Jesus Christ Superstar compie 50 anni. L’opera porta la firma di Andrew Lloyd Webber, autore inglese di musical famosi in tutto il mondo, tra i quali troviamo Cats ed Evita e il Fantasma dell’Opera.
Jesus Christ Superstar 50 anni di musica e di storia
Il progetto di Jesus Christ Superstar ha inizio con un doppio album. E’ il 1970 e siamo in piena atmosfera hippie, altrimenti chiamati figli dei fiori, parliamo dei giovani della Beat generation che dagli USA arrivò in tutto il mondo, raccontata in Hair, ma anche in Forrest Gump. La generazione dell’LSD, dell’amore libero, della musica psichedelica, ma anche della pace e che si opponeva alla guerra in Vietnam.
Da questo momento di fermento artistico, in cui forte si faceva avanti il rock, nacque l’idea dell’album.
Cantante principale dell’opera è nientepopodimeno che Ian Gillan (autore ed interprete dei Deep Purple e per una anno anche dei Black Sabbath), il quale interpreta il ruolo di Gesù; Gillan è affiancato da Murray Head nel ruolo di Giuda Iscariota e da Yvonne Elliman nel ruolo di Maria Maddalena.
Il disco in poche settimane scala le classifiche di mezzo mondo. Il 15 maggio del 1971 avviene il primo live di fronte a 13.000 persone al Civic Arena di Pittsburgh.
In seguito il musical calcò le scene di Broadway dove rimase in cartellone per 18 mesi con ben 720 repliche e lo stesso Ian Gillan in scena.
Nel frattempo, il manager musicale e produttore teatrale Robert Stigwood (manager dei Bee Gees e produttore anche di Hair) avviò una tournee nel nord degli Stati Uniti, che servì da trampolino di lancio per l’Europa. La versione londinese al Palace Theatre con Dana Gillespie per la regia di Jim Sharman ha visto 3.358 repliche in otto anni!
Nel 1972 viene lanciata una versione australiana che vince 4 dischi di platino e calca le scene 700 volte.
Il musical continuò ad essere interpretato per tutti gli anni ’80, continuando a fare numeri davvero da Superstar.
Controversie religiose
Jesus Christ Superstar nonostante racconti palesemente la storia di Gesù Cristo, in realtà fu molto criticato e in alcuni stati, come il Sud Africa, addirittura sospeso.
Giuda, mette più volte in dubbio la divinità, infatti canta:
You really do believe this talk of God is true? [trad. Credi veramente che queste voci su Dio siano vere?].
Nel brano Heaven On Their Minds (Il Paradiso nelle loro menti) e Maria Maddalena non solo è palesemente innamorata di Gesù, versione che tanto piacque a Dan Brown ne Il Codice Da Vinci, ma nella trasposizione cinematrografica diretta da Norman Jewison, ci sembra quasi corrisposta dando vita ad un personaggio più umano. In aggiunta, lo sdegno cristiano è avvenuto perché anche se si parla di Crocifissione, non viene menzionata la Resurrezione, quasi a voler dire: Gesù era un essere umano, migliore di tanti altri, ma comunque un essere umano.
Le idee che portarono avanti il musical ed il conseguente film del 1973, erano certamente frutto degli ideali della Beat generation, per la quale, probabilmente, Gesù di Nazareth era più affascinante come uomo che combatte pacificamente, non scordiamoci la guerra del Vietnam in corso (1 novembre 1955 – 30 aprile 1975), piuttosto che come dio che risorge.
Anche la pietà verso Giuda, non è propriamente un sentimento cristiano, se non nella rivalutazione di Giuda che è avvenuta negli ultimi anni e che è stata approfondita nel film Mary Magdalene (1918 Garth Davis), secondo cui, Giuda non ha venduto Gesù per incassare pochi soldi, ma per “stimolarlo” a riprendersi questo regno (quello terreno) e liberare il popolo ebraico. Sappiamo bene che per i cristiani, Gesù aveva ben altri piani e che la sua intenzione era offrirsi per salvare gli uomini.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo…
Il covid19 ferma il nuovo tour di Jesus Christ Superstar, ma non ferma i festeggiamenti
Sarebbe dovuto essere Aaron LaVigne, attore e cantautore statunitense, ad interpretare il tour per il cinquantennale del musical, che sarebbe dovuto partire proprio durante la Settimana Santa, ma che a causa del covid19 è stato bloccato.
Tuttavia, le nozze d’oro tra cristianità e musical, verranno comunque celebrate in altro modo, infatti sul canale di Sir Andrew Lloyd Weber per 48 ore, a partire da questa sera , troverai l’intero musical della versione 2012.
Il nostro Stefano Bollani (pianista e compositore), ne ha ripreso in mano gli spartiti per regalarci le sue Piano Variations on Jesus Christ Superstar.
Caro icrewer, nonostante il Jesus Christ Superstar americano sia biondo con gli occhi azzurri, i capelli lunghi e l’abbigliamento hippie, che ha poco a che fare con una ricostruzione “storica” del personaggio di Gesù di Nazareth, credo sia un buon modo per festeggiare questa Pasqua 2020 in quarantena. Buon ascolto e buona visione.