Sarah Lockwood Pardee era una donna americana, nata in Cunnecticut. Nel 1862 Sarah sposò William Wirt Winchester, primo e unico figlio del magnate americano Oliver Winchester proprietario della Winchester Repeating Arms Company, del quale rimase vedova 19 anni dopo, eretidando un patrimonio milionario e la metà delle quote azionarie della nota fabbrica di armi americana.
A seguito della morte del marito, fino ai giorni nostra, Sarah divenne nota all’intero mondo semplicemente come la Vedova Winchester [le fu anche dedicato un film, di cui vedi un’immagine sopra l’articolo].
Se la Vedova Winchester fosse stata solo una ricca ereditiera, probabilmente non sarebbe ancora così famosa, il suo nome, infatti, ha superato i confini della morte a causa di un mistero che avvolge, ancora oggi, la sua casa.
La casa della Vedova Winchester
Il tenore di vita altolocato di Sara Winchester, potrebbe sembrare fin qui una sorta di favola moderna, ma i fatti storici riguardanti la vita della donna purtroppo smentiscono questa visione.
Dal matrimonio con William, Sarah ebbe una figlia, la piccola Annie, che morì per un problema di malnutrizione, tipico di quei tempi, pochi giorni dopo la nascita. Il lutto per la figlia fece cadere in una profonda crisi esistenziale la giovane madre e dopo Annie, la coppia non ebbe più figli.
I lutti proseguirono: il suocero morì nel 1880 e l’anno successivo William si ammalò di tubercolosi e anche lui perì.
A quel punto la vedova Winchester, era convinta di essere perseguitata da una maledizione.
Troppe persone erano morte a cause delle armi prodotte dalla sua famiglia e la donna le sentiva pesare sulle sue spalle, decise allora di rivolgersi a degli spiritisti. Una di questi le disse che la famosa carabina Winchester, arma che fu punta di diamante nella produzione di famiglia e che rese famoso il nome dell’azienda, era la causa di tutto.
Gli spiriti delle persone uccise dalla carabina, non riuscivano a trovare pace e la medium diede una particolare soluzione alla vedova: Sarah doveva trasferirsi a ovest e costruire una casa i cui lavori non avrebbero mai dovuto fermarsi. In questa casa Sarah sarebbe vissuta con gli spiriti e la sua vita sarebbe stata lunga, in caso contrario, ossia con il blocco o la fine dei lavori, la Vedova Winchester sarebbe anch’essa morta e ovviamente, non per cause naturali.
La casa si trova nella città di San Josè, oltre ad essere molto estesa, ha ben 160 stanze, ma quando venne acquistata ne aveva solo 8, ha un conformazione architettonica che farebbe inorridire qualsiasi architetto, ma forse avrebbero divertito un Dalì o un Escher.
Molte stanze non sono state completate, ci sono scale che non conducono a nulla, puoi trovare finestre che si affacciano sul niente, apparentemente tutto appare surreale.
Insomma sembra la casa dell’insensatezza… ma forse il suo fascino è anche questo.
Il personale di servizio si doveva aggirare per la casa con una mappa, le 160 stanze infatti, sono un vero e proprio labirinto.
Le voci che circolavano circa la stranezza dell’opera sostenevano che il dedalo di stanze e corridoi, servisse a Sarah per “seminare” i fantasmi, ma essi non passano attraverso i muri?
Scherzi a parte, altri rumors raccontano invece che le eccentricità della casa, furono proprio i fantasmi a richiederle alla stessa Vedova Winchester.
Se io dovessi decidere di credere alla casa infestata, penserei alla seconda opzione, mi sembra molto più misteriosa, affascinante e “logica”, non trovi?
Sarah Winchester morì a 83 anni di morte naturale e i lavori, fino a quel giorno proseguirono sette giorni su sette, 24 ore su 24.
Villa Winchester diventa attrazione turistica
Quando Sarah decise di raggiungere i suoi compagni di viaggio incorporei, fu sua nipote a succedergli e ad ereditare la casa. La donna, volle sbarazzarsi subito del fardello e vendetta la dimora, che seppur costata un patrimonio e arricchita di ogni confort, alcuni avveniristici per l’epoca, non riscosse successo sul mercato immobiliare.
Una coppia invece fiutò l’affare e la comprò per soli 135 mila dollari, rendendola un’attrazione turistica. Grazie a questa trovata, oggi la casa è accessibile a tutti ed è anche considerata un bene di valore storico culturale per la città.