Francesco scelse Greccio per la prima rappresentazione vivente del presepe
Il luogo dove poi fu realizzata la rievocazione del presepe fu scelta da San Francesco per la somiglianza dello sfondo paesaggistico con gli scenari che aveva avuto modo di vedere in Palestina.
Un’intuizione nell’insieme che di fatto creò un evento che a tutt’oggi segna la nostra storia.
L’iniziativa di San Francesco era quella di far capire ad un popolo chiuso e apparentemente non vicino agli insegnamenti cristiani, il misticismo della nascita di Gesù, in modo diretto e senza mediazione dei testi sacri.
Il borgo di Greccio, luogo di grande povertà, fu da questo evento elevato a primo luogo sulla terra che vide la realizzazione del primo Presepe Vivente della storia con l’attiva partecipazione della popolazione.
I figuranti furono cercati attraverso bandi gridati degli araldi con i quali San Francesco annunciava l’evento ed invitava tutti a partecipare, elevando così inconsapevolmente la piccola Greccio a punto di riferimento della Cristianità.
Infatti con la realizzazione del primo presepe, la cittadina di Greccio diventò indubbiamente un punto di riferimento della fede e della cultura per l’intero mondo cristiano di allora, conservando da quel momento e per sempre l’impronta prima della creazione di un simbolo di fratellanza che tra i suoi saldi principi annovera l’idea di pace volta ad eliminare ogni disuguaglianza di razza, di religione, di lingua o qualsivoglia barriera di genere culturale o materiale
La grandiosa intuizione realizzata con la messa in scena del Presepe di San Francesco, ha consentito in tempi più moderni, un ritorno all’antico rito nato nella grotta, ora all’interno del Santuario del Presepe e in collaborazione con la Pro-Loco di Greccio l’evento viene rappresentato di nuovo.
Dall’anno 1972 infatti, ogni Natale si rivive a Greccio quell’atmosfera del 1223 attraverso la Rievocazione Storica del Presepe.
E anche nelle nostre famiglie si ripete ogni anno, in un angolo della casa rivivono gli accadimenti di Betlemme nella rievocazione insegnata da San Francesco.