L’arte contemporanea incontra la classicità e conquista il pubblico. La mostra “Gesti Scolpiti” di Jago, inaugurata il 3 settembre al Teatro Antico di Taormina, sta registrando numeri da record: 5.700 ingressi in un solo giorno, un risultato mai raggiunto prima dal Parco Archeologico di Naxos Taormina.
Un successo straordinario che conferma la forza comunicativa dell’artista e la capacità del suo linguaggio di dialogare con il patrimonio archeologico siciliano. La rassegna, organizzata da Aditus e Civita Sicilia in collaborazione con BAM, rimarrà aperta fino al 3 maggio 2026, offrendo ai visitatori un’esperienza che unisce arte, storia e spiritualità.
L’arte che unisce epoche e linguaggi
Nel suggestivo scenario del Teatro Antico, le sculture di Jago diventano “gesti scolpiti nel tempo”, simboli di una ricerca umana e artistica che attraversa secoli e materiali. Quattro le opere protagoniste del percorso: Impronta Animale (2012), Memoria (2015), Prigione (2016) e la più recente David (2024, bronzo).
Le prime tre, realizzate in marmo statuario, ruotano attorno al tema della mano, simbolo universale di creazione e memoria.
- In Impronta Animale, la mano diventa traccia ancestrale, richiamo alla connessione primordiale con la terra.
- Memoria rappresenta l’impronta scavata nella pietra come eredità e ricordo di un passaggio umano.
- In Prigione, la figura sembra emergere dal marmo stesso, espressione di lotta e desiderio di libertà.
La David, invece, è una scultura monumentale in bronzo, alta 181 cm, che reinterpreta in chiave contemporanea il mito biblico. Esposta sulla sommità del Teatro Antico, l’opera è reduce da un viaggio simbolico a bordo della nave Amerigo Vespucci e anticipa la versione definitiva in marmo di Carrara, alta oltre quattro metri.
“Un rifugio per l’anima”
Commentando il successo dell’esposizione, Orazio Micali, direttore del Parco Archeologico di Naxos Taormina, ha dichiarato: “Il nostro tempo, compresso tra estremi che disorientano e sottraggono equilibrio all’esistere, trova nell’arte rifugio e consolazione. Le presenze, numerose come non mai, testimoniano il valore primario e irrinunciabile della cultura come motore universale destinato all’eternità.”
Le parole di Micali sottolineano la forza inclusiva dell’arte contemporanea di Jago, capace di unire generazioni e linguaggi diversi. Il dialogo tra il marmo moderno e le pietre antiche del Teatro di Taormina rappresenta una sintesi perfetta tra passato e presente, in cui la scultura diventa racconto, emozione e memoria.
Con un flusso di visitatori superiore alle edizioni precedenti e un interesse crescente sui social, Gesti Scolpiti si impone come una delle mostre più visitate in Sicilia e tra gli eventi artistici più significativi del 2025. Un traguardo che conferma Jago come uno degli scultori più influenti del panorama internazionale.