Con questa nostra rubrica speciale “fotografie di quarantena”, ti avevamo promesso la condivisione di alcuni alcuni stimoli a cadenza settimanale. Come abbiamo detto infatti, è nostro scopo aiutarti a mantenere vivo il “pensiero creativo” e la ricerca artistica.
La scorsa settimana avevamo intervistato Claudio Orlandi che, con i suoi preziosi consigli e gli esempi sul suo lavoro “da isolamento”, aveva condiviso punti di vista interessanti e come trovare la giusta motivazione per non demoralizzarsi mai.
Oggi, vogliamo anche “passare all’azione” e farti giocare con noi attivando quello che si chiama “pensiero laterale”.
Sarà un modo divertente per esercitare e risvegliare – magari divertendoti – la dote creativa.
Prima di passare agli esercizi – che ti porremo sotto forma di “indovinelli”, vogliamo approfondire cosa s’intende per “pensiero laterale” e raccontarti perché allenarlo potrebbe aiutare la tua produzione artistica o il tuo approccio creativo.
Il pensiero laterale
Partiamo dicendo che il pensiero laterale (creativo) si contrappone a quelle verticale (logico e matematico).
La nostra mente, per come è organizzata, possiede la facoltà di andare alla ricerca del sistema ottimale: interpretare le varie situazioni secondo il criterio delle probabilità.
Nonostante alcuni individui sviluppino capacità immaginative superiori ad altri, la loro attitudine al pensiero laterale e creativo necessita costantemente di essere stimolata, con tecniche appropriate.
Se sei un creativo quindi, anche tu possiedi questa attitudine ma forse non sai come allenare il tuo cervello o come stimolarlo.
Se ti senti frustrato e privo di stimoli, è tutto normale. Per un creativo infatti, il pensiero laterale è una necessità imposta dai limiti di quello verticale. Ma non disperare! Come ti abbiamo anticipato, l’attitudine al pensiero laterale può essere aumentata e con un costante allenamento, anche acquisita.
Prima di andare oltre, devi comunque tenere presente che il pensiero laterale non è una formula magica e presuppone consapevolezza ed esperienza, purtroppo non si manifesta in maniera improvvisa e dovrai, attraverso uno schema di azione, sforzarti di esercitarti perché l’approccio sistematico alla soluzione creativa di un problema lo si acquisisce soltanto attraverso la pratica, la diversa interpretazione della realtà e l’abitudine a cambiare punto di vista.
Se vuoi approfondire l’argomento sul pensiero laterale, ti consigliamo la lettura del libro “padre” della tecnica scritto dallo psicologo Edward de Bono, uscito per la prima volta nel 1970 e oggi ancora strumento efficace: “il pensiero laterale” > lo trovi qui
Pensiero laterale: schema di azione e principi operativi
Lo schema di azione per un approccio al pensiero laterale, che troverai nel manuale sopra citato, si articola su quattro punti chiave:
- L’identificazione delle idee dominanti o polarizzanti:
Tecnica: individua l’idea dominante che invade un determinato argomento e distorcila gradualmente fino a renderla irriconoscibile e poi distruggila
- La ricerca dei nuovi metodi di indagine della realtà
Tecnica: pensare per immagini è un metodo utile perché attribuisce al tuo pensiero una potenza visiva che ti permetterà di osservare la realtà da altre angolazioni e accedere a stimoli legati alla sfera emozionale: colori, linee, forme, scene
- L’evasione dal rigido controllo del pensiero verticale
Tecnica: Parti dal presupposto che la verità è formata da tante diverse realtà e accogli come parte della realtà l’aspetto irrazionale e inspiegabile.
- L’utilizzo di dati raccolti dalle circostanze casuali
Tecnica: intreccia di proposito molti concetti eterogenei – che la mente svilupperà separatamente e in tempi diversi – appariranno combinazioni improbabili che attiveranno dei naturali meccanismi e connessioni inaspettate.
Una nuova “soluzione creativa ti attende!
Gli indovinelli che allenano la tua visione creativa
Veniamo alla parte divertente. Ti va di giocare?
Ti proponiamo due indovinelli più o meno noti – il secondo più complesso del primo –
Ti aiuteranno a stimolare il pensiero laterale o ti porteranno a valutare strade alternative per la soluzione al problema.
Non ti sveleremo la soluzione, ti aiutiamo invece specificando che le modalità di soluzione dei problemi si sviluppano: Guardando oltre quello che inizialmente appare come l’unica verità possibile e cercando elementi, idee, intuizioni, spunti fuori dal dominio di conoscenza e dalla rigida catena logica. divertiti!
- Le due stanze e la lampadina:
Ambientato in 2 stanze, scopo: scoprire quale interruttore accende la lampadina.
La prima stanza è chiusa e al suo interno si trova una lampadina ad incandescenza;
Nella seconda stanza, da cui la prima non è direttamente visibile, ci sono tre interruttori.
Solo uno di questi interruttori accende la lampadina.
Condizioni di partenza: La lampadina è spenta; tutti e tre gli interruttori sono posizionati su OFF e possono essere azionati a proprio piacimento; È possibile entrare nella prima stanza chiusa, per verificare lo stato della lampadina, una volta soltanto.
Problema: come si fa a capire qual è l’interruttore giusto per accendere la lampadina?
- Variante complessa:
Stessa condizione ma con quattro interruttori. Stesso quesito.
Per facilità assegnamo ad ogni interruttore le lettere: A, B, C, D e alla stanza con la lampadina il numero 2. Allora? Riesci a dirci quale interruttore nella stanza 1, accende la lampadina della stanza 2?