Dal 12 febbraio scorso, 25 opere mai mostrate prima, dell’artista Jean Michel Basquiat, sono esposte al Museum of Art di Orlando in Florida.
Un colpaccio senza precedenti ma la questione non è di così semplice lettura, poiché tali opere sembrano essere misteriosamente apparse dal nulla e visto il loro valore di mercato, tranquillamente stimabile oltre i cento milioni di dollari, non aiuta a fare chiarezza.
Il racconto de loro ritrovamento ha un sapore decisamente old America, poiché i personaggi principali della vicenda reale, animati e non, hanno tutte le caratteristiche di una sceneggiatura televisiva.
E proprio al mondo dello spettacolo appartiene Thad Mumford, sceneggiatore televisivo molto famoso negli Stati Uniti che a quanto sembra ha acquistato direttamente da Jean Michel Basquiat, le 25 opere ora misteriosamente riemerse.
La transazione non è rintracciabile, non per gli anni trascorsi ma perché qualcuno si è già affrettato a dire che avvenne in contanti per la somma di cinquemila dollari.
E fin qui volendo, neanche ci sarebbe troppo da obiettare ma il nocciolo dell’ambiguità è senz’altro rintracciabile nella narrazione che segue questo primo segmento di racconto volto a percorrere il percorso negli anni delle 25 per di Jean Michel Bisquiat.
In effetti e a ben vedere, di strada ne hanno fatta proprio poca ma pur nella staticità degli eventi così come narrati dai protagonisti, il tutto ha nel suo insieme un certo non so che di rocambolesco.
Senza perdere di vista il valore attuale stimato delle opere di cui ti sto parlando, pari ricordiamolo a cento milioni di dollari, la storia che è stata messa a corredo del ritrovamento è quella che stai per leggere di seguito.
Dove siano state per tutto questo tempo le opere di Jean Michel Bisquiat è un vero mistero
Intorno al 1982, data in cui tendenzialmente gli esperti fanno risalire la realizzazione di tutte le opere in questione, Jean Michel Basquiat era già un artista affermato e l’anno dopo, veniva, senza ulteriore indugio, riconosciuto nell’ambiente, come un fenomeno mondiale emergente tanto che proprio in quell’anno iniziò una solida collaborazione con Handy Warhol.
Quindi appare quantomeno singolare la somma di soli cinquemila dollari, sia pur nella loro rivalutazione che porta a quattordicimila il valore effettivo pagato, per opere di un artista come Jean Michel Basquiat che proprio sconosciuto non era.
Però non è la prima vendita di opere che riemerge dopo anni, pagate pochi spiccioli e la storia dell’arte ne ha rispolverate parecchie senza particolari misteri a corollario.
Quello che proprio desta perplessità è la rocambolesca storia emersa con le opere.
Sembra infatti che lo sceneggiatore Mumford, dopo averle acquistate le mise in un garage in California, con cimeli cinematografici di esiguo valore commerciale, qualche americanissimo cappellino da baseball e poco altro.
Ma il mistero, a cui davvero è difficile dare una soluzione, è che Mumford per trent’anni sembra essersi dimenticato del suo garage in California, di lui come dell’affitto da pagare e che poi la rimessa sia finita all’asta, dove se l’è aggiudicata personaggio, sempre a stelle e strisce, famoso per essere un segugio di grandi affari celati dietro le serrande di anonimi ripostigli.
Certo, a volte la realtà supera di gran lunga la fantasia ma sinceramente il misterio intorno alle opere di Jean Michel Basquiat fatica e non poco ad essere svelato.
Va detto però ad onor del vero che più agenzie preposte alla verifica dei falsi in ambito artistico hanno acclarato che le opere sono vere così come la firma è stata certificata come autentica.
Andrebbe verificato ma per questo le fonti sono davvero scarse, chi ha commissionato cosa e a chi.
Il mistero rimane ma nel dubbio puoi sempre farti tu stesso un’idea dal vivo e visitare la mostra in Florida e di tempo ne avrai in abbondanza poiché le opere ritrovate di Jean Michel Basquiat saranno esposte fino al 30 giugno del 2o23.