Gli Academy Awards hanno decretato che la miglior colonna sonora, meritevole dell’Oscar, fosse di diritto di Hildur Guðnadóttir, compositrice per Joker, il film evento del 2019 che è valso l’ambita statuetta anche al protagonista Joaquin Phoenix per il miglior attore protagonista.
Una colonna sonora in un film gioca un ruolo fondamentale, crea l’atmosfera, aumenta considerevolmente l’immedesimazione ed incide perennemente il ricordo di un’emozione e di una sequenza di immagini.
Sono certa che se ripercorrerai la tua vita, sarà ricca di colonne sonore, che in qualche modo, sono diventate anche le tue.
La colonna sonora di Joker
La colonna sonora composta per Joker da questa artista semi sconosciuta, prima dell’uscita del film, ma che grazie a questo ultimo componimento ha vinto numerosi premi tra cui il Golden Globe, una vera e propria outsider per la cerimonia, per le sonorità lugubri e nefaste e senza l’ausilio dell’orchestra sinfonica, come in genere gradiscono alla cerimonia degli Oscar
Alcuni brani (i primi) sono decisamente blues con la caratteristiche schitarrate e ritmate rollate di batteria, gli altri hanno una predominanza di archi e strumenti a fiato e timpani, ad evidenziare la crescente follia che si trasforma in furia omicida.
Pare che Joaquin Phoenix abbia usato la colonna sonora per costruire meglio il personaggio che gli è valso l’ambito premio, questo a sottolineare l’importanza emotiva e creativa che la musica ha sulla recitazione e sullo spettatore che assiste all’opera.
La pellicola ha ricevuto 11 candidature e vinti 2 Oscar, un risultato considerevole, se si pensa che sia un film di ispirazione fumettistica e che nessun altro film con questa matrice aveva mai raggiunto un simile risultato prima e che tra l’altro, ha vinto anche il Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia.
Hildur Guðnadóttir, prima di arrivare a Joker
Ma chi è Hildur Guðnadóttir? Ne avevi mai sentito parlare prima?
Il nome per un italiano sembra uno scioglilingua ed è difficile da ricordare, potrebbe sembrare una perfetta sconosciuta, salita alla ribalta per magia, in realtà la compositrice ha già ottenuto riconoscimenti importanti da prima del film, sopratutto per la celebratissima serie tv Chernobyl, con la quale si è distinta.
Classe 1983 è una compositrice e violoncellista islandese ha studiato presso la Reykjavík Music Academy, la Iceland Academy of the Arts e la Universitat der Kunste di Berlino, nel 2004 ha iniziato a suonare con gli Angel con Ilpo Vaisanen e Dirk Dresslehaus, un gruppo che sperimenta una musica completamente fuori dagli schemi, fatta di rumori, strumenti e musica elettronica, ai quali la musicista ha aggiunto i suoi archi.
Le composizioni di Hildur si contraddistinguono per le atmosfere fosche e cupe, eppure immensamente emozionanti, difficile mettere un suo pezzo e staccarsene, soprattutto se ami gli archi. Composizioni ansiogene, che si riallacciano perfettamente al nuovo Joker proposto dal regista Todd Phillips, monotematiche eppure brillanti, uniche e bellissime, secondo me l’Oscar per la colonna sonora di Joker è meritatissimo.
Tanto più che è la quarta donna a vincere un premio in cui gli uomini spadroneggiano e che è la prima in assoluto, da quando la categoria è stata unificata.